Pioli ci ha parlato di intensità, concentrazione per 95 minuti e soprattutto qualità, perché senza di quella non si vincono le partite. Poi però vediamo l'ipotesi di formazione che va per la maggiore e ci accorgiamo che contro la Viola, avversario sempre piuttosto indigesto a Pioli (come anche l'Udinese) e quella 'qualità' boh?! Non si prospetta minimamente.

Complici i troppi infortuni sui quali ritorno più tardi e squalifiche giuste per la modalità, ma errate per la verità dei fatti, siamo certamente oggi una rosa ai minimi termini, tanto che occorre estrarre dal cilindro una convocazione per il baby Camarda, che onestamente spero non debba essere buttato nella mischia.
Non che lui ne possa subire alcun contraccolpo se dovesse 'steccare' una ipotetica prima a San Siro; diverso però sarebbe il contraccolpo per il Milan qualora dovesse esordire alla Pato... senza contratto pro (se non sbaglio, ancora non stipulabile fino al compimento dei 16 anni) quali e quanti avvoltoi piomberanno sulla preda?
Si leggono comunque certi sproloqui da taluni giornalisti (tipo il tale dei 'piccoli giorni predomenicali') che vendono al solito una versione dei fatti, al solo scopo di mettere in cattiva luce la società Milan. Mentre invece noi tifosi sappiamo già di nostro quale sia la negativa situazione in cui ci troviamo... E nel caso specifico la società c'entra veramente poco. La nostra primavera sta facendo ottimi risultati e la convocazione è per pura mancanza di elementi disponibili. Punto!

Torniamo però al discorso qualità: Reijnders, Pobega, Krunic o al limite Musah, non è un centrocampo "di qualità". Pulisic, Okafor, Chukweze avrebbe dovuto esserlo nelle intenzioni di mercato estivo... ma ci ritroviamo invece con uno Jovic avulso, al posto dello svizzero infortunato dell'ultima ora, e onestamente a destra la più deludente tra le novità di inizio stagione: Chukwueze.

Ad oggi il nigeriano non ha mostrato nulla di ciò su cui si è basata la campagna acquisti, il suo oneroso ingaggio ed esborso per il cartellino. Un vero e proprio flop. Ricordo che abbiamo eliminato dalla rosa due pedine come Messias e Saelemakers, perché ree di avere talmente poco carisma e qualità da avere reso sbilanciato a sinistra tutto il peso dell'attacco e quindi prevedibile. Di segnare poco. Però entrambi fornivano un valido supporto nei raddoppi difensivi e nella tenuta del centrocampo. Il riequilibrio della fase d'attacco lo ha consentito ad oggi il solo Pulisic, che tendenzialmente sarebbe però anche lui un trequarti sinistro, riadattato.
Ma la chiarissima realtà è che però abbiamo perso stabilità nella fase di non possesso. Non abbiamo guadagnato gol e in più siamo una squadra sbilanciata all'attacco e poco protetta sulle ripartenze degli avversari. Con Alexis e Junior, non accadeva così sistematicamente. Non rimpiango i tempi che furono, ma sono preoccupato per i tempi che corrono. Samu è stato il nostro super acquisto estivo, non come il CDK all-in dell'anno passato, ma siamo lì... Perché ad oggi ha mostrato molti limiti di tecnica, personalità, garra e anche velocità (sarà lo stato di forma, una mancata preparazione con il collettivo, non so) ma non vedo nulla di ciò che immaginavo dovesse essere questo giocatore. Tra l'altro il ruolo che ricopre ha pochi dettami tattici. È tra i ruoli probabilmente più banali del gioco moderno. Si richiede corsa, ripiego per i raddoppi, uno contro uno, cross dal fondo alternati a qualche rientro per il tiro. Davvero: è finita lì!
Provate a paragonare la sua attività professionale ad un Reijnders o ad un Loftus-Cheek o un Tomori. È come paragonare il ragioniere che registra le fatture ad un dirigente di azienda. Entrambi ruoli nobili all'interno di una squadra di lavoro, ma compiti e responsabilità di differenza abissale. Eppure il nostro Chuk, stecca e non incide nei fondamentali. Relegato da Pioli, giustamente, a seconda scelta, oggi è chiamato definitivamente a dare una svolta alla sua carriera al Milan. Oggi o mai più! Non abbiamo tempo né più margini di errore.

La Fiorentina è una squadra di attacco, di qualità nel palleggio. Si prospetta una partita "alla rincorsa del pallone" e in tutta sincerità vedo pochi dei nostri 11 pronti a questo tipo di gara, soprattutto se poi si deve impostare con (la famigerata) qualità, l'azione di rimessa. Non so come stanno i vari giocatori, oramai non lo so più, ma un centrocampo Loftus-Cheek, Reijnders, Adli mi avrebbe dato qualche filo di speranza in più. L'attacco invece, così come prospettato, lo vedo davvero poco efficace in conclusione al tiro e purtroppo pure poco propenso al lavoro di ripiegamento. È una formazione che rispecchia ciò che siamo oggi: una squadra in completa ed irrimediabile emergenza.

Faccio la chiosa riguardo gli infortunati. Il mister parla dei troppi impegni ravvicinati e che non si permette di telefonare ai ct delle nazionali. Penso che di fronte alle defezioni programmate di alcuni giocatori di Inter e Juve, magari qualcuno di queste due società invece abbia il coraggio ed il peso per fare sì che al minimo starnuto i suoi giocatori rientrino alla base. Io dico che al Milan, i nostri "carneadi" dirigenziali invece dovrebbero fare altrettanto e cominciare a farsi conoscere e riconoscere diventando presenze anche ingombranti, nei luoghi giusti tra palazzi e federazioni. Perché anche così purtroppo questo calcio funziona! Seconda cosa riguardo gli impegni: se il cielo vuole gli impegni di calendario non sono funghi che saltano fuori alla prima pioggia, ma sono ben noti. Non nel dettaglio delle date ma nel numero potenziale di partite certamente sì! Se vi sono squadre di élite che hanno 30 e passa giocatori e si permettono di tenerne 20 a fare tribuna è perché in realtà hanno ben chiaro il concetto di turnover e dei limiti atletici di un essere umano.

Noi ci mettiamo tanto del nostro, caro mister. Abbiamo allungato la panchina? Non è così! Abbiamo alzato il "valore" della panchina, questo sì, ma non il numero, perché il sogno degli allenatori (Pioli fra questi) è avere massimo 23 giocatori. Mi spiace, concetto sbagliato! Oggi ci vogliono 30 giocatori e l'allenatore deve imparare ed essere in grado di gestire 30 giocatori tutti utili per le manifestazioni sportive che si sa che vanno affrontate ed onorate al massimo livello possibile.

Vogliamo essere tra le società top? Mettiamo insieme gli elementi indispensabili per esserlo. Nessuna preferenza preconcetta su giocatori "indispensabili", visione veramente allargata sul gruppo. Chi non è in grado, non è da top club e quindi va allontanato ecedere ilmpasso a chi è più capace. Chi non è in grado di sostenere le spese per acquisire 30 giocatori di livello e mantenere uno standard di squadra adeguato, Non è Proprietà da top club, non è Dirigenza da top club, non è Tecnico da top club... Semplice e cristallino: o si fa il salto o si molla il colpo col Milan e si torna in provincia.

Saluti a tutti e sempre forza Milan, speriamo in una grande risposta e riscossa di queste nostre deludenti (ad oggi) seconde linee.
Prontissimo e voglioso di rimangiarmi tutto ciò che ho scritto... tanto tanto volentieri!