Ieri sera alle ore 20:00 si è conclusa la finestra invernale del mercato. È stato un mercato strano, caratterizzato dalla mancanza di introiti che ha inevitabilmente pesato sulle casse delle squadre. Il lockdown e le sempre più severe restrizioni, messe in atto per fermare o quantomeno rallentare la diffusione della pandemia da Covid 19, hanno indubbiamente contribuito ad aumentare i passivi dei bilanci dei club di Serie A, problema che ha impattato tutto il calcio professionistico. 
La mancanza di pubblico e gli scarsi ricavi da sponsorizzazioni dovuti alla necessaria minore visibilità sono le principali problematiche a cui hanno dovuto far fronte le società in quest’ultimo anno. Non è una problematica che riguarda solo i club minori, anzi. Basti pensare a 5 dei più influenti club del nostro campionato, che insieme sfiorano i 600 milioni di passivo, cifra esorbitante che evidenzia in maniera drastica il difficile momento che l’intero paese sta attraversando (essendo il calcio la 4 industria per fatturato). Stando infatti ai bilanci del 2020, le cifre che emergono sono le seguenti: Roma -204 milioni di euro, Milan -195 milioni di euro, per l’altra squadra di Milano il bilancio ammonta invece a -102, 4 milioni di euro. La Juventus che ha un bilancio pari a -71,4 milioni di euro. Il Napoli infine chiude il bilancio annuale con una perdita stimata intorno ai 19 milioni di euro e per quanto concerne i ricavi, un negativo di 8,4 milioni. 

Cos’è dunque successo in questa particolare finestra di mercato tinta di rosso? Il Milan è indubbiamente la squadra che si è mossa di più in questo mercato, anche e soprattutto per puntare al titolo (obiettivo che si è costruita con il passare del tempo), assicurandosi le prestazioni sportive del difensore Fikayo Tomori, prelevato dal Chelsea in prestito con diritto di riscatto fissato a 28,2 milioni di euro; medesima formula utilizzata per il centrocampista Soualiho Meitè, in prestito dal Torino, oneroso da 500 mila euro, con il riscatto fissato a 8 milioni di euro. Ma il rinforzo di rilievo per la squadra rossonera è senz’altro lo svincolato Mario Mandzukic. Calciatore caratterizzato dalla sua efficace duttilità. Può occupare tutte le zone offensive del reparto d’attacco della capolista,può giocare dietro la prima punta o fare l’esterno di sinistra, ruolo che occupava nella Juventus di Max Allegri (con caratteristiche ovviamente diverse da quelle di Rafael Leao, più propenso ad attaccare la profondità con i suoi strappi fulminei). Mandzukic interpreta quel ruolo in maniera differente, poichè preferisce appunto legare i reparti, venendo incontro al pallone per smistarlo e creare superiorità numerica, garantendo quindi al mister Stefano Pioli , una molteplicità di soluzioni anche all’interno della stessa partita. Il Milan ha anche ceduto il terzino destro Andrea Conti al Parma, il difensore Brasiliano Lèo Duarte in prestito all’Istanbul Basaksehir, il giovane attaccante italiano Lorenzo Colombo in prestito alla Cremonese e soprattutto Mateo Musacchio, il quale è diventato un importante rinforzo difensivo per la Lazio, che ha così sistemato il reparto in questione. 

Più statica è stata la Juventus, che ha perfezionato l’acquisto del “baby” centrocampista italiano Nicolò Rovella, che rimarrà in forza al Genoa fino al 2022. C’è una polemica intorno a questo acquisto: il ragazzo si sarebbe liberato gratuitamente, poiché il precedente contratto con la squadra Ligure sarebbe scaduto a giugno, ma la Juve ha preferito portare a termine una plusvalenza enorme (soprattutto per le motivazioni sopraelencate); lo pagherà infatti 18 milioni di euro, più 20 milioni di euro legati ai bonus. Andranno al Genoa inoltre, il centrocampista Manolo Portanova (10 milioni di euro più 5 milioni di bonus) e l’attaccante Elia Petrelli (8 milioni di euro più 5,3 di euro), rispettivamente di 21 e 19 anni. 

