Ribadisco ora quello che ho sempre pensato di Lukaku. E' un giocatore atipico, nel senso che deve giocare rasoterra in verticale come succedeva con Conte. In quel caso diventa letale. Sulle palle alte e sugli assist per linee orizzontali, tuttavia, non vede l'azione, non riesce a coordinarsi e dimostra di avere riflessi non all'altezza. Lo aveva dimostrato nella finale di Europa League fra Inter e Bayer Leverkusen, poi in un incontro con lo Shaktar che costo l'eliminazione dei nerazzurri dalla Champions, poi ancora agli Europei 2021 e agli ultimi mondiali. Nella finale ultima di Istanbul contro il Manchester City, infine, Lukaku ha messo la ciliegina sulla torta meritandosi i complimenti come difensore aggiunto per la squadra di Guardiola.

Nonostante ciò, l'Inter aveva deciso di puntare ancora su di lui, considerando che i suoi pregi restano maggiori dei suoi difetti. Niente da dire visto che ognuno gioca le sue carte. In tal senso, il buon Romelu, aveva un accordo con Marotta per far valere col Chelsea la propria volontà di tornare all'Inter. Lo scopo immediato  era di riapprodare in nerazzurro con la formula del prestito, ma sapevano tutti che non sarebbe stato possibile. Lo scopo più ragionevole era convincere i Blues a cederlo per un prezzo da amici.

Marotta ha fatto la sua parte sbattendosi per recuperare i soldi, cosa non facile per una società sovraindebitata con la benevola condiscendenza di tutto il mondo del calcio. Quando, tuttavia, l'esperto dirigente bianconero pensava di avere ragggranellato il gruzzoletto, è spuntato fuori che Lukaku su era accordato con la Juve.

Ricordate il caso Thuram? Era stato trattato dall'Inter a gennaio, ma non c'era stato verso di farlo arrivare a Milano. Poi a maggio-giugno, l'Inter era bloccata dall'affare Dzeko, un esubero. Thuram ha retto il gioco a Marotta, Lui sì per davvero, tenendo Milan e Psg come ruote di scorta, ma prendendo tempo per dare al biscione la chance di vendere il centravanti bosniaco. Appena avvenuto questo affare, Thuram è andato all'Inter come se Marotta fosse piombato come un falco sul guiocatore, ma erano tutti d'accordo da tempo.

Marotta è un game old bird sgamatissimo e con un pelo calcistico sullo stomaco lungo quanto una sequoia. Conosce tutti i procuratori e i dirigenti delle altre squadre e fa un po' il cavolasso che gli pare. Vi pareva che potesse cascarci lui in una trappola come quella tesa al Milan con Thuram?

A quanto pare sì. Non so come si evolverà questa storia, però Marotta ha fatto comunque la figura di quello che non si era accorto che Lukaku trattava con altri alle sue spalle. E immagino che Furlani, scottato dalla figura barbina su Thuram e anche Frattesi, se la stia godendo. D'accordo, in quelle trattative si è comportato da ingenuo, ma qui la stessa figura la sta facendo un marpione autentico come Marotta. Mica pizza e fichi!

Come può Lukaku averla fatta così sporca? E' probabile che non attribuisse molte chance all'Inter di reperire i soldi in tempi brevi e che sia rimasto spiazzato dalla prontezza con cui l'Inter ha liquidato qualche pendenza.

Certo, potrebbe sempre saltare il trasferimento di Lukaku alla Juventus, ma quel Lukaku non sarebbe più un colpo, uno di quelli che fanno dire a Bonolis "Con Lukaku...". Sarebbe un giocatore che non sa dove andare, quindi va all'Inter.

Lukaku ha sgambettato il dirigente che più in questi anni ha creduto in lui e lo ha fatto finire steso sul pavimento, idealmente ai piedi di Furlani, che è riuscito a prendere Reijnders.

Qui dobbiamo passare al Milan e considerare che l'acquisto dell'olandese non va festeggiato per ora come un colpo (nello stile di Pulisic, giocatore più affermato). L'olandese è un ventiquattrenne ancora di belle speranze che solo ora è stato convocato dalla nazionale orange. E' tutto da valorizzare. Il prezzo, una ventina di milioni più bonus non è un affarone per il Milan né per l'AZ Alkmaae. E' un prezzo normale per un giocatore in età, di buona fascia e di interessanti prospettive. Se fosse un top già affermato, costerebbe del 35 in su.

Vedremo, ma di certo lo sgambetto del caro Romelu a Marotta ha finito per amplificare gli effetti dell'acquisto milanista. La coincidenza fra i due affari ha invertito l'abbrivio della guerra (eviudente direi) fra Inter e Milan per valorizzare l'immagine del proprio mercato. E se prima nessuna delle due società aveva fatto un mercato super, ma quello interista sembrava migliore, ora è quello del Diavolo che sembra fare più figura.

Furlani appare lanciato, mentre Marotta sembra un picaro della dirigenza calcistica, uno del sottobosco, come il Montesano o il Giannini di Monicelli. Sembra uno che finisce per farsi amputare la mano pur di non essere impiccato.

State certi che ora Marotta punterà su qualche obiettivo milanista per rifarsi, si parla infatti di Taremi, ma stia attento che ora potrebbe essere il suo ragionamento a essere offuscato dalle emozioni. Come dice Pellegatti, infatti, citando l'Uomo di Baker Street: "L'emozione ostacola il ragionamento".

Per ora, vista la simpatia calcistica che hanno sempre ispirato ai rossoneri i protagonisti di questa storia, Lukaku e Marotta, noi tifosi del Milan possiamo ritenerci serviti così.