NASTI E PUGNI - L’ANSA ha ufficialmente parlato della situazione verificatasi nel ritiro della Nazionale Under-21. Marco Nasti, attaccante del Milan in prestito a Bari, ha rifilato un pugno al suo compagno di selezione, Matteo Ruggeri. Dopo un violento scontro di gioco, causato dal duro intervento del difensore, l’adrenalina e la paura di farsi male, avrebbero scatenato nell’attaccante la voglia di colpire più duramente il suo collega, provocandogli la frattura del setto nasale, da qui la decisione del CT Italiano, Carmine Annunziata, di rispedire a casa l’attaccante. Ruggeri, di contro, avrebbe dovuto fare rientro a Bergamo per sottoporsi alle cure del caso in seguito al colpo ricevuto ma ha deciso di rimanere in raduno e valutare le sue condizioni nei prossimi giorni, in vista dei prossimi match.

LA VITTIMA - Matteo Ruggeri nacque a San Giovanni Bianco, l’11 luglio 2002. Debutta nel settore giovanile dell'Atalanta all'età di 8 anni con già delle caratteristiche ben precise. Conclusione potente, grandi falcate di corsa e una testa molto matura per un ragazzo della sua età. Nei suoi primi anni viene definito troppo mingherlino, per via del suo fisico longilineo, ma questo non ha creato problemi all’autostima di Ruggeri che non si è fatto problemi a trovare spesso anche la via del goal, tanto da iniziare a parlare di squadra maggiore. Il vantaggio del ragazzo è sempre stato quello di avere due padri, uno di sangue e uno di campo. Ermanno Ruggeri, padre del calciatore, non si perde una partita del ragazzo ed, avendo un passato da calciatore, non perde occasione per osservare sbagli ed errori del figlio. Ruggeri ha un forte legame con la sua famiglia, tanto da portarli sempre allo stadio quando gioca e da tatuarseli sulle cosce. Poi abbiamo il secondo padre, quello spirituale, ossia Gian Piero Gasperini. Fin dagli inizi, l’allenatore ha fatto da chioccia, riscoprendo un vero e proprio amore per il talento Atalantino. Da esterno in questa Atalanta ha trovato la sua forma migliore, seppur il padre spesso gli consigli di non seguire alla lettera i consigli del mister, che preferirebbe vedere l’esterno arrivare sempre al limite per infilare il cross, ma di inserirsi e cercare il goal. Il talento non basta nel calcio, a volte la dedizione e la costanza ti permettono di raggiungere obiettivi ancora più alti. 

L’ACCUSATO - Marco Nasti, nacque a Pavia, il 17 settembre del 2003. Arriva al Milan in tenerà età, giocando nell’under-17 dei rossoneri con 17 presenze, 7 reti e 2 assist che gli valgono la chiamata nella primavera dei Diavoli. Qui acquisisce una media strepitosa con 44 presenze, 20 goal e 10 assist, ritagliandosi uno spazio da titolare e riuscendo ad attirare su di sé anche i fari della Nazionale Italiana Under-19. Ottime prestazioni nel complesso che gli hanno permesso di approdare a Cosenza, in Serie B. Un’opportunità per farsi le ossa in un campionato che va ad aprire direttamente le porte per la massima Serie A.
Da ammettere che la prima parte di stagione delude parecchio, solo 9 apparizioni da titolare condite da una sola rete. Sarà il derby Calabrese con la Reggina, sfida per uomini veri, a sbloccare il ragazzo. Due saette in 3 minuti che impallinano il portiere della Reggina, incolpevole in entrambe le occasioni. Il prestito terminerà positivamente a giugno 2023, con un breve ritorno a casa Milan, per approdare poi al Bari, designato da Ciro Polito, amministratore del Bari, come sostituto di Walid Cheddira, approdato al Frosinone. Responsabilità importante per il ragazzo che ha, fin da subito, dovuto farsi carico della squadra per una piazza che ha sfiorato il ritorno in Serie A e che vuole presto ritornare a calcare i campi della nostra massima serie, interpretando magari, il ruolo del suo idolo calcistico, Mauro Icardi, trascinatore dell’Inter, da capitano, in passato. Situazione difficile al momento con una promozione che sembra quasi impossibile, ma Nasti vuole continuare a far bene e chissà che proprio la seconda parte del campionato cadetto non diventi la miglior occasione per redimersi e per far sognare tutta la piazza Barese.

SCUSE PUBBLICHE - Subito dopo il suo rientro in Puglia, l’attaccante classe 2003 ha voluto scusarsi pubblicamente attraverso una Story su Instagram, in cui dichiara di essersi già scusato privatamente con il suo compagno di Nazionale e di avere grandissimo rispetto per i valori dello sport e della maglia che indossa, riconoscendo i suoi errori e dichiarandosi realmente dispiaciuto, ma sperando che quest’accaduto possa essere un’ennesima prova di crescita e maturazione.

DIETROFRONT MANCATO - Scuse accettate sia dal calciatore che dal CT della Nazionale Under-21, seppur la decisione presa si sia dimostrata irreversibile. Marco Nasti dovrá quindi guardare la sua Nazionale dalla televisione quando il 17 ottobre alle 17:45, sfideranno la Norvegia a Bolzano. Partita tosta, soprattutto fisicamente, da giocare al massimo delle forze per continuare a crescere verso gli Europei del 2025, non dando adito ad eventuali polemiche e restando concentrati su ogni fronte del campo da gioco.