Inter e Roma hanno acceso questo mercato, come il più bel sogno di mezz’estate, nel freddo clima invernale di questo “spento” mercato di gennaio. L’attaccante Bosniaco, ex capitano ormai della Roma, per la quale ha messo a segno 114 reti in 187 presenze è ai ferri corti col tecnico portoghese Paulo Fonseca, motivo per cui è stato messo sul mercato, attirando ovviamente le numerevoli “spasimanti” che il fuoriclasse alletta. L’Inter ha quindi proposto lo scambio con il talento cileno Alexis Sanchez, che nella capitale avrebbe sicuramente trovato maggiore spazio, motivo per il quale vedeva di buon occhio il trasferimento. La suggestione di mercato è durata due giorni, salvo poi finire nel dimenticatoio. Non si è realizzato questo scambio di prestiti per 6 mesi (questa la formula con la quale sarebbe andato in porto), per due semplici ragioni: la prima prettamente economica: i 4 milioni, lordi, di euro di differenza di ingaggio tra i due non sarebbe stata possibile da colmare (Dzeko percepisce 7,5 milioni di euro, “contro” i 3,5 milioni di Sanchez); inoltre l’Inter non avrebbe potuto concretizzare alcuna operazione che avrebbe previsto incremento del monte ingaggi. Neanche con l’inserimento nell’affare di uno tra Pinamonti e Radu, che avrebbe solamente complicato i già negativi numeri di entrambe le squadre. Inoltre i malumori dei tifosi giallorossi, sull’eventuale perdita del loro centravanti di riferimento, hanno fatto si che la trattativa si concretizzasse in un nulla di fatto. L’Inter non è riuscita a liberarsi di Cristian Eriksen, che non ha mai pienamente convinto. Non rimane quindi che valorizzarlo in campo e renderlo un patrimonio per la società, motivo per il quale fu acquistato 367 giorni fa per 20 milioni di euro dal Tottenham. La Roma ha invece acquistato il terzino destro americano Bryan Reynolds (prelevato dal Dallas), oggetto di desiderio di parecchie squadre, tra cui la Juve, che l’avrebbe girato in prestito al Benevento. Un giovane, classe 2001, da tenere assolutamente d’occhio. Gradito ritorno in casa Roma: Stephan El Shaarawy ha firmato un triennale con i giallorossi. Roma è la squadra in cui il faraone, dal 2016 al 2019, ha trovato la propria dimensione, riuscendo finalmente a dare continuità alle sue prestazioni... Abbracciato dai tifosi, i quali sono rimasti piacevolmente colpiti dalla volontà del giocatore di tornare nella capitale. Gli stessi sperano ovviamente che la questione Dzeko-Fonseca possa giungere ad un epilogo diverso di quello in cui, è sfociata l’altra pesante lite che ha colpito il nostro campionato: Gomez-Gasperini. Il diverbio nato tra i due, per la posizione che il fantasista argentino avrebbe dovuto ricoprire in campo, si è concluso con la cessione del giocatore al Siviglia (nelle casse della Dea andranno 5,5 milioni di euro più 3 di bonus. Il Catania inoltre beneficerà di questa trattativa; incasserà infatti 750mila euro, perché aveva mantenuto il 30% sulla futura rivendita del giocatore). “Fatta la storia dell’Atalanta, ora tra i top club d’Europa”, cosi il “Papu” nel giorno della sua partenza direzione Spagna. Con l’Atalanta, in Serie A, ha segnato 50 reti e fornito 62 assist utili in 209 presenze. Con lui al comando l’Atalanta ha ottenuto per due volte consecutive l’accesso alla Champions League (2018/2019 con record di punti in una singola stagione, 78, ed appunto 2019/2020). Una storia d’amore genuina che meritava senz’altro un finale migliore. Poteva essere gestita molto meglio… La dirigenza bergamasca ha concluso l’accordo con lo Shakhtar Donetsk per anticipare l’arrivo del trequartista ucraino Viktor Kovalenko classe 1996, previsto inizialmente per giugno. Acquistato a parametro 0, in patria ha giocato 199 partite, mettendo a segno 32 goal e realizzando 19 assist. Ragazzo da tenere d’occhio con particolare attenzione, farà bene! 

Altre operazioni significative sono quelle del Napoli: Llorente all’Udinese a titolo gratuito, con all’interno una clausola basata sul raggiungimento di una determinata somma di reti (non resa nota), che potrebbe far entrare nelle casse della società partenopea 500mila euro. La Fiorentina ha acquistato per 5 milioni di euro dallo Spartak Mosca, il “Bad Boy” Aleksandr Kokorin, soprannominato così per via di alcuni episodi “negativi” che lo hanno visto protagonista. Ha promesso di esserlo solamente in campo, in questa sua nuova esperienza viola. 
Kevin Lasagna invece ha rinforzato l’attacco dell’Hellas Verona
(costato 9 milioni), come cercherà di fare Adolfo Gaich per il Benevento (prestito, dal CSKA Mosca, diritto di riscatto fissato a 11 milioni). Ritorno importante in Sardegna, dove il Cagliari ha dato il bentornato a Radja Nainggolan con la formula del prestito secco. Con i sardi, dal 2010 al 2014 e nella stagione 2019/2020, ha collezionato 157 presenze. Rinforzo importante per il tecnico Di Francesco che aveva già allenato il ninja alla Roma dal 2017 al 2019.  
Infine il colpo più importante tra le squadre che lottano per la salvezza l’ha realizzato il Genoa, assicurandosi fino a giugno le prestazioni di Kevin Strootman dall’Olympique de Marseille. La “lavatrice” (soprannominato così dai tifosi della Roma per la sua straordinaria capacità di “pulire” i palloni, ovvero di renderli giocabili) sarà l’arma in più per i grifoni, per tagliare il traguardo della salvezza.