Il campionato più mediocre di sempre ha visto vincere lo scudetto ad una squadra che non era tra le favorite ad inizio anno. E questo lo sanno tutti oramai, anche chi non ha idea di come sia fatto un campo di calcio.
Il Napoli dopo tre decenni torna a vincere un campionato, dopo essere stata per alcune edizioni l'eterna seconda.
Ma forse, a pensarci bene, anche no. Negli ultimi dieci campionati son arrivati secondi solo quattro volte. E alle spalle sempre della Juventus. A Napoli hanno sfidato la scaramanzia, iniziando a colorare la città di azzurro, come il cielo sopra le nuvole, da settimane, la parola scudetto oramai era nella bocca dei napoletani. Un delirio di festa potente. Questo è stato possibile per il combinato disposto, grande prestazione dei partenopei e disastro compiuto dalle altre grandi, a partire dal Milan, dall'Inter. Soprattutto l'Inter! 
La Lazio? Altra bella sorpresa ma chi ha creduto che potesse veramente vincere lo scudetto? La Juventus, invece, ha pagato il caos della questione giustizia sportiva che ancora non è mica finita. Ed è forse la vera penalizzata in questa stagione, anche se ha giocato un calcio non superlativo. Tra chi continua a dire che in Europa non ci andranno e chi addirittura possano finire in SerieB, ipotesi presa in considerazione anche dalle parti di Torino a quanto pare, e chi, invece, che nulla accadrà. Senza dimenticare, come un nastro rotto, che ci sono indagini ancora in corso che interessano quasi la metà delle squadre di SerieA.

Questo campionato rimarrà nella memoria più che per lo scudetto vinto dal Napoli, cosa che accade ogni dimissioni di Papa, e se lo meritano tutto per aver dato lezioni di calcio all'Italia ed anche in Europa, per alcuni frangenti del loro cammino, per tutto il contesto in cui questo scudetto è maturato. Parlare di scudetto dell'onestà, come se gli altri avessero rubato in passato, è un qualcosa di veramente irrispettoso, verso il sistema arbitrale, verso chi lo scudetto lo ha vinto sul campo, proprio come il Napoli, verso i tifosi delle altre squadre vincenti, che sono Juventus, Milan, Roma e Inter e Lazio, se guardiamo gli scudetti degli ultimi tempi. Gettare benzina sul fuoco del tifo da quattro danari non farà altro che fomentare tensioni, veleni, irritazioni e alimentare quell'arroganza che sta caratterizzando questo scudetto.

Lo scudetto dell'arroganza lo si potrebbe chiamare, altro che scudetto dell'onestà. Hanno adattato anche il calendario in queste ore per consentire al Napoli di festeggiarsi uno scudetto che si considera già in tasca loro! Perchè nessuno crede possibile un suicidio planetario del Napoli.  L'unica certezza è che il sistema calcio ne sta uscendo malconcio da tutto ciò per l'ennesima volta, saprà rigenerarsi al solito suo, cercando la terza via per eludere regole, etiche e morali, perchè tanto oramai nel tutti contro tutti, che non è la modalità di Call of duty, che sta iniziando a contaminare anche il resto d'Europa, si ragiona guardando solo il proprio orticello, come se si fosse dei santi supremi e non si facesse ugualmente parte di quel sistema in cui si gioca a calcio, si fa business, si emoziona e si fa imbestialire come poche volte accade nella quotidianità. Un frullato di emozioni e sentimenti che in questo momento, da Allegri a De Laurentis, protagonisti di due opposti, stanno facendo emergere sicuramente non l'aspetto più razionale ed elegante del calcio, ma quello più  "popolare", quello dove non si sa quando inizia o finisce l'essere tifoso e l'essere un protagonista di quei colori che trasudano passione in ogni angolo d'Italia.
Ed allora non resta che augurare a questo punto buon arroganza a tutti noi!