Mattia Perin, classe 1992, è ad un passo dal vestire la maglia della Juventus. Secondo Tuttosport l'accordo è già stato trovato con il Genoa sulla base di 12 milioni di euro, addirittura sarebbero già state sostenute le visite mediche nella giornata di oggi dato che il giocatore è rimasto a Torino dopo aver disputato l'amichevole internazionale con l'Olanda di ieri sera conclusasi 1-1, a dare ulteriore conferma dell'affare è stato il presidente del Grifone Enrico Preziosi che, uscendo dalla sede della Lega Calcio dopo la riunione odierna, ha saputo fornire solo poche ma decisive parole sulla trattativa con la Juventus : "Su Perin chiedete a Marotta, sono i giocatori che decidono...", a chiudere il cerchio, ci sono poi le visite mediche svolte oggi da Federico Marchetti, chiarissimo passaggio di consegne per quello che sarà il difensore dei pali rossoblu per la prossima stagione.

All'età di 25 anni, dunque, l'ex portiere del Pescara approda in un top club come la Juventus dove comunque non sarà, almeno non da subito, l'erede designato per raccogliere l'eredità di Gianluigi Buffon ma, sarà solo uno dei due candidati insieme al polacco Wojciech Szczesny, avversario decisamente scomodo dopo l'ottima stagione disputata in bianconero, nonchè per la sua già conclamata esperienza anche in campo internazionale dopo aver vestito la maglia dell'Arsenal e quella della Roma ed essendo oltremodo il portiere titolare della selezione polacca. Già incalzato su tale questione, l'ormai ex portiere del Genoa aveva già dichiarato di essere pronto ad affrontare questa staffetta cercando di mostrare le sue immense qualità e convincere l'allenatore Massimiliano Allegri.

La carriera di Perin non è stata tutta rose e fiori, anzi, sono molte le avversità che ha dovuto affrontare nel corso degli anni dal 2012/13, la stagione in cui è arrivato in Serie A con la maglia del Pescara ad appena 19 anni. Innanzitutto i guai di natura fisica, sono stati infatti numerosi gli infortuni a cui il giovane portiere ha dovuto sopperire, passando da quelli più banali come la contusione alla spalla che lo porta a stare fuori tre partite nell'aprile 2015, la stessa spalla che lo affligge anche durante l'estate e che lo costringe ad iniziare la stagione successiva ad ottobre lasciando i pali del Grifone a Lamanna per sette partite stagionali, arrivando poi a quelli gravi come la rottura del legamento crociato che, sempre nella stagione 2015/16, dopo essere rientrato in ritardo, gli causa la fine della stagione in anticipo e l'obbligo ad una nuova estate di riabilitazione, quello stesso crociato che senza pietà gli spezza le ali anche nella stagione 2016/17 quando, all'inizio del girone di ritorno gli fa salutare nuovamente la stagione con larghissimo anticipo e gli prenota per il terzo anno consecutivo, una buona fetta di estate in infermeria tra cure e terapie. Fortunatamente per Mattia, quest'anno la sfortuna ha deciso di lasciargli un po di pace, giusto una piccola infiammazione agli adduttori a maggio che lo tiene una settimana a riposo e poi di nuovo a pieno regime con prestazione di buonissimo livello.

Non solo gli infortuni a demotivare la carriera di Perin ma anche le "bocciature" da parte degli altri club durante il calciomercato che, ormai da anni, lo corteggiano e poi lo abbandonano. Comincia il Milan che, per primo si interessa a lui da quando inizia a far vedere le sue doti con la maglia del Genoa, l'ex amministratore delegato Galliani lo contatta numerose volte e prova a sondare il terreno sfruttando l'amicizia con il presidente Preziosi, i rossoneri cercano un nuovo numero 1 dopo che Abbiati inizia a dimostrare tutti i limiti dell'età che avanza, un pò di tira e molla tra difficoltà economiche e indecisioni di base fino a che il Diavolo chiude il colpo con il Real Madrid acquistando Diego Lopez a parametro zero, l'anno dopo lo spagnolo è ai ferri corti con Mihajlovic e Perin torna ad essere un'idea per gennaio ma, proprio in quel periodo esplode l'allora 17enne Gianluigi Donnarumma che anche due anni dopo nega l'arrivo in rossonero di Perin, difatti, dopo un nuovo contatto causato dal celebre scontro Raiola-nuova proprietà quando sembra che l'affare si possa concludere davvero, Gigio torna sui suoi passi e si riprende la porta del Milan.

