Rieccoci qui. Di cosa si parla oggi nell'ambiente Milan ? Crisi, Gattuso sulla graticola, Donnarumma incapace, la famigerata 'ombra di Conte', l'impegno di Europa League? il pane quotidiano dei milanisti da ormai sei anni, forse anche dieci per i più 'tradizionalisti', in poche parole, quando si parla di Milan la caratteristica preponderante di ogni discorso è che si finisce per parlare di quello che era e, per lenire lo scorrere della malinconia si prova a parlare di quello che potrà tornare ad essere magari tradendo la propria onestà intellettuale e facendo riferimenti a concezioni illusorie ed astratte dell'analisi calcistica come 'il c... dell'Inter' o il 'rosso non dato a Nainggolan che avrebbe cambiato la partita' ma arriva quel momento in cui anche solo a pensare a queste cose ci si sente ancora più malinconici...

In questi anni il Milan ha avuto lo straordinario potere di far sentire anziani anche i più giovani supporter del Diavolo perchè se tifi Milan e vuoi parlare del Milan con piacere non puoi non iniziare una frase dicendo : "Ma ti ricordi quando.....?". Se volessimo creare un parallelismo tra la situazione storica del nostro paese e quella del tifo rossonero potremmo dire che anche per i milanisti arriva quotidianamente un piccolo aiuto 'governativo' per alleggerire il contesto e, ispirandosi alla manovra finanziaria che tanto sta facendo discutere in queste settimane, ecco che per i tifosi del Diavolo arriva la 'Champions di cittadinanza', per sentisi meno smarritti e più fiduciosi, ce n'è per ogni tipo di milanista sparso per il globo e per ogni tipo di ideologia e aspetto analitico, una spiegazione per tutto.

Per il milanista conservatore e sionista c'è il bilancio lasciato dai cinesi, un deficit di 126 milioni a causa di Fassone e la sua folle campagna acquisti, con la conseguente divinizzazione di Leonardo e Maldini per farti arrivare a pensare : "Eh... da quando è andato via Berlusconi..", per i milanisti ribelli e avanguardisti ci sono gli insider o sedicenti tali che ti dicono che a breve arriverà Marotta e con lui arriveranno Milinkovic-Savic, Rabiot, Barella, Martial, Pogba e si punterà ad un fenomeno talmente fenomenale che il nome è segretissimo... Wow. Niente paura, c'è una Champions di cittadinanza anche per i più sfiduciati e pessimisti, allora ti sciorinano statistiche e numeri in cui il Milan, secondo autorevoli statistiche basate sul teorema del limite centrale, tira più di tutti verso la porta tra i top club europei, raccoglie molto meno di quello che crea, arriva alla conclusione con più passaggi del Barcellona di Guardiola e ha un gioco spettacolare che anche il Real Madrid ci invidia.

Così accade che il day-after del derby, ogni milanista aspetta una reazione forte da parte del club, un monito di attenzione volto a ricreare carisma e dare una scossa all'ambiente e questo monito si concreta in una dichiarazione di Biglia che ti dice che hanno perso perchè sono dei "bravi ragazzi", Gattuso ti dice che prima del gol di Icardi la squadra stava facendo esattamente la partita che doveva fare e, dulcis in fundo, guardate che tunnel che ha fatto Paquetà nella sua partita disputata contro con il Paranà, incredibile! Qualcuno forse si starà mettendo a ridere ma la verità è che c'è ben poco da ridere, in realtà non c'è neanche da piangere e il problema è proprio questo.

Provo a dare una risposta a tutti i milanisti che stanno ricevendo fiumi di 'Champions di cittadinanza' (me compreso, ndr).

