La prima non si scorda mai! Una frase, un'affermazione che racchiude in sé la filosofia della vita.
Il primo giorno di scuola, il primo giorno di università, di lavoro, il primo amore, sono tutte esperienze, ricordi, momenti indelebili che restano per sempre impressi nella mente. Molti di essi tendono a divenire sfocati con il passare del tempo, ma ad oggi, grazie a tutta la tecnologia che pervade la nostra esistenza, nulla viene rimosso, neppure un po', poiché chiunque, attraverso dei video, stories sui social network, tramite gli smartphone, riesce a mantenere tali eventi intatti anche a distanza di anni.
Sì è vero, un tempo tutto questo veniva fatto dalle foto, ma non solo... anche dai diari! Proviamo a pensare al fascino dei ricordi ancora vivi per merito delle pagine di carta, in cui ciascun bambino, almeno fino a qualche decennio fa, scriveva ogni esperienza vissuta nel quotidiano sul proprio diario dei ricordi. La penna che anima la carta, un fascino incredibile! Potremmo mai immaginare un mondo senza libri, giornali, senza la scrittura?   

A proposito di diari e libri che raccontano storie, di prime volte: quanto avvenuto in una delle partite che ha inaugurato il Calcio europeo della stagione 2023/2024, nella competizione più affascinante, ovvero in Champions League, è un evento memorabile che merita di essere trascritto, raccontato, rivissuto.
A cosa facciamo riferimento? Al primo match dei biancocelesti, a Lazio vs Atletico Madrid. 
 

Analisi della partita 
La Lazio scende in campo in un clima incandescente, emozionante, poiché riesce a debuttare nella scena europea davanti al suo pubblico dopo oltre un decennio (perché l'ultima partecipazione dei biancocelesti in Champions League risale alla stagione 2020, periodo in cui le partite venivano disputate a porte chiuse a causa della pandemia). Un'attesa infinita, un momento sognato per tanto tempo, il desiderio di ritornare a sentire quella musica, quel canto, quell'acuto che squarcia il cielo della notte, un solo grido che all'unisono intona: The Champions!!!  

La formazione di Maurizio Sarri si posiziona sul terreno di gioco con il consueto modulo 4-3-3: Provedel tra i pali; Romagnoli, Patric (preferito a Casale), Pellegrini e Marusic a completare il reparto difensivo; a centrocampo  Luis Alberto, Vecino e Kamada; in attacco il tridente composto da Zaccagni, Immobile e Felipe Anderson. L'Atletico Madrid del cholo Simeone si schiera nel rettangolo di gioco con il modulo 5-3-2: Oblak tra i pali; in difesa Lino, Hermoso, Witsel, Savic, e Molina; nel reparto di centrocampo Llorente, Barrios Riva e Niguez; in attacco le petit diable Griezmann e Morata.

La partita inizia con un ottimo possesso palla da parte degli uomini di Sarri, ma con poche conclusioni nello specchio della porta, un Oblak di fatto con i guanti immacolati. Al ventinovesimo del primo tempo i biancocelesti vengono beffati da un tiro velenoso da parte di Barrios Rivas che trova una deviazione di Kamada divenuta fatale per Provedel. Una Lazio che va negli spogliatoi in svantaggio a causa di un autorete del nipponico.
Il secondo tempo inizia con l'Atletico Madrid che si difende e riparte, rendosi più di qualche volta pericoloso nei pressi della zona dell'estremo difensore biancazzurro. La Lazio ci prova, cerca di trovare il pari prima con Zaccagni, poi con Immobile e qualche tiro dalla distanza  di Luis Alberto e Cataldi senza però insaccare la palla in rete.
Vengono assegnati 5 minuti di recupero e proprio in questa frazione di partita succede l'incredibile, la concretizzazione dell'imprevedibilità dell'essenza di questa disciplina sportiva: la Lazio prova il tutto per tutto, allo scadere del recupero, Ivan Provedel, come è solito fare da tutti i portieri nei minuti finali, si porta in avanti, in una posizione da attaccante purosangue, e su una pennellata dalla distanza del Mago, Luis Alberto, imbecca la palla e la insacca in rete! Un qualcosa di clamoroso avviene allo stadio Olimpico di Roma, Ivan Provedel regala un punto d'oro alla sua squadra ed entra nella storia, non solo Club capitolino, ma anche della UEFA Champions League, divenendo il quinto portiere a siglare un gol in questa competizione. 
Una cosa è certa: il classe 1994, che sia su un diario, attraverso un video, un'immagine, tra i suoi ricordi non potrà mai rimuovere la data del 19 Settembre 2023. 

Brividi e ancora brividi, poiché quanto è successo, non solo è un evento inedito, insolito, ma rammenta, sottolinea, rimarca, ad ogni appassionato, ad ogni Calciofilo, che i giocatori in campo sono 11. 

Siamo solo all'inizio, e già la coppa dalle grandi orecchie ci ha regalato un momento, un filmato che sicuramente farà parte del rewind della stagione 2023/2024 il cui titolo sarà: Michelangelo ha dipinto il volo dell’angelo! 

E se questo è solo l'inizio...