Un altro club che sembra fare sul serio per Perin è il Napoli che, già verso la fine del 2017, inizia a cercarlo dopo aver assunto che Reina non rinnoverà il contratto e si trasferirà al Milan. I partenopei si dimostrano da subito interessati e in poche settimane pare che abbiano già un accordo di massima, tuttavia, lo stesso club inizia pian pianino a defilarsi mostrandosi più affine a profili internazionali come Leno e Rui Patricio e, Perin viene nuovamente messo da parte. C'è possibilità anche per l'Inter di unirsi al club dei cattivi. I nerazzurri vengono accostati al portiere genoano ogni qualvolta si verifichi qualche intoppo nei rinnovi di Handanovic : a cavallo tra il 2017 e il 2018, quando il contratto dello sloveno era ancora in scadenza al 2019, Perin diventa un nome forte e rilascia anche delle dichiarazioni al riguardo cercando di fare piedino al club di Suning : "Ogni anno vengo accostato all'Inter, ci sono abituato, non nego di essere stato un gran tifoso del Fenomeno...". Peccato che a inizio dicembre Handanovic rinnova con i nerazzurri mettendo un altra transenna su una porta prestigiosa della Serie A. Milan, Inter, Napoli ma anche la Roma che ci aveva provato nel 2015 mentre trattava il riscatto di Bertolacci e si preparava all'addio di De Sanctis, la valutazione era leggermente superiore a quella attuale, ossia, intorno ai 15 milioni, troppi anche per i giallorossi che abbandonano la pista, si può registrare anche qualche interessamento estero : Everton ma si mormorava anche Bayern Monaco che era alla ricerca di un secondo per Neuer, ruolo che a Perin non piacque.

Si arriva infine a quest'anno, lo sfogo di qualche settimana fa dove ironicamente il portiere, riepilogando l'interesse poi non concretizzatosi di Milan e Napoli, avallava la possibilità di essere un portiere scarso ma, la verità è che Perin le qualità ce la ha eccome e, anche nei periodi non brillanti, le ha sempre mostrate mantenendo un rendimento stabile e di qualità, forse è solo un portiere che non attrae sponsor, sarà per quel ciuffo non esteticamente meraviglioso o quella barba incolta che nulla ha a che vedere con quella glamour di Pellè o Neymar. Sarà perchè è un portiere che non sta con modelle famosissime e non fa parlare di sè sui social, negli anni infatti, il prossimo portiere della Juventus è stato giusto pizzicato una volta alla guida in stato di ebbrezza all'uscita da una cena con i compagni di squadra, ma risolse la faccenda in modo signorile anche con il club, un atteggiamento troppo elegante per prendere le prime pagine dei giornali e far schizzare i prezzi a 100 milioni. Non ha mai creato tensioni contrattuali con il club e questo è un altro "gravissimo difetto".

Purtroppo, per il calcio di oggi, Perin non potrà mai essere definito un top player e, la cosa rincuorante, è che forse nemmeno lui muoia dalla voglia di esserlo dato che è semplicemente un grandissimo professionista e un portiere di spiccate qualità, la speranza è che diventi preso il titolare della Juventus e faccia vedere a tutti quanto meriti la consacrazione un ragazzo umile e perbene come lui. Intendiamoci, eredi di Buffon non esistono e non esisteranno mai, nè alla Juventus, nè in Nazionale, ci saranno solo giocatori che giocheranno al suo posto ma forse nemmeno questa è un'aspirazione di Perin, lui vuole solo giocare e migliorarsi aiutando la sua squadra a vincere e, nonostante il tifo, nonostante le rivalità, l'augurio è che ci riesca perchè un ragazzo come Perin è merce rara e, se qualche nome deve essere accostato al calcio italiano come simbolo di bravura, sarebbe un enorme oroglio se fosse il suo, il nome di un giocatore moderno con professionalità antica. Buona fortuna Mattia!

 

LM