L'ambiente del Milan sta vivendo una situazione di stallo totale quasi come si fosse temporaneamente in sciopero da ogni attività inerente al calcio giocato, non solo la snervante attesa per quella che sarà la decisione dell'Adjucatory Chamber dell'Uefa ma anche, consequenzialmente, il blocco delle trattative sul mercato che, a dispetto di quanto alcuni riportino, giornali e non, rimane saldamente in una profonda fase di standby tanto da impedire di chiudere anche un affare semplice come quello di Badelj. In questa fase di riflessione, la maggior parte dei milanisti ha colto l'occasione per un rewind delle puntate precedenti manifestando, nel concreto, la più classica delle reazioni umane dinanzi all'incertezza, ossia, iniziare le frasi con un malinconico e al tempo stesso sprezzante : "Una volta...".

Nella settimana dei terremoti mediatici, il dito accusatore del popolo si è spostato verso Fassone per via del comunicato Uefa di martedì scorso ma, non si è affievolita la rivolta dei forconi che, ancora a stagione in corso, aveva individuato uno dei principali colpevoli della deludente stagione sportiva firmata Milan, vale a dire, il ds Massimiliano Mirabelli. Al di là delle contestazioni di carattere tecnico legate alla scelta dei giocatori effettuata nella stagione precedente, all'ex capo degli osservatori dell'Inter, si rimprovera un profilo poco distinto e non perfettamente in linea con lo stile e la grazia che pretendeva lo statuto aziendale firmato dal cavaliere Silvio Berlusconi.

Gran parte della tifoseria del Diavolo non ha gradito le "calorose" repliche nei confronti di Raiola o alcuni epiteti non prettamente oxfordiani come quello pronunciato durante la presentazione di Nikola Kalinic ("Metti la palla dove sai fare tu o ti rimandiamo là..", ndr), un'altra parte del tifo si è concentrata invece sul suo curriculum sostenendo che per un grande club come il Milan lui rappresenti un dilettante, dato che non ha mai ricoperto il ruolo di direttore sportivo prima di questa esperienza se non in un'umile realtà di Serie C come il Rende prima di occupare solo ruoli marginale da consulente di mercato per la Ternana o osservatore e capo degli osservatori per Inter e Southampton.

Partendo, dal tema mercato, sarebbe curioso che i suddetti tifosi diano una spiegazione di quello che avrebbero fatto loro con i fondi che aveva a disposizione il ds rossonero, sarebbe anche molto interessante vedere quanti di questi tifosi, l'estate scorsa si sarebbero rifiutati di prendere Bonucci e Biglia, così come li sfido a dirmi che nel rinforzare il reparto dei terzini vi era un'operazione più efficiente sotto il profilo età/prezzo/qualità di quella conclusa per Ricardo Rodriguez, 25 anni, pagato 18 milioni più bonus con 13 presenze in Champions League, duttilità che lo hanno portato a giocare anche 22 partite in carriera da difensore centrale e 11 da mezz'ala sinistra.

Mi vengano a dire che Hakan Çalhanoglu non era quel brillante giocatore tecnico che Mirabelli aveva preannunciato, quel giocatore che prima della squalifica di sei mesi( firmò un precontratto senza onorarlo a fine stagione, ndr) era nel mirino del Bayern di Guardiola con una valutazione intorno ai 60 milioni di euro, quel giocatore che mentre i nostalgici amanti della vecchia guardia del condor Suso-Bonaventura-Donnarumma, faceva la differenza da solo all'Emirates Stadium così come l'ha fatta in un altro Stadium contro la Juventus, fermato solo da una sfortunata traversa. Mi vengano a dire che mentre qualcuno lottava per lo scudetto forte di un difensore pagato 25 milioni di nome Maksimovic(giocatore anche nel mirino di Galliani ai tempi) poi mandato via a gennaio nel silenzio totale, qualcun altro acquistava per 18 milioni Musacchio che da titolare in piena emergenza squalifiche/infortuni ha mantenuto la porta inviolata contro la seconda in classifica, lo stesso Musacchio che un altro dirigente stava per pagare 25 milioni. Mi vengano a dire che Kessie non si sia rivelato fondamentale, per il solo fatto che abbia giocato 54 partite su 57 stagionali più le presenze con la Costa d'Avorio, dopo che è stato reduce da un infortunio che lo ha tenuto 6 mesi in infermeria con l'Atalanta.

