Missione compiuta!!
Sei vittorie consecutive, zero gol subiti, due scontri diretti vinti e terzo posto in classifica in solitaria.
Dopo il periodaccio con le disarmanti prestazioni offerte contro Monza, Maccabi, Benfica e Milan, sembrava quasi impossibile immaginare ad oggi una classifica del genere, almeno il sottoscritto coperto sotto una coltre nebulosa di pessimismo e rabbia, onestamente non lo credevo possibile. Certamente i punti di divario dal Napoli capolista sono sempre dieci, ma oggi il Napoli sta facendo un campionato a parte, come quelli che riusciva a fare la Juventus dei bei tempi.

Tutto risolto? La Juventus è tornata? Assolutamente no, ma almeno si vede una lucina in fondo al tunnel. 
Io non avevo particolari dubbi su questa squadra e su Allegri, ero convinto che la rosa a disposizione e il mister avrebbero potuto avere le armi per far bene, ma obiettivamente, l’inizio di stagione mi aveva fatto vacillare.
Ciò che più mi allarmava e mi faceva anche arrabbiare, era l’atteggiamento della squadra, dei giocatori, che sembravano aver perso l’anima, lo spirito juventino, quel dna che da sempre ci aveva contraddistinto.
Allegri ad un certo punto sembrava addirittura essere stato esonerato dallo spogliatoio. Ero molto molto arrabbiato per questo perché sono un tifoso che accetta serenamente una sconfitta o un momento difficile, a patto che in campo i ragazzi diano la sensazione di metterci il massimo impegno e rispetto per la Juventus e per noi tifosi.
Ecco, tutto questo io non riuscivo più a vederlo. Ora è tornato e deve rimanere. Dell'estetica del calcio non me ne frega e non me ne fregherà mai niente. Il calcio è una competizione dove chi è più forte chi ha più grinta, fame e passione deve vincere punto, tutto il resto io lo lascio ai capiscer di estetica, lo lascio a chi crede che il calcio sia nato nello spogliatoio del City, a me interessa il calcio vero quello tangibile, quello dei risultati.
Alla fine, settantamila persone a San Siro ieri sono esplose al 95esimo non certo per una giocata creata a tavolino no? E tutti i giudizi sono cambiati in quel momento, questo è il calcio, ed è giusto che sia così. 

Le ultime sei partite in campionato, oltre a riportare un po’ di fiducia e dare ancora un senso a questa stagione alla ripresa, mi lasciano anche un po’ di rammarico, perché forse sarebbe bastato poco per limitare i danni in Champion’s, dove onestamente abbiamo fatto una figuraccia, e riuscire a passare il girone. In casa contro il Benfica e a Haifa si poteva e doveva fare meglio, ma nel calcio come nella vita con i se e con i ma non si va da nessuna parte. 
Nonostante tutti gli alibi che potevo dare alla squadra e ad Allegri, qualcosa in più sotto l’aspetto dell’impegno ci poteva essere. Non sto dicendo che i ragazzi non si siano impegnati, ma in quel momento sicuramente c’era qualcosa che non andava e gli sforzi erano vani, sembrava non ci fosse unione di intenti. Gli alibi dicevo? Sì perché al di là di tutto, quando tu nella tua testa disegni una squadra che poi non puoi avere a disposizione, è ovvio che che il castello crolla e devi in un qualche modo trovare delle soluzioni.
Ieri la Juventus al fischio iniziale era priva di Vlahovic, Pogba, Bonucci, Sandro, Chiesa, Di Maria, Paredes, Mckennie, non proprio due ragazzini, e in generale i tre giocatori sui quali si era puntato molto, Pogba, Chiesa, Di Maria mai a disposizione da inizio stagione. Ora sfido a vedere il Milan di Pioli dove sarebbe oggi se non avesse mai avuto a disposizione da inizio anno Theo, Leao e Tonali. O il Napoli senza Kwara, Kim e Anguissa’. O l’Inter, se oltre a Lukaku gli fosse mancato da sempre anche Barella e Lautaro. 

Allegri ha dovuto rivedere tutti i suoi piani e programmi, e secondo me ad un certo punto ha perso la bussola, e lì la squadra si è smarrita. Ma avere il dubbio che un allenatore che ha vinto ciò che ha vinto Allegri fosse diventato brocco tutto d’un tratto, era pregiudizio. Il pregiudizio è da sempre un problema nelle analisi e nei giudizi, sia che si tratti di un pregiudizio a favore che contro. Anche un pregiudizio a favore a prescindere è una cosa sbagliata, perché si può trasformare in servilismo. Bisogna avere l’apertura mentale di saper analizzare le cose in maniera obiettiva, coerente sempre, ma non è così. C’è chi si sta costruendo una carriera da anti Allegri, in questi mesi sta vivendo il suo momento di visibilità e di gloria, ma sarà altrettanto ora o comunque andrà avanti per la sua strada.
Poi vorrei sapere con quale titolo questi sputano sentenze in questo modo, probabilmente è il disagio che vivono nei confronti di questa società. Ma lo stesso lo possiamo trovare anche su pseudo tifosi che addirittura “sperano” nelle sconfitte della Juventus per poter sperare in un esonero di Allegri, certi e convinti dall’alto della loro conoscenza ed esperienza in merito che quella sarebbe la soluzione di tutti i mali.
Ovviamente questi non li considero nemmeno, sono peggio dei tifosi avversari. Purtroppo viviamo in un’epoca dove i tuttologi spopolano nel web, ci siamo resi conto in questi due maledetti anni di come anche difronte ad un problema enorme che andava oltre tutto e tutti, come la pandemia, in realtà quanti virologi esperti avevamo a disposizione che sicuramente avrebbero fatto meglio di chi invece ha dovuto realmente affrontare il problema, se questo accade anche in queste situazioni serie e difficili figuriamoci nel calcio cosa dobbiamo sopportare quotidianamente.

Ma la Juventus è tornata e Max ha dimostrato di avere ancora in pugno la squadra e lo spogliatoio. Questo al di là delle vittorie, ma lo si vede dall’atteggiamento dei giocatori. Di nuovo pronti ad aiutarsi in campo, compatti, uniti e pronti alla lotta. Sei vittorie zero gol è l’emblema delle Juventus di Allegri. Ovviamente può piacere o meno, ma questo è e questo si deve fare. 
A gennaio ripartirà un’altra stagione dove finalmente - ora mi sto toccando - Allegri avrà tutti a disposizione, allora potremo vedere ciò che era stato pensato in estate, e di conseguenza partiranno altre analisi e altri giudizi, ma la sensazione è quella che bisognerà ancora fare i conti con la Juventus.