Nell'insolito clima stantio creatosi dalle parti di Casa Milan, uno dei pensieri che in questo momento non è di primaria rilevanza negli obiettivi del club è quello relativo al calciomercato. Tocca assumere il ruolo del portatore di dura realtà ma, da ciò che si legge, l'orgoglio scaturito dell'essere vicino al club in un momento complicato come quello attuale, con la mannaia dell'Uefa pronta ad abbattersi sul Diavolo in nome di un messaggio politico per il futuro europeo, talvolta muta in eccessivo vagare con la mente fino a scomodare pensieri che rischiano di essere eccessivamente enfatici per il popolo rossonero nella stessa misura con cui lo sono le ridicole speculazioni sul fronte societario.

Trasformare una briciola in un chilo di pane. Questo è quello che sta accadendo troppo frequentemente nell'ambiente Milan sia che si vada in una direzione ottimistica, sia che ci si avvii verso scenari negativi, il tutto causato da una stampa e da un movimento popolare che, nell'incertezza dei fatti, tende ad ingigantire l'essenza effettiva delle cose. Il calciomercato, in questi giorni ne è l'esempio per antonomasia, un pò perchè non c'è altro di cui parlare inerente al Milan, un pò perchè l'attesa della sentenza Uefa non fa stare sereni, un pò perchè dispiace vedere le altre squadre che si muovono con decisione, un pò perchè appena 12 mesi fa di questi tempi il club aveva già chiuso tre differenti colpi.

A tal proposito occorre fare chiarezza su cosa davvero si stia muovendo o non muovendo sul fronte calciomercato, cercando di essere specifici e il più possibile attinenti ai fatti.

Se qualcuno di voi è a conoscenza di cosa sia un gioco di Nash o un Dilemma del Prigioniero sarà sicuramente più semplice seguire il ragionamento, in caso contrario nessun problema, perchè tanto ci toglierà pochi minuti. molto semplicemente si tratta di un modello matematico applicato alle decisioni economiche che ha come fine ultimo il raggiungimento di un massimo guadagno in funzione delle scelte di un altro soggetto, come un gioco in cui io devo fare la miglior mossa possibile considerando anche la simultanea mossa dell'altro giocatore.

Senza dilungarci troppo in corollari ed enunciati teorici, quella appena esplicata è esattamente la situazione reale del mercato del Milan e, in questo momento, la mossa tocca all'altro giocatore. L'altro giocatore è un'entità che si divide in tre : Yonghong Li, Uefa, giocatori in rosa, dunque, il Milan non potrà compiere alcuna mossa finchè una di queste tre entità non avrà prima effettuato la sua mossa. Sia chiaro, dei sondaggi ci sono, Mirabelli ha aperto dei contatti e fatto squillare molti smartphone ma le conversazioni non sono andate oltre un semplice ad informale : "Va bene dai, mi faccio sentire io, grazie e a presto...". Se si è imparato qualcosa l'anno scorso sul mercato del Milan, è che ogni decisione relativa a questo tema viene presa in perfetto equilibrio tra Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli con il fondamentale benestare del tecnico, quest'anno Gennaro Gattuso e la procedura è la seguente :

  1. Mirabelli propone,
  2. Gattuso apprezza/non apprezza,
  3. Fassone approva/non approva,
  4. Mirabelli chiude,
  5. Fassone fa un prelievo e ratifica

In questo momento manca un essenziale perno della catena di montaggio ed è Marco Fassone che, è assolutamente impegnato ogni giorno con i due consiglieri d'amministrazione Scaroni e Patuano e con il pool di avvocati che dovrà appoggiare il club nell'ultimo cruciale scontro con l'Uefa e con la sua Camera Giudicante. Quei pochi nomi che escono sui giornali altro non sono che nomi che visiona Mirabelli ma, finchè non verrà nuovamente inserito l'anello di Fassone, la catena rimarrà ferma. Nel gioco citato poc'anzi vi erano anche Yonghong Li e i giocatori in rosa, difatti, un altro perno sarà la decisione dello sventurato cinese avvolto nell'ombra. Dopo l'ultimo CDA che ha rappresentato la prima tappa verso la programmazione 2018/19, la seconda tappa e, i suoi risvolti, si concretizzeranno lunedì. Perchè lunedì? Perchè lunedì è il termine ultimo per il pagamento della prima tranche di 10 milioni sui 40 totali di aumento di capitale sancito la settimana scorsa.

Qualora Yonghong Li non onorasse quest'obbligazione, sarebbe fortissima l'accelerazione verso l'insediamento del fondo Elliott e, il gioco del Milan assumerebbe già tutt'altra forma con effetti anche sull'Uefa e sulle prospettive futuribili, così come i giocatori avranno un peso quasi determinante nel mercato del Milan. La questione non si riduce semplicemente al 'chi viene venduto e chi no' ma è più un 'chi vuole rimanere e chi no' e, ad oggi, sono solo cinque i giocatori della formazione titolare che rimarranno sicuramente al Milan,vale a dire Calabria, Rodriguez, Biglia, Çalhanoglu e Kessie. Nessun altro, chi più o chi meno, ha una possibilità di lasciare il club e anche questo influirà sul mercato.

Nessun allarme, non ho detto che se ne andranno via tutti tranne quei 5, sto solo cercando di espletare un ragionamento che faccia capire che prima di parlare di mercato ci sono ancora 5 cose che devono accadere nell'arco di circa venti giorni e lunedì arriveremo alla numero 2.

 

LM