Ci siamo.
Archiviati i campionati e la finale di Champions siamo ufficialmente entrati nel periodo di avvicinamento di Campionati Mondiali di Calcio 2018 in Russia.
Le federazioni hanno comunicato i magic 23 con cui si presenteranno all'evento più atteso dell'anno che ha già registrato quasi 2 milioni di biglietti venduti, si parte il 14 giugno dove i padroni di casa della Russia inaugureranno il torneo contro l'Arabia Saudita. Sarà un mondiale storico già ai nastri di partenza per una molteplicità di ragioni: innanzitutto sarà il penultimo ultimo mondiale che si disputerà con il vecchio format che comprende 32 squadre partecipanti, dopo Qatar 2022, infatti, si passerà alla nuova formula a 48 nazionali; sarà il primo mondiale "tecnologico", ossia il primo mondiale che beneficerà dell'ausilio del VAR, in versione aggiornata rispetto al tradizionale monitor a bordo campo attualmente adottato in Italia, Germania e Portogallo, difatti, anche gli spettatori allo stadio avranno la possibilità di un check dell'azione di gioco proiettata sui maxischermi subito dopo la decisione del direttore di gara.

Il mondiale in Russia passa alla storia anche per l'incremento assoluto dei ricavi e dei premi attribuiti alle federazioni: il montepremi totale messo a disposizione dalla FIFA ammonta a 800 milioni di dollari, il 50% di questi saranno elargiti a supporto dell'organizzazione dell'evento, nonchè la gestione dei costi relativi alla riuscita finale della manifestazione sportiva. l'altro 50%, vale a dire 400 milioni di dollari, rappresenta il jackpot da distribuire tra le varie nazionali con un intervallo economico che, va dagli 8 milioni come premio minimo di partecipazione in caso di immediata eliminazione ai gironi, ai 38 milioni per la nazionale che trionferà nella finale del 14 luglio a Mosca.

Come sappiamo bene noi italiani, ci saranno delle assenze eccellenti, a partire ovviamente dagli azzurri miseramente eliminati dalla Svezia; pesano molto anche le esclusioni di Cile e Camerun, le attuali detentrici del titolo continentale, ossia, rispettivamente Coppa America e Coppa d'Africa, così come, sempre a livello europeo, fa scalpore l'assenza dell'Olanda che, nelle ultime due edizioni del mondiale ha ottenuto un 2° e un 3° posto, meno pesanti ma comunque rilevanti anche le assenze della Turchia allenata da Lucescu con giocatori noti come Ünder, Çalhanoglu, Özyakup, Bulut e Tosun e, infine l'assenza dell Grecia, non squadra candidata al titolo ma che può annoverare la vittoria dell'Europeo nel 2004. Dall'Africa spiccano le assenze del Ghana di Boateng e Acquah e della Costa d'Avorio di Seri, Aurier, Kessie e Bailly. Dall'America, non pesante ma insolita anche l'assenza degli Stati Uniti dopo sette partecipazioni consecutive.

Esclusioni particolari ma anche grandi esordi e ritorni, in primo piano l'esordio assoluto della magica realtà Islanda che già aveva fatto emozionare l'Europa ad Euro 2016, poi anche la prima volta del Panama che, a sorpresa ha superato proprio la concorrenza dell'eliminato Cile. Lacrime pesanti per Salah in finale di Champions, già, perchè il suo Egitto torna a partecipare ad un mondiale dopo 28 anni e sarebbe un peccato enorme non esserci, enorme come la gioia del Perù che, come il Panama, trionfa nell'agguerrita lotta delle qualificazioni in Sud America e torna a scrivere il suo nome sul tabellone dei gironi, 36 anni dopo l'ultima volta.

Passiamo adesso ad una rapida analisi dei gironi cercando di fare il punto sui pronostici e sulle eventuali sorprese.

GIRONE A
RUSSIA, ARABIA SAUDITA, EGITTO, URUGUAY

L'Uruguay parte sicuramente col favore del pronostico: i matadores dell'Italia al mondiale in Brasile nel 2014, sulla carta hanno la rosa più attrezzata contornata da stelle come il matador Cavani e il pistolero Suarez nella coppia inamovibile d'attacco, i 2 volte campioni del mondo mostrano anche una rocciosa difesa composta dalla coppia dell'Atletico Madrid, ossia Godìn e Gìmenez, occhio anche al centrocampo con gli "italiani" Vecino e Bentancur, reduci da una Serie A soddisfacente per entrambi, attenzione però allo score dei sudamericani non brillantissimi, anzi, nelle ultime uscite la squadra allenata da Tabaréz ha ottenuto due vittorie striminzite contro avversari non irresistibili come Galles e Repubblica Ceca dopo aver chiuso il 2017 con una sconfitta e un pareggio contro altre due squadre non propriamente candidate al titolo come Austria e Polonia(1-2, 0-0, ndr), dunque, buone individualità ma squadra non sempre cinica e fluida. I padroni di casa si giocheranno tutto sulla spinta emotiva del loro paese, la nazionale allenata da Cherchesov è una selezione del meglio del campionato russo con giocatori che hanno testato anche i top campionati come Zhirkov o ci sono andati vicino come Dzagoev, è ancora fresca la batosta presa dalla Francia(1-3, ndr) con il solo capitano Smolov a tenere alta la bandiera. Le sorprese, specie ai mondiali, sono sempre dietro l'angolo ma, non dovrebbero esserci problemi per Russia ed Uruguay nettamente superiori alle più umili Arabia ed Egitto.

