Tempo di vacanze per i Campioni d'Italia del Milan. Gli ultimi impegni con le rispettive nazionali, per i giocatori convocati e poi qualche giorno di meritatissime ferie.
Fra soli trenta giorni tutta la comitiva dovrà già essere pronta per mettersi a disposizione di Mister Pioli e del suo staff, nel ritrovo di Milanello per dare inizio alla stagione 2022/23. Fare meglio di arrivare primi non sarà certo una cosa semplice. Almeno a parole, confermarsi ai vertici sarà un obbiettivo obbligatorio a cui non ci si potrà sottrarre, almeno inizialmente. Per farlo, nella consapevolezza che tutte le altre contendenti alla vittoria finale, non lasceranno nulla di intentato, bisognerà affidarsi ad  un mercato di rafforzamento, in grado di migliorare la squadra in quei reparti e in quei singoli che appaiano non all'altezza degli impegni da affrontare.                                           

Per quanto sia consuetudine di ogni tifoseria, sognare grandi acquisti e suggerire qualche campione da acquistare, noto o sconosciuto, la bravura della Dirigenza Milanista e le strategie di una Proprietà, che per quanto chiare puntano alla riservatezza e non sono facili da decifrare, consigliano di non avventurarsi in previsioni, ma aspettare fiduciosi. Non possiamo certo dimenticare che oltre al budget di spesa a disposizione, molto dipenderà da quanti e quali operazioni in uscita si riusciranno a concretizzare.
Un esempio lampante è Leo Duarte, il difensore brasiliano che sembrava destinato al riscatto da parte del Basaksehir, ma come accade sempre più frequentemente anche i turchi hanno fatto "dietro front" ed ora bisognerà trovare una collocazione e possibilmente recuperare quelle risorse economiche che sembravano certezze. Discorso che vale anche per Mattia Caldara, che rientrerà dal prestito al Venezia, dove ha giocato con continuità, per prendere altra destinazione, ma con due particolari che complicano l'operazione. Un solo anno di contratto e uno stipendio non proprio contenuto.
Saranno viceversa operazioni ben più semplici quelle che riguarderanno Lorenzo Colombo, di ritorno dalla positiva esperienza alla Spal, o per Alessandro Plizzari che dopo Lecce potrebbe restare, specialmente in funzione delle liste UEFA che obbligano ad avere quattro giocatori cresciuti nel vivaio e quattro italiani. La lista dei ragazzi in prestito è poi completata da Marco Brescianini, fresco di promozione in serie A, con il Monza di Mister Stroppa, Frank Tsadjout (Ascoli), Gabriele Bellodi (Alessandria), Leroy Abanda (Rennes), Gabriele Capanni (Ternana) e Riccardo Tonin (Cesena), senza dimenticare Antonio Mionic (Aquila Montevarchi), Marco Frigerio (Lucchese), Luan Capanni (Grosseto), Alessandro Sala (Pro Sesto) e Sabino Signorile (Seregno). Tutti ragazzi che hanno bisogno di giocare e continuare in quel percorso di crescita che può portarli a vestire la maglia del Milan o a rilevarsi quali risorse economiche, ugualmente importanti.

La rosa a disposizione di Mister Pioli nella entusiasmante cavalcata che ha portato allo scudetto era composta da 27 giocatori. Proviamo a cercare di capire come e dove Maldini, Massara e Moncada potranno intervenire.
Partiamo dai giocatori in scadenza di contratto. Sono tre: Capitan Romagnoli, Kessie e Mirante. I primi due hanno praticamente già salutato il gruppo, Kessie destinazione Barcellona, mentre Romagnoli deve ancora decidere. Discorso diverso per Mirante. L'esperto portiere era stato tesserato quando Maignan si era infortunato al polso, difficilmente verrà confermato, volendo valorizzare un giovane e Plizzari sembra il prescelto. I giocatori in prestito, senza alcun obbligo di riscatto, sono Florenzi, Messias, Bakajoko e Brahim Diaz. Mentre per i primi due sono già stati concordati gli importi per un eventuale acquisto, ritenuti ugualmente non particolarmente vantaggiosi, l'ex del Chelsea e quello del Real Madrid sono prestiti biennali, ma mentre per il primo l'addio sembra già scritto, il discorso è più complesso per il giovane spagnolo che non ha completamente convinto, ma che potrebbe migliorare il suo rendimento, ritornando agli ottimi livelli esibiti lo scorso anno. Solo due giocatori sembrano certi di partire, non avendo contribuito in modo continuo e convincente: Ballò Tourè e Castilleco. Per altri come Rebic e Saelemeker, molto dipende da quali proposte economiche verranno recapitate a casa Milan.
Un discorso che vale anche per gli eventuali prestiti di Gabbia e Daniel Maldini. Come potete constatare una situazione che potrebbe avere molte varianti. In attesa anche di sapere se Ibra continuerà a giocare, il nodo centrale su cui ruoterà tutta la campagna acquisti del Milan, sarà la decisione che verrà presa su Leao. Qualora arrivasse un'offerta superiore ai 100 milioni, il giovane portoghese, verrà sacrificato. Il suo contratto scadrà nel 2024, ma il fatto di non aver accettato l'offerta economica di 4,5 M più bonus, attuale tetto massimo a disposizione della Dirigenza, limita notevolmente ogni decisione. Ricordo che Leao ha una clausola rescissoria di ben 150 M, ma nessuna squadra, italiana ed estera, penso possa arrivare a tanto.

In attesa di verificare se i vari Origi, Botman e Renato Sanches vestiranno realmente la maglia rossonera, come ci viene raccontato da gennaio, Pobega e Adlì faranno sicuramente parte del nuovo gruppo e il francese non sarà di facile collocamento. Si vocifera tanto di Zaniolo, il talentuoso giocatore della Roma. Personalmente dubito molto possa arrivare, mentre credo che alla fine sia Berardi, dal Sassuolo, a coprire le lacune sulla fascia destra. Solo trenta giorni al ritiro e ancora moltissime caselle da riempire. Il reparto difensivo è forte e se veramente arrivasse Botman aumenterebbe notevolmente le possibilità di rotazione per Mister Pioli. Ricordo che gli impegni saranno moltissimi. Kalulu potrebbe coprire anche il ruolo di terzino destro e Calabria o Florenzi, se verrà riscattato, nelle rare occasioni che Theo fosse assente, potrebbero sostituirlo. A centrocampo, partiti Kessie e Bakajoko, gli arrivi di Adlì, Pobega e ci auguriamo Sanches, dovrebbero essere sufficienti a non scendere di competitività. Tutto ruota, come sempre, nei due ruoli che dovrebbero garantire di alzare il livello della squadra, la fascia destra e il numero dieci.
Se il Milan vuole realmente essere ambizioso anche in campo internazionale, molto dipende da quali saranno questi due innesti. Le risorse economiche necessarie sembrano eccessive per le strategie adottate fino ad oggi, ma come abbiamo visto c'è anche tanto da vendere.
Non ci resta che aspettare, con fiducia.
FORZA MILAN