Nel luglio 2018, dopo la sconcertante parentesi cinese, l’edge found Elliott rileva il Milan, con grande sospiro di sollievo dei tifosi.
Non rilascia alcuna dichiarazione perché i Singer, titolari del fondo, non hanno quest’abitudine. Nel frattempo viene nominato Leonardo con Scaroni e Maldini cui verrà lasciato l’onere di far intendere che il progetto del fondo sarà di circa tre anni in cui il Milan dovrà tornare nel gotha del calcio anche a fronte di grandi investimenti.

I primi che vengono fatti sono confermare l’inesperto Gattuso in panchina, prendere Laxalt e Castillejo (due profili più che mediocri), lasciare che Bonucci scappi inorridito alla Juve dopo un anno, il prestito di Higuain (da una milionata a gol-pochissimi!), e Bakayoko in prestito dal Chelsea (riscatto a 35 milioni).

Come biglietto da visita niente male! Ma niente paura miei prodi vedrete che annata! Sberloni a raffica da tutte quelle che ci stanno davanti (e non solo), prima metà dell’anno imbarazzante, Higuain che imita Bonucci (chissà perché poi?), ed inorridito raggiunge Sarri al Chelsea! 

Buone notizie, va detto, dagli acquisti di Piatek che subito s’impone a suon di gol (inventati da lui perché il gioco al Milan non esiste) e Paquetá (ad oggi niente più di un buon giocatore) : 70 milioni. Peccato che nel frattempo dal terzo si passi al settimo posto, non esattamente la rinascita annunciata (ah no, lasciata annunciare da Scaroni e Leo). 
Poco prima viene ingaggiato il fenomenale Gazidis che ha risanato l’Arsenal ,club che sotto la sua gestione ha collezionato zero tituli. Dopo quattro mesi di silenzio si fa sentire dallo spogliatoio in inglese con Borini traduttore simultaneo.

Ma tranquilli... arriva Conte, come spesso detto dai Milanologi di tutte le categorie, che poi è l’unico  in grado di fare le nozze coi fichi secchi ; e noi abbiamo solo quelli anche in prospettiva perche’ sette giorni fa Leonardo tuona : “senza Champions niente investimenti pesanti”.

Probabilmente il brasiliano tra i tanti no ricevuti, pensava anche a quello di Conte che, guarda un po’ è alla firma con l’Inter (con la Juve se dovesse saltare tutto), in ogni caso non certo ad un passo dal Milan che ha un organico, una campagna acquisti in canna talmente convincente da averlo indotto a mollare il colpo sul nascere.

Quindi? Klopp, Guardiola? Pochettino? Ma che scherziamo? Eusebio Di Francesco che sa lavorare coi giovani ed è il profilo ideale per il progetto, costituito da pochi acquisti di secondo piano!

Ma stiamo sereni una buona volta! Conte avrà scelto l’Inter per altri motivi che non conosciamo e per lo stesso motivo non ha scelto noi! Tutto qua! Sempre a fasciarci la testa noi tifosi! Noi che col nostro pessimismo cosmico siamo il vero, primo problema del Milan!