GIRONE B
PORTOGALLO, SPAGNA, IRAN, MAROCCO

Salvo stravolgimenti clamorosi, sarà un girone che terrà aperta solo l'assegnazione del primo posto conteso tra le due nazioni iberiche e, da questo punto di vista, parte sicuramente più avvantaggiata la Spagna che, dopo un periodo di lieve flessione, ha riniziato ad essere la solita invencible armada degli ultimi anni, lo testimoniano i 6 gol rifilati all'Argentina e il pareggio di sostanza ottenuto contro la Germania attuale campione del mondo, una squadra di campioni assoluti guidata da Don Andrès Iniesta, alle sue ultime presenze in Europa prima di approdare in Giappone. Il Portogallo campione d'Europa sarà privo dell'eroe di Francia 2016 Edèr, il ct Fernando Santos ha deciso di affidarsi alla voglia di rivalsa di Andrè Silva dopo una problematica stagione al Milan, data la sua sempre ottima media realizzativa in nazionale (12 gol in 21 presenze) al talento del campione d'Inghilterra Bernardo Silva e, ovviamente al fresco vincitore della terza Champions League consecutiva Cristiano Ronaldo; i portoghesi partono sfavoriti rispetto alla Spagna non solo per il valore tecnico ma anche per il rendimento, prima del pareggio contro la Tunisia(2-2, ndr), è ancora forte la netta sconfitta subita contro gli esclusi di lusso dell'Olanda(0-3, ndr).

GIRONE C
FRANCIA, PERU', DANIMARCA, AUSTRALIA

Anche qui, il discorso sembra ben delineato con i francesi pronti a conquistarsi agevolemente il primo posto del girone con una rosa che, raramente ha offerto così tanta qualità, tanto da permettere al ct Deschamps di escludere Benzema (più per motivi disciplinari, ndr), Rabiot e Lacazette. Per il secondo posto è una totale bagarre, tutte le restanti tre hanno conquistato l'accesso al mondiale tramite gli spareggi ai play-off. Sulla carta i danesi sembrano avere qualcosa in più grazie ad invidualità importanti come Eriksen, Christensen, Schøne e Dolberg ma occhio allo spirito battagliero dei peruviani, vogliosi di lasciare il segno dopo aver aspettato 36 anni prima di tornare a giocare un mondiale.

GIRONE D
ARGENTINA, CROAZIA, ISLANDA, NIGERIA

Insieme al Girone H che vedremo più avanti, è forse il girone che può regalare maggiori sorprese. Sulla carta sembrerebbe scontata la qualificazione della selecciòn che, oltre ai vari Messi, Aguero e Di Marìa, potrà contare sui bianconeri Dybala e Higuaìn, oltre che ad un centrocampo mix di elementi di giovane qualità come Lo Celso e di esperienza come Mascherano e Biglia, la difesa da sempre il punto debole degli argentini sembra poter dare qualcosa in più con giocatori come Rojo, il romanista Fazio e Otamendi, tuttavia, ancora si parla di quella scoppola spagnola culminata in un 1-6 che ha aperto non poche problematiche sugli equilibri della squadra già troppo spesso orfana nei momenti decisivi del genio assoluto del suo capitano Leo Messi nonchè della incisività bianconera sia di Higuain che di Dybala. A far crescere le paure di Jorge Sampaoli, che ha escluso il capocannoniere della Serie A Mauro Icardi, sono le inside delle tre squadre del girone che, nonostante un rendimento altalenante, giocheranno sicuramente senza la pressione che penderà sugli argentini; se l'Islanda ha già dimostrato all'europeo di poter far cestinare migliaia di schedine di scommesse, la Nigeria e la Croazia possono tentare il colpaccio affidandosi ai loro uomini simbolo: per i primi Moses, Musa, Nididi, Ihenacho, Iwobi nonchè il "crotonese" Simy già abituato a prodezze impossibili contro squadre più forti, per i secondi campioni come Kovacic, Rakitic, Modric, Lovren nonchè i rampanti Brozovic, Pjaca e i delusi Kalinic e Rog, i croati hanno faticato nelle loro uscite amichevoli e hanno avuto accesso al mondiale tramite i play-off ma con campioni di questo calibro appare difficile non tenerli in considerazione. Sarà sicuramente un girone che non farà annoiare.

