Ieri il Milan è sceso in campo del tutto privo della sua ossatura. Mancavano, infatti, nello stesso tempo il regista difensivo, il centrocampo, il regista offensivo e il riferimento principe in attacco: Romagnoli, Bennacer e Kessie, Chala e infine Ibra. Per mezz'ora i sostituti hanno giocato bene, ma difettavano del punto di forza del Milan post lock-down cioè la capacità di dare la palla quasi a occhi chiusi, confidando che ci sarebbe stato sempre qualcuno nel punto nevralgico dell'azione. Dal centrocampo in su, soprattutto, Tonali, Krunic, Diaz e Colombo hanno lottato gagliardamente e con qualità, ma dovevano pensarci sempre un attimo prima della giocata, lasciando il tempo allo Spezia di occupare gli spazi. Al 29°, per esempio, Diaz e Tonali sono inciampati l'uno sull'altro sulla trequarti sinistra dopo uno scambio con Leao, ma è stata l'ultima incertezza. A partire dal 30° anche questa formazione inedita (almeno dal 1° minuto) ha iniziato a trovare un'dentità, individuando il punto debole della formazione avversaria sulla fascia destra destra milanista e gli scambi sono diventati sciolti (a sinistra Hernandez era un po' intimidito dalle incursioni dei battaglieri Verde e Agudelo). Il Milan ha iniziato a bucare la corsia con Saelemaekers e Calabria, mettendo in condizione di concludere Colombo, Diaz e lo stesso Saelemaekers. Nel secondo tempo, Pioli ha gettato nella mischia Chala, schierando Leao al centro al posto del pur bravo Colombo, con Diaz dirottato sulla fascia. Il gol arrivava su un calcio piazzato di Chala che dalla trequarti aggirava tutta la difesa ligure, dando a Leao la possibilità di piombare sulla palla, è il caso di dire, come un falco. L'ingresso di Kessie e Bennacer, che si conoscono a memoria a differenza di Tonali e Krunic, permetteva ai rossoneri di vincere in scioltezza con altri 2 goal di Hernandez e Leao. Ora vanno fatte alcune considerazioni.

Il Milan ha vinto 6 partite consecutive nel giro di 3 settimane, contro avversari alla sua portata questo sì, ma come diceva Rocco, i campionati non si vincono battendo la Juventus, bensì il Verona. I rossoneri non vinceranno, con ogni probabilità, il campionato, anche se sono primi, però hanno battuto sei Verona. In campionato, poi, hanno segnato 7 reti mantenendo inviolata la propria porta e senza mai trovarsi in vera difficoltà, tranne che nei minuti finali di Milan-Bologna, quando però un gol dei felsinei avrebbe solo riaperto la partita e non dato il pareggio al Bologna. Questa squadra è certo migliorabile, ma non è quella degli inizi dello scorso anno. Del resto lo scorso campionato i rossoneri hanno perso contro Genoa e Spal ben 5 punti che avrebbero evitato loro i preliminari di Europa League.

Il Milan ha un potenziale notevole e lo si è visto con la doppietta di Leao, giocatore trattato come un insulto o un'offesa al calcio dopo la partita col Rio Ave, quando avevano giocato male tutti e non solo lui. E' il giocatore che ha risolto la partita nel momento decisivo con movimenti da centravanti autentico, anche se per qualcuno sarebbe un giocatore esterno. E' tutto da scoprire, come ancora tutto da a scoprire è Diaz, così come il resto della squadra, giovanissima. E' da scoprire anche Ibra, il ragazzino di quasi quaranta primavere.

E' ovvio che una squadra così dovrà crescere e che sarebbe stato meglio avere qualche giocatore esperto in più. Se, tuttavia, ti chiedono 40 milioni per Milenkovic, un buon giocatore, o barcate di soldi per altri buoni giocatori, forse si fa meglio a non rischiare l'all-in alla Fassone e Mirabelli, ma a rischiare qualcosa coi giovani, cercando con calma il rinforzo per gennaio. Perché i Rodriguez, con tutto il rispetto per un giocatore serio e professionale, fai poi fatica a schiodarli dal bilancio.
Poteva arrivare Bakayoko, ma il Chelsea era inviperito perché il Milan si era prima accordato col giocatore per poi passare da Stamford Bridge a prelevarlo dalla società. Può arrivare Kabak? Vedremo oggi,  ma è giovanissimo anche lui. Rudiger? Bisognerà vedere se il Chelsea si ritiene pago del dispetto fatto ai rossoneri con Bakayoko. Una cosa è certa, però, ovvero che il Milan ha trattato la positività al Covid di Ibra per quello che è, un infortunio di quelli che capitano. E' importante, perché è sintomo di sicurezza.
So che sarà già difficile arrivare al quarto posto, ma posso dire bravo al Milan senza finire all'Inferno a far compagna al Diavolo rossonero?
Ieri, infine, ha esordito in rossonero Hauge
, apparso visibilmente emozionato, ma che sul terzo gol ha fatto il movimento giusto ovvero si è portato all'altezza del dischetto del rigore per approfittare di un'eventuale respinta o rimpallo. In bocca al lupo ragazzo e benvenuto nella famiglia rossonera!