La Nazionale dovrebbe rappresentare tutti, tutti gli italiani e tutte le italiane, di qualsiasi colore politico o senza colore politico. Un contenitore di passione ed emozione che dovrebbe ritrovarsi solo nei colori della maglia, bypassando la questione dei Savoia, e nella bandiera, come voluta dalla nostra Costituzione, grazie alla Resistenza prima di tutto. Chi allena la Nazionale ha un ruolo importante, un comandante,  un comandante che deve condurre la nave al porto e durante questo tragitto ci possono essere onde tempestose od orizzonti serafici. Il comandante deve essere però imparziale. Imparzialità, difficile a dirsi, figurarsi a realizzarsi. Mancini da allenatore della Nazionale ha fatto bene a sponsorizzare la sua regione? Le Marche? E le altre Regioni? Lui è sempre l’allenatore della Nazionale, rappresenta tutte le regioni. E che dire della partecipazione all’iniziativa politica della destra nazionalista della Meloni ad Atrerju? Dove ha ricevuto in dono un presepe in polemica con l’Europa che in modo ridicolo voleva limitare l’utilizzo della parola Natale?

Non è un politico Mancini, non interessa sapere se sia di destra, centro o sinistra, ha già parlato di politica in passato, raccontando di suo papà comunista, le sue idee si possono interpretare, ma anche se fosse di destra, o di sinistra, o di centro, partecipare in qualità di allenatore ad una iniziativa del genere era realmente necessaria? Opportuna? Tiferò Macedonia del Nord, o Portogallo, alcuni hanno detto così dopo quell'entrata nella casa dei nazionalisti. In vista delle partite dell’Italia per andare in Qatar. Ci sono momenti in cui bisogna saper valutare cosa sia opportuno fare e cosa non sia opportuno fare. Soprattutto quando si rischia di essere di parte. Sponsorizzare una regione italiana e partecipare ad una iniziativa di un partito, che tra l’altro ha valori a dir poco discutibili per chi crede in una società progressista, sarebbe stato probabilmente meglio evitarlo. Quando finirà la sua carriera da allenatore della Nazionale potrà andare a tutte le iniziative politiche che vorrà e sponsorizzare tutte le regioni che vorrà, ma fino a quel momento, il Mancio farebbe bene a rimanere a cauta distanza da tutto ciò. Oramai la piccola frittata è stata fatta. Soprattutto l’iniziativa di Atreju della destra nazionalista che lo ha premiato con un presepe tradizionale rimarrà indigesta a tanti tifosi, comprensibilmente e forse a ragione.