Mazzoleni potrebbe essere definito un arbitro vintage, perché si ha sempre l'impressione di non vederlo a colori, ma in bianco e nero, come nella televisione che allietava gli italiani fino alla seconda parte degli anni '70. Le sue decisioni avvantaggiano sempre una sola squadra ovvero la Juventus F.C. (squadra più amata dalla metà degli italiani e fumo negli occhi dell'altra metà).

Se isoliamo dal contesto generale le singole decisioni, non c'è nulla da dire. Nel finale di Milan-Juventus è stato Higuain a protestare a sproposito e a meritarsi il cartellino rosso, mentre Koulibaly non poteva applaudire platealmente il direttore di gara. Le due espulsioni sono quindi formalmente corrette.

Il problema è che le decisioni del signor Mazzoleni devono essere valutate nel contesto generale del match e della sua storia professionale. Quest'ultima, per qualche motivo lo ha reso famoso, appunto, come un arbitro in bianco e nero. Non è un caso che il Napoli, secondo il classifica dietro la Juventus, avesse contestato vivacemente la designazione di questo direttore di gara per il match di San Siro.

Ora, sembra che Mazzoleni peschi sempre dal mazzo la carta con su l'effigie del giocatore psicologicamente più vulnerabile. Sfortunato però!

In Milan - Juventus Mazzoleni aveva innervosito l'ambiente rossonero non espellendo Benatia in occasione del rigore. E se anche la colpa principale della sconfitta rossonera va ricercate nell'errore del nervosissimo Higuain (reso ancora più nervoso dall'errore stesso), certo è che lo stesso Higuain sarebbe stato meno nervoso, se la Juventus avesse avuto (come doveva) un uomo in meno. Se hai più chance di recuperare, giochi con meno ansia e il resto va da sé. Quando l'argentino ha reagito da ossesso a una decisione arbitrale, l'espulsione è apparsa come una cannonata sparata all'ambulanza della Croce Rossa.

Il caso di Koulibaly è ancora più chiaro. A prescindere dal fatto che per me i buuuu avversari erano solo sintomo di maleducazione più che di razzismo, sappiamo tutti come una persona di colore, specie sotto stress per la partita, non abbia la freddezza di fare una considerazione del genere. Tollerare quella indegna pagliacciata, che condannerei anche se fosse stata messa in piedi dai tifosi del Milan, è stato come se Mazzoleni avesse iniettato una micro-bomba a orologeria nei vasi sanguigni del giocatore. L'espulsione era solo questione di tempo.

Ma l'immagine vintage di Mazzoleni in bianco e nero viene in mente pensando che la decisione del direttore di gara ha lanciato l'Inter verso la vittoria, ma l'aver tollerato tutta la partita i buuuu ha costruito i presupposti per pesanti decisioni disciplinari ai danni dei nerazzurri. Questi si ritrovano con 3 punti in più all'inseguimento, ma anche con partite da giocare a porte chiuse, che potrebbero in qualche modo vanificare un inseguimento.

Il caso vuole che l'arbitraggio di Mazzoleni abbia penalizzato in un solo colpo due inseguitrici della Juventus al posto di una. Un bel record.

Ma la colpa di questi disastri, che inevitabilmente gettano una brutta luce su questo come sui precedenti campionati, è del designatore è dell'organizzazione arbitrale. Se Mazzoleni riesce sempre e solo a favorire la Juventus, caso o no, ma tu lo designi per un incontro in cui la seconda in classifica può avvicinare i bianconeri (comunque impegnati su un campo difficile come Bergamo), fai venire in mente brutte idee. Magari sbagliate, ma cosa può pensare la gente?

L'impressione è, tuttavia, che al designatore e all'organizzazione arbitrale non freghi niente di niente di questo. Si sa che la Juventus è più forte e che vincerà comunque no? Scemi che non siamo altro!