L'Inter sfida il Portogallo. Dopo il Porto, annebbiati dalla loro arroganza e dalla presunzione di giocare contro un squadra che compete nel campionato della sonnolenza, la SerieA, a detta di questi fantastici geni, ora, i nerazzurri, dovranno sfidare la rivale del Porto, che nel loro campionato volano e si sfideranno neanche a farlo apposta, Porto e Benfica proprio alla vigilia della sfida europea contro l'Inter. La migliore Inter di questa stagione non solo ha tutte le carte in regola per vincere contro il Benfica ma può benissimo ambire ad arrivare in finale, sfidando una delle vincenti tra Milan e Napoli.
E l'Inter può. Potenzialmente può arrivare in finale, magari rispolverando quella strepitosa notte di Madrid contro i tedeschi del Bayern, favoriti in questa edizione, insieme al Real Madrid. Ogni pronostico è possibile, ogni risultato è possibile, e nell'ottica del possibile che non fa rima con illusione, con metaverso, con realtà immaginaria, l'Inter può.
Serve la miglior Inter della stagione, quella che si è vista con il binocolo quest'anno in pochissime occasioni. Molti pensano che in finale ci andrà il Napoli, e che addirittura potrebbe vincerla questa coppa, cosa che sarebbe meritata, ma nessuna delle squadre che è arrivata fino a questo punto è qui per demerito e comunque andrà ancora una volta sarà solo l'Inter a detenere l'ultimo triplete in Italia.
Ragionamenti da tifosi, ragionamenti guidati dalle emozioni di una competizione che vale più di una stagione e soprattutto onore, storia, e tanti soldini per le casse di società che a partire da quelle dell'Inter potrebbero significare rilancio in vista di una stagione estiva ricca di turbolenze. Il campionato italiano per quanto sonnolente esprime su otto squadre, tre prelibatezze che possono giocarsela fino alla fine.

L'Italia sarà anche fuori dal podio del calcio europeo, sarà la Premier inarrivabile, sarà il calcio spagnolo ineguagliabile, sarà quello tedesco ancora con la freccia nella corsia di sorpasso, ma le squadre italiane hanno fatto meglio delle inglesi, tedesche e spagnole fino a questo momento in Europa. Malgrado il nostro sia un calcio frantumato come uno specchio rotto di una casa infestata dai fantasmi del passato, che non passa. Certo, Inzaghi non è Conte e neanche Mourinho.
 Pochi credono che questa Inter possa arrivare lì, ci sono società più blasonate e che prendono letteralmente a pallonate, non si è fatta nessuna storia arrivando ai quarti, l'Inter la storia la fa vincendo i trofei che contano e non coppette che non contano un fico secco, eppure la sensazione che qualcosa di inaspettato soprattutto ad inizio anno possa accadere c'è.
D'altronde l'Inter non ha nulla da perdere, lo scudetto è andato, il piazzamento Champions è il minimo sindacale, e non resta che provare ciò che non è così fantascientifico: giocarsela.
Poi certo, c'è sempre la possibilità che l'Inter faccia la solita Inter, ed allora ritornare con i piedi per terra sarebbe più che doveroso...