GIRONE E
BRASILE, SVIZZERA, COSTARICA, SERBIA

I verdeoro hanno ancora negli occhi quel dramma sportivo consumatosi quattro anni fa con la Germania, il famoso Mineirazo, quell'1-7 è ancora una ferita aperta che difficilmente non influirà sulla rabbia agonistica e sulla voglia di riscatto dei brasiliani che, a questo, fanno confluire una rosa che, come in tutti gli appuntamenti mondiali può contare su qualità impressionanti, ergo, dovrebbe essere una formalità conquistare il primo posto, la Costarica che a sorpresa era passata come prima nel girone dell'Italia nel 2014, non sembra in grado di ripetere l'impresa, per il secondo posto dovrebbe essere una sfida a due tra Svizzera e Serbia, con i primi leggermente sfavoriti rispetto ai secondi, infatti, nonostante la qualità che possono offrire giocatori come Xhaka, R.Rodriguez, Shaqiri, Dzemaili, Embolo, è stata dura arrivare al mondiale passando solo ai play-off grazie ad un rigore molto dubbio che ancora crea polemica in Irlanda, molto più rodati appaiono i croati con grandi giocatori come Matic, Kolarov e Nastasic oltre ai buoni Ljajic e Zivkovic, nonchè con il gioiello del prossimo calciomercato Sergej Milinkovic-Savic.

GIRONE F
GERMANIA, SVEZIA, MESSICO, COREA DEL SUD

Qui è davvero difficile dire qualcosa, nonostante i tedeschi abbiano subito un lieve ridimensionamento qualitativo della rosa in questi quattro anni, appare difficile non valutare i campioni del mondo in carica comunque come strafavoriti per la conquista del primo posto del girone. La Svezia che ha eliminato l'Italia non sembra in grado di competere e, giocatori alla mano, sembra anche meno attrezzata del Messico poi, lo abbiamo imparato a carissimo prezzo, guai a sottovalutarli, anche se nonostante l'eliminazione furono più i demeriti degli azzurri che i meriti degli svedesi. Occhio alla Corea del Sud che non ha 11 fenomeni ma qualche giocatore rognoso sì, oltre al temibilissimo Son, possono creare qualche grattacapo anche il centrocampista Ki e il trequartista del Barcellona in prestito al Verona Lee.

GIRONE G
BELGIO,  INGHILTERRA, TUNISIA, PANAMA

Il Belgio sta pian pianino prendendo il posto della storica Olanda, una nazionale sempre ben fornita di grandi giocatori che già all'europeo del 2016 davano per favorita per la vittoria finale. Senza ombra di dubbio la sfida sarà a due con gli inglesi, anche loro hanno voglia di riscattarsi dopo le ultime figuracce tra mondiale ed europeo, alla voglia di riscatto degli inglesi si aggiunge nuova linfa qualitativa portata dai due astri emergenti del Tottenham Kane e Alli. Sicuramente arrancano tunisini e panamensi.

GIRONE H
POLONIA, COLOMBIA, SENEGAL, GIAPPONE

Probabilmente sarà il girone più combattuto degli otto, non c'è una vera superpotenza ma squadre che possono sfoggiare qualità più o meno importanti basandosi sulle individualità dei singoli che comunque ognuna di loro, ad eccezione del Giappone, dispone. I polacchi si affideranno al genio del loro centravanti stellare Robert Lewandowski, potranno contare sulla qualità dei "napoletani" Milik e Zielinski nonchè all'esperienza europea di Blaszczykowski e Krychowiak, oltre al futuro portiere titolare della Juventus Szczesny. La Colombia, oltremodo, ha una squadra di tutto rispetto composta da giocatori di enormi qualità come Falcao, James Rodriguez e Cuadrado oltre a buonissimi elementi come Bacca, Muriel e Duvan Zapata, già... tutti attaccanti, starete pensando, infatti i colombiani diventano molto fragili dietro potendo contare su figure di esperienza ma non di comprovatissima qualità come Cristian Zapata e il portiere Ospina oltre all'ancora inesperto Yerri Mina. Anche il Senegal ha qualche elemento di rilievo come Koulibaly, Manè, Keita Baldè, Sarr e Gueye, come per Colombia e Polonia buoni o buonissimi giocatori ma non una rosa totalmente costruita per essere una potenza assoluta. Leggermente più indietro il Giappone, qualche buono o esperto giocatore c'è come Kagawa, l'ex milanista Honda o l'ex nerazzurro Nagatomo e la punta del Leicester Okazaki ma sembra troppo poco per impensierire le altre tre.

 

Il mondiale è alle porte e l'attesa sale, secondo voi chi la spunterà?

LM