Arriviamo alle note "calde", il reparto offensivo che alla tabella acquisti l'anno scorso ha registrato Nikola Kalinic e Andrè Silva, pagati rispettivamente 25 milioni e 36 milioni più 4 di bonus. Il primo è stato sicuramente una delusione, non ci si aspettava 30 gol come Icardi o Immobile, ma sicuramente un apporto che si avvicinasse almeno a quelle che erano le sue medie pre-Milan, 15 gol in serie A e 5 in Europa League nella sua ultima stagione alla Fiorentina, nonostante alcune riserve di carattere personale come il fatto che sia stato fortemente richiesto da Montella e Mirabelli abbia fatto solo il suo lavoro ad assecondare le volontà del proprio tecnico, non ho problemi a convenire che si sia trattato di un errore di valutazione e, dunque di un acquisto sbagliato.
Passiamo al malcapitato portoghese, mater morbi Andrè Silva, quello che ha fatto in Serie A gli stessi gol di Patrick Schick, stessa età e più o meno stesso prezzo pagato dalla Roma per portarlo a Trigoria e strapparlo alla concorrenza della Juventus che lo aveva in pugno e ha scelto di non tesserarlo per via di problematiche legate al cuore emerse durante le visite mediche. Stessi gol, dicevamo, in campionato con 20' a disposizione in meno per il portoghese, 10 gol in Europa League ma, si sa, ha giocato contro squadrette, peccato che l'unica squadretta che abbia incontrato la Roma quest'anno in Europa, ossia il Qarabag , ha visto il ceco stare seduto tutta la partita in panchina. Conosco già le obiezioni in merito : "Si potevano risparmiare quei soldi e comprare solo Aubameyang o Morata!!" Peccato che il primo sia andato via a gennaio per circa 65 milioni che, agli occhi del Borussia è stato uno 'sconto' per la situazione ambientale che si era creata, dato che ad agosto sotto gli 80 non ci si sedeva neppure a parlarne e, il secondo è andato via a quasi 80 milioni, non parliamo degli ingaggi che poi altro che Uefa e FPF; senza dimenticare che non avresti avuto nessuna alternativa se non Lapadula, dato che Mirabelli che, purtroppo non è competente come i fenomeni del mondo social, non poteva prevedere che Cutrone avrebbe totalizzato 18 gol stagionali.

Sia ben chiaro, non ho nulla contro Schick, anzi, lo apprezzo moltissimo come calciatore e sono dell'idea che sarà una gran bella scoperta per la Roma, mi colpisce il modo in cui si tratta in maniere differenti la valutazione dei giocatori in base alla maglia che portano, dopo tutto, se Silva lascerà il Milan, lo farà in prestito o per cifre più o meno identiche a quelle pagate dai rossoneri per acquistarlo, di sicuro, non finirà in prestito al Benfica a fare una sola presenza per poi tornare al paese natale con lo stipendio ancora pagato dai rossoneri.. qualcuno dirà : "Certo! ha un procuratore potente come Mendes", infatti il giocatore a cui alludo, ossia, Gabigol, è stato rappresentato da Kia Joorabchan e dal Fondo Doyen Sports, soggetti sicuramente ai margini del calcio dilettantistico...

Passiamo al secondo aspetto scomodo di Mirabelli, il suo background e, soprattutto, il suo atteggiamento. Sì, lo si dica tranquillamente, Mirabelli non è il classico manager in giacca e cravatta che affronta le questioni con linguaggio aulico e ricolmo di tecnicismi come farebbe Monchi , Marotta o lo stesso suo compagno di sventure Marco Fassone. Talvolta è esilarante vedere come va a ricercare parole eleganti durante le interviste per non cadere in qualche esternazione cosiddetta di pancia, a questo punto domando: e allora? Non mi risulta abbia mai insultato qualcuno,nemmeno Raiola, non mi risulta sia mai stato portato in tribunale per diffamazione, ingiuria o asserzione degradante. Preferivate qualcuno che ritirava la squadra per via di un blackout che, guarda il destino alle volte, ci fece escludere dall'Europa e forse grazie alla sua gestione ci fa escludere anche 27 anni dopo.. O che litigava in modo pietoso con il giornalista Alciato di Sky per una dozzinale e deprimente diatriba relativa agli spettatori paganti? Quello che durante Controcampo lasciava i microfoni perchè Abatantuono si preoccupava del livello della squadra appena sconfitta nel derby? Quello che zittiva una giornalista che lecitamente gli ricordava la frase sulla 'mela marcia' pronunciata dal suo presidente? Quello che litigava con Boban che gli ricordava che il Milan stava perdendo la sua discipilina e ancora non c'erano nè Fassone nè Mirabelli. Oppure rivogliono un presidente di grande stile che si complimentava con Muntari per la bellezza di sua moglie o ridicolizzava Inzaghi nello spogliatoio urlando "Attaccare!! "come un ossesso ormai totalmente in preda alla demenza senile, quel gran presidente che a sei giornate dalla fine licenziò Mihajlovic per inserire il suo top manager Cristian Brocchi che poi, dopo l'esonero in Serie B a Brescia è finito a fare il secondo di Capello allo Jiangsu. Quel gran presidente così pieno di classe che diceva su Allegri : "Questo qui non capisce un c..." o analizzava brillantemente la qualità della squadra dicendo : "Stiamo creando un grande giuoco grazie a degli attaccanti come Eeel.... el.. mm.. quel ragazzo egiziano molto giovane".

Riflettete milanisti... i magheggi di Yonghong Li e la nostalgia dei tempi d'oro fanno male anche a me, come fa male vedere i cugini tornare nell'Europa che conta e vedere la Juventus che sigla record su record in Italia ma non è una buona ragione per screditare quei pochi che stanno dando tutto al fine di rialzare questa squadra cercando con grande difficoltà di andare sul concreto senza perdersi negli affascinanti motti di natura anglofona. Forse insieme alla società e alla squadra, ci sarebbe da rifondare anche gran parte della tifoseria.

 

LM