Considerato uno dei difensori più forti e vincenti al mondo, nonché simbolo di una squadra