  1. Il deficit lasciato dalla gestione cinese capitanata da Fassone altro non era che un piano concordato dal club stesso (I bond utilizzati per finanziare quella campagna acquisti furono sottoscritti da Elliott stessa alla Borsa di Vienna) che avrebbe portato 'i suoi frutti' se il Milan fosse tornato in Champions e avrebbe avuto un ripiano dei costi qualora al club fosse stato concesso un voluntary agreement dall'Uefa spalmato su quattro esercizi. L'aumento del passivo è stato totalmente nutrito dall'aumento degli ammortamenti dopo la campagna acquisti, semplicemente perchè Fassone ha concluso tutte operazioni a titolo definitivo e ha contabilizzato da subito le spese sperando in un alleggerimento del bilancio l'anno successivo (ossia questo, ndr) sapendo che non sarebbero state ripetute quelle uscite per un totale di circa 160 milioni totali tra acquisti e cessioni. Leonardo ha mantenuto intatti gli ammortamenti semplicemente perchè ha sottoscritto dei prestiti con diritto di riscatto ma il riscatto di Higuain, e l'acquisto di Paquetà porteranno ad un nuovo aumento degli ammortamenti di circa 42,5 milioni, qualora venisse riscattato anche Bakayoko (ipotesi remota, ndr) l'aumento degli ammortamenti schizzerebbe a 58 milioni, l'eventuale cessione definitva di Andrè Silva soppeserebbe di appena 12 milioni questo aumento, ricordando che il monte ingaggi è già stato aumentato del 25% tutto questo prima di affrontare una nuova campagna acquisti che a rigor di regola costringerebbe Leonardo e Maldini ad una cessione pesante in caso di mancato accesso alla Champions... mi ricorda tanto una situazione già vista.. peccato che non venga descritta così ora.
  2. Leonardo sta sicuramente lavorando sottotraccia per degli acquisti di mercato ma la verità è che per quanto Leonardo sia rispettato ed apprezzato nell'ambiente è il Milan a non essere più il club ammirato da tutti nella sua gloriosa epoca. Sicuramente una figura di rilievo come l'ex ds del Psg può inserire il Milan come pretendente per giocatori di primissimo livello ma non può bastare, il problema non è economico ma di appeal, l'unico giocatore di rilievo quest'estate è arrivato dall'"alleata Juve", per il resto solo qualche magheggio con Raiola o qualche altro amico vecchia maniera può permettere l'ingaggio di un gran giocatore. Per quanto riguarda la Uefa... beh ha dimostrato quando sostenevo in tempi cinesi, non è il bilancio a far pendere il monitoriaggio dei signori di Nyon ma le persone e, soprattutto la politica. Secondo La Gazzetta dello Sport è in arrivo una pesante sanzione ma si tratta solo di terrorismo mediatico. L'Uefa ha fatto ben vedere durante tutto l'anno scorso come non abbia bisogno di prendere tempo per colpire un club, tant'è vero che nell'ultima settimana l'Organo calcistico europeo ha annunciato la sanzione ai danni del Rubin Kazan per la violazione della regola del break-even, la stessa contestata ai rossoneri che però sono ancora in attesa anche se le motivazioni del Tas sono arrivate da ormai due settimane e guarda caso, nel bilancio sono stati congelati i ricavi dell'Europa League..
  3. Il Milan gioca probabilmente il calcio peggiore tra le prime 10 della Serie A, qualcuno crede sia una visione eccessivamente disfattista ma purtroppo è la verità. Quella che molti chiamano "costruzione dal basso"  di montelliana memoria altro non è che un tentativo di uscire palla al piede dalla propria area per mancanza di punti di riferimento che è totalmente inadeguata quando hai giocatori fisicamente prestanti come Kessie e Higuain ma perennemente offuscati da un modulo inadatto per il Milan da almeno tre anni. Il Milan gioca con due esterni d'attacco che non sono esterni d'attacco, Suso è troppo prevedebile e, a parte, le squadre di coda del campionato o in genere squadre in difficoltà, non riesce ad incidere come già visto l'anno scorso quando si è alzata l'asticella degli impegni. Calhanoglu è un trequartista, al massimo una mezz'ala che non può giocare così distante dalla porta. Laxalt e Rodriguez sono considerati entrambi terzini ma hanno caratteristiche diverse e complementari che rendono assurdo il fatto che debbano darsi la staffetta. Laxalt è un giocatore da 3-5-2 ma può essere un'arma vincente in un 4-4-2 con un centrocampista in meno, guarda caso il reparto dove il Milan ha le maggori carenze. Rodriguez è ordinato, attento, diligente, Laxalt è una freccia esplosiva che può creare grandi problemi ed è un egregio marcatore (vedi Empoli-Milan, ndr). Higuain è troppo solo, non può bastare la difesa disastrosa del Chievo a illudere tutti che il tandem con Suso sia vincente. Higuain deve avere un giocatore sempre a fianco, l'ideale sarebbe stato Andrè Silva ma evito di aprire l'argomento.... Cutrone è un'idea ma esporrebbe la squadra al rischio di un infortunio che diventerebbe pesantissimo avendo solo due punte centrali in organico, dunque l'idea può essere affiancare al Pipita Suso o Calhanoglu e inserire la rapidità di Castillejo nella fascia destra del centrocampo emulando l'esperimento riuscito di Conte al Chelsea con Moses.

 

Ho cercato di dare una spiegazione razionale e ponderata e ora concludo dicendo che il vero problema del Milan è alla base, nel semplice fatto che il Milan di questi tempi non è più una squadra di calcio, ma un circolo politico di dispetti e di interessi distanti dal rendimento sul campo. Perchè Leonardo a fine derby non ci mette la faccia in conferenza? Perchè Maldini, dall'alto dei suoi 56 derby non entra nello spogliatoio e ricorda a tutti cosa significava una volta il Milan? Perchè gli allenatori perdono il coraggio una volta ambientatisi al Milan e infatti a tal proposito chiedo : Perchè Gattuso l'anno scorso si diceva arrabbiato e desideroso di maggior lavoro dopo vittorie di 4-0 e 3-0 (Spal e Ludogorets, ndr) e ora sarebbe pronto a dare la vita per uno 0-0 dove la sua squadra è stata massacrata? Perchè continuare a prendere in giro i tifosi con frasi di circostanza e promesse di 'un futuro migliore'? Gattuso è sulla graticola, ha tante colpe ma anche tantissime attenuanti. Il resto dell'ambiente continua ad usare il passato di queste figure per provare a dare una sferzata al futuro ma la verità è che il Milan non è più il Milan. Bisognava ricostruire un'idea vera di calcio isipirandosi al passato, non usandolo come barriera per negare la realtà, ossia che non ci sono più successi nè mentalità, non c'è nulla, ma solo fumo negli occhi e "Champions di cittadinanza", nessuno di noi la vede più ma tutti possiamo dire di averla vinta...

 

LM