Gli ultimi 90 minuti di SerieA sono stati i più incredibili degli ultimi anni, per intensità, emozioni.
Un Campionato che aveva poco da dire fin dall'inizio è stato salvato in zona Cesarini. 

Le attenzioni erano tutte focalizzate su Inter ed Empoli, una partita giocata a ritmi pazzeschi, con l'Empoli che si mangerà le mani, perchè se avesse giocato una parte della stagione come ha giocato contro l'Inter, sarebbe salva da un pezzo, e con l'Inter che ha dimostrato tutte le sofferenze che hanno caratterizzato la stagione, nei 90 minuti di questa incredibile serata di fine maggio, nonostante una marea di occasioni create con i piedi non di dio, ma di umani, umani che hanno errato, fino al gol meraviglioso di Keita. Che verrà espulso alla fine per un fallo stupido che ha portato all'annullamento del terzo gol dell'Inter.

San Siro che vivrà la sua glaciazione al minuto 75'. Dopo il rigore sbagliato da Icardi. Il minuto che porterà l'Empoli al gol, non immeritato, e poterà l'Inter a vivere un quarto d'ora infernale. Passando dal vantaggio del Ninja, all'Empoli che fino all'ultimo ha cercato di afferrare la Serie A facendo vedere i sorci verdi all'Inter. Con i portieri che hanno fatto prestazioni strepitose. Non era una partita alla PS4. Era una partita reale, da SerieA di SerieA.

Il Milan contro la Spal, gol a catena, cinque, la Fiorentina che ha rischiato la B come non accadeva da anni, contro un Genoa che ha sperato fino all'ultimo di non finire nel campionato degli italiani in una partita dove non si son fatti male.
Partite incrociate, con più risultati e combinazioni possibili che potevano determinare vita, morte e miracoli per le squadre e società interessate per il presente e per il futuro.

Se l'Inter avesse mancato l'obiettivo Champions sarebbe stato un disastro enorme. L'ira cinese non si sarebbe fatta attendere, e chissà se Conte sarebbe venuto lo stesso all'Inter. Il Milan starà sbattendo la testa al muro per le occasioni sprecate in questa stagione. Alla fine del primo tempo di questo 26 maggio, mentre l'Europa sta cercando di capire il suo futuro quadro politico, il Milan assaporava la Champions.

Odore e profumo annusato per un tempo. Il secondo tempo ha riportato le cose sui propri binari. 

Con una Champions nerazzurra, salvo ovviamente i primi due posti mai in discussione in tutta questa stagione.

Il responso sarà quello alla fine più prevedibile, anche se non è stato così scontato. Nel derby lombardo la spunteranno Atalanta, per la prima volta in Champions e l'Inter, il Milan andrà in Europa League. L'Empoli, in B.   
Il Milan in Europa League insieme alla Roma che a modo suo ha salutato De Rossi. E con lui si chiude l'epoca dei campioni del mondo.

Chi ha gioito, chi ha festeggiato, emozioni contrastanti, pensieri ed emozioni che purtroppo questa SerieA ha regalato con questa intensità solo all'ultima giornata. Una stagione che ha diviso opinionisti, tifosi, come i fischi, tanti, gli applausi, pochi, per Icardi, al minuto 70 al Meazza, probabilmente la sua ultima presenza in nerazzurro, ma anche unito sotto il segno della convinzione che, usando le parole di Sara Gama, il calcio è calcio, e nulla è perduto fino a quando l'amore e la passione per questo sport avranno la meglio rispetto a quelle macchie, diaboliche, che con il calcio non c'entrano niente. Dai buu, alle violenze, ai razzismi, agli insulti. 90 minuti che hanno dimostrato che un calcio migliore è possibile, basta crederci e volerlo.  

Intanto, il campionato è finito. Già...