Milan, ma non solo: sembra che il calcio sia assolutamente irriverente e spietato non solo riguardo ai ritorni di ex sul campo, ma produca una vera e propria ecatombe di bandiere quando vengono messe alla direzione tecnica della squadra.

Gattuso ha segnato una svolta, seppur incompleta, in questa funesta tradizione: ha insegnato il senso di appartenenza, la capacità di difendersi ad oltranza subendo pochi gol, quindi l’arte di mettere punti nel pallottoliere segnando poco e male. Va detto che le sue dichiarazioni recenti sembrerebbero quelle di un uomo che, a dispetto della fama di gladiatore, ha virtualmente gettato la spugna per la prossima stagione.

Ed i motivi per i quali Rino da qua a tre mesi lascerà il Milan sono molti, vengono da lontano e non sono esclusivamente di sua responsabilità.

Vediamo dunque quali sono le sue: spesso utilizza giocatori fuori ruolo (Paquetá) o non li mette in grado di far male (Higuain e Piatek), sbaglia sovente formazione in maniera clamorosa, s’intestardisce con pupilli fisicamente e tecnicamente inadeguati senza dare la minima possibilità di partire titolari a profili interessanti ( con la Samp anche stasera Conti e Laxalt lasceranno spazio ai bolliti, leggi Rodriguez e Suso). Ma è anche vero che a fronte di una campagna di rafforzamento invernale promessa dalla società, quest’ultima si è limitata a tappare i due buchi prodotti dalla fuga di Higuain e dall’infortunio  di Bonaventura.

Il tradimento tecnico, fisico e caratteriale del derby come avevo pronosticato, ha riportato una folata di vento malefico che ha sparso per tutta Milanello la polvere che per mesi era stata cacciata sotto i divani : bisogna solo sperare che questa ondata di acari, non riporti la squadra ai balbettamenti stile quinto posto perché questa sarebbe la sciagura delle sciagure.

Quanto a Rino, a Leonardo, Maldini, Gazidis probabilmente hanno capito che cinque undicesimi della squadra non sarebbero in grado nemmeno di superare la fase a gironi della maggiore competizione europea e questa solfa già vista mille volte dagli anni 2012 deve aver fatto traboccare il vaso del tecnico calabrese.

Resta da vedere quali saranno i piani, se ci saranno, visto che Elliott ha già dato mandato alla Bank of America di valutare le proposte.

E i piani della triade dipenderanno proprio dal grado di motivazione della proprietà: vorrà proseguire fino a quando avrà costruito un Milan da scudetto o sarà contagiata dall’istinto di Gattuso di mandare tutto al diavolo?