Messi ha posto la parola fine alla vicenda relativa al suo addio al Barcellona, confermando che rimarrà in blaugrana anche la prossima stagione. Tutto normale? Tutto secondo i canoni di una normale trattativa? No assolutamente. Non nascondo che questa vicenda da subito sorpreso, ma allo stesso tempo mi ha dato alcune conferme sul Messi "uomo" che solo con il passare del tempo ho imparato a capire. Ho capito quello che ho già scritto in altre occasioni, e cioè, che dietro a quel faccino da bambino timido e introverso, Lionel, ha costruito tutto il suo mondo di potere. Potere, il suo, esercitato in campo con la sua immensa classe, ma anche fuori dal rettangolo verde, dove ha sempre fatto pesare la sua influenza sulle scelte della società, e anche della nazionale Argentina, il tutto in maniera molto molto soft, ma non per questo poco invadente e ingombrante.

Tutto il contrario di Cristiano Ronaldo che certamente aveva gli stessi poteri, ma era chiaro questo, non lo ha mai nascosto, ha sempre fatto il protagonista, il divo, e antipatico ed egocentrico lo è sempre stato, ma comunque ha avuto il pregio di farsi amare e rispettare comunque da un club come il Real Madrid, riuscendo a dirsi addio in maniera abbastanza consensuale, o almeno senza attriti. Messi no! L'intervista rilasciata dalla pulce, oltre che a confermare il suo NON addio al Barcellona, ha messo in evidenza una situazione del tutto inaspettata, grossolana e gestita da tutte le parti coinvolte in maniera amatoriale e del tutto fuori luogo. Probabilmente a giorni avremo la replica da parte del presidente Bartomeu, alle pesanti accuse lanciategli dal suo campione, ma oggi analizziamo la situazione odierna basandoci su quanto detto da Messi.

Diciamo che mediaticamente, Messi, ha deciso di mettere un muro tra lui e il presidente, non risparmiando nulla sotto il profilo delle responsabilità, del presidente, e nessuna da parte sua, e mettendo in chiaro che si lui rimarrà un'altra stagione fino alla scadenza naturale del suo contratto, ma lo farà assolutamente controvoglia e obbligato a farlo. Ora, quale vantaggio potrebbe avere rilasciare un intervista del genere? A chi potrebbe portare beneficio? A mio avviso a nessuno, perché ora qualsiasi prestazione sotto tono sarà sicuramente presa di mira da chi non vede bene un giocatore che rimane in squadra solamente per una questione economica e di obbligo.

Lo stesso è successo tra Conte e Zhang, chiamato all'ordine e al rispetto del contratto, ma almeno in questo caso, nonostante le evidenti facce tese e scure, si è cercato di dare un'immagine di un accordo unanime e voglia reciproca di continuità, poi i panni sporchi li laveranno in casa propria. Qua, Messi, ha chiaramente e volutamente messo in chiaro che il presidente blaugrana è stato disonesto, scorretto addirittura ha usato il termine di "disastroso" per definirne l'operato nella gestione di questa situazione. Accuse, a mio avviso, gravi e inaccettabili da parte di una società. Messi resta pur sempre un dipendente, retribuito in maniera esemplare da diversi anni e sempre accontentato in tutto e per tutto, compreso l'impegno del Barcellona da quando da bambino aveva dei problemini da risolvere. Messi dopo l'ennesima goleada subita dal Barcellona, in cui lui scompare totalmente dal campo, lancia la bomba del suo addio, e tra minacce e ricatti vari siamo arrivati alla conclusione. Messi dice: "durante tutta la stagione ho espresso la volontà al presidente di lasciare il Barcellona, l'ultima sconfitta non c'entra, avevo già deciso".

Aveva già deciso LUI, di interrompere un contratto in essere per propria volontà, e come sempre successo si aspettava di essere accontentato un'altra volta. Poi continua "l'unico motivo per cui rimango a disposizione Barcellona è solamente perché è impossibile trovare chi paga i 700 milioni richiesti dalla clausola sul contratto" però omette di dire che quel contratto lo ha firmato anche LUI! e che quando si parla di soldi, dovrebbe ricordarsi che, LUI, aveva detto di no al taglio del suo misero stipendio a causa dei problemi dovuti al Covid-19, quindi per quale motivo il Barcellona avrebbe dovuto rifiutare una clausola firmata in totale libertà da entrambi? per fargli un piacere? Certo, poteva farlo, ma far rispettare un contratto non mi sembra un atto scorretto. Solitamente sono i giocatori che in possesso di un contratto firmato ancora per diversi anni, si presentano a battere cassa per dei rinnovi anticipati, minacciando addii, ed è tutto normale.

Poi continua "non avrei mai portato la squadra che amo in tribunale, non sono fatto così", diciamo che l'affermazione corretta avrebbe dovuto essere "non avrei mai portato la squadra che amo in tribunale, perché con un contratto da me firmato, anche il giudice più Messiano al mondo non avrebbe potuto darmi ragione" Il suo immenso amore per il club, il suo attaccamento alla maglia è così grande da scagliare montagne di accuse a senso unico. Un po' come quei mariti che dicono che picchiano la moglie per il troppo amore. Molti altri giocatori sono arrivati a fine ciclo come lui, chi voleva andarsene, chi è stato obbligato a farlo, ad esempio Totti e Del Piero, ma entrambi hanno fatto i capitani VERI fino alla fine, mandando giù dei rospi in gola, ma mettendo davvero sempre l'amore per la maglia davanti a tutto, nonostante in quel momento di cose da dire ai rispettivi presidenti l'avrebbero certamente avute. Le bandiere, i veri capitani, non abbandonano mai la nave, nemmeno, anzi, soprattutto nel momento del bisogno. Non c'è bisogno di ricordare che Totti avrebbe potuto vincere e guadagnare molto di più in un'altra squadra, e che Alex, come altri, è sceso in serie B da campione del mondo. Non sto dicendo che Messi non dovesse mai aver avuto voglia di cambiare, ma il buon senso, l'educazione, l'intelligenza, la gratitudine avrebbero dovuto, almeno, consigliato un atteggiamento diverso visto l'amore profondo che dice di avere per questo club.

Hola un mal di pancia? Ok, cerco di parlarne con la società di trovare una soluzione, se poi il risultato non è quello che volevo, per una volta, visto il profondo amore, me la metto via e continuo a fare il capitano e uno simbolo di una delle società più importanti del mondo. Invece no! Faccio casino. E allora non posso darti ragione. Hai sbagliato, la tua richiesta di andare era sacrosanta, ma il non accettare la richiesta di rispetto di un contratto, e di reagire pubblicamente così, è a mio avviso assolutamente sbagliato. Sarà una stagione dura e lunga, la prossima, per la pulce che ha sempre dimostrato una fragilità caratteriale, e una assoluta mancanza di temperamento in campo, doti queste che gli serviranno come l'aria, ma queste caratteristiche o le hai o non puoi comprare. Auguri pulce.