Il caso Lukaku, più che una dinamica di mercato lo si può definire come una sorta di “marchingegno” di mercato, perché nel giro di poche ore si è passati dal quasi trasferimento alla Juve - sembrava che mancasse solo l’annuncio ufficiale - al passaggio  all’Inter con tanto di cifre, bonus e dettagli vari. 
Credo che la parola marchingegno calzi a pennello per come si è svolta tutta la vicenda, parlo naturalmente dell’intreccio Inter-Juve-Lukaku; infatti adesso a cose fatte molti osservatori parlano di figura barbina della Juve, di bianconeri beffati e di Marotta 1 e Paratici 0. 

In realtà i fatti si sono svolti in maniera diversa da come sono stati riportati da alcuni organi di Informazione, perché tutto è partito dall’iniziativa del  Manchester United, che ha richiesto Dybala alla Juve e per il suo acquisto ha proposto il cartellino di Lukaku per uno scambio alla pari. A questo punto la Juve ha accettato di trattare e ha dato disponibilità alla definizione dell’affare a condizione che oltre al cartellino del giocatore belga fosse stato messo sul piatto anche un conguaglio in suo favore di c.ca 15 milioni. Poi sappiamo tutti come è  andata a finire, con Dybala che non ha trovato l’accordo col Manchester, sia sull’ingaggio, che per la gestione dei diritti d’immagine e l’affare Juve–Lukaku è saltato in aria.

Ma in tutta la vicenda ha stupito anche l’atteggiamento di Lukaku, che nell’ultima settimana quando la trattativa è stata definita non ha proferito parola in merito ad un suo eventuale trasferimento in Italia, e non ha manifestato nessuna preferenza verso l’una o l’altra squadra. 
Di solito nel calcio siamo abituati a sentire che un calciatore quando se ne vuole andare da una squadra ci riesce quasi regolarmente,  e soprattutto   in virtu del suo grande potere contrattuale riesce quasi sempre a scegliere la  destinazione preferita. Nel caso di Lukaku non è trapelato niente;  Torino o Milano, non ha fatto nessuna differenza, così come è sembrata la stessa cosa sia  la Juve che l’Inter. 
Certo ora che il trasferimento all’Inter si è concluso non vorrei che Lukaku spiazzasse tutti con la solita dichiarazione che di solito viene fatta nella solita presentazione del giocatore alla stampa, che da bambino tifava Inter e che aveva la foto di Sandro Mazzola appesa alla parete della camera.

Staremo a vedere, e tornando alle questioni tecniche bisogna dire che l’Inter ha indubbiamente fatto un buon colpo, perché il Belga era l’attaccante  prescelto da tempo  da Antonio Conte per il suo canonico 3-5-2,  e per il tipo di gioco che intende sviluppare con la squadra.  
Ora l’attacco nerazzurro dispone dell’ariete in grado di fare a sportellate con le difese avversarie e soprattutto capace di aprire quei varchi  necessari per gli inserimenti da dietro dei vari Barella, Sensi e lo stesso Brozovic, tutta gente in grado di andare al tiro dal limite dell’area di rigore. Sicuramente ne beneficerà tutto il gioco della squadra, che avendo stabilmente il suo punto di riferimento in avanti si potrà dipanare più agevolmente e con maggiore sicurezza. Inoltre l’attacco come reparto ormai è completo, indipendentemente dall’arrivo di Dzeko, perché con Lukaku può giocare come seconda punta Lautaro e la coppia tatticamente perlomeno sulla carta si sposa magnificamente; per cui credo che anche se il giallorosso non dov'essere arrivare ad Appiano Gentile, il reparto offensivo ne potrebbe risentire solo sul piano numerico ma non sotto l’aspetto strettamente tecnico. Infatti lo stesso Lautaro, alla bisogna, può giocare anche come punta centrale ed eventualmente sostituire  Lukaku in caso di assenza, e come seconda punta possono essere impiegati sia Perisic (se non verrà ceduto) che lo stesso Politano; senza considerare il gioiellino Esposito, che in questa prima parte di precampionato ha fatto vedere giocate da futuro fuoriclasse, come l’assist al volo che ha permesso a Sensi di pareggiare a Londra contro il Tottenham.

Per cui con il popolo nerazzuro in festa e gonfia il petto verso i dirimpettai bianconeri, non resta che aspettare il prosieguo del mercato, perché se è vero che per l’Inter potrebbero arrivare notizie anche da Trigoria, è altrettanto vero che potrebbero nascere altri intrecci e scambi clamorosi soprattutto sull’asse Milano-Torino (Icardi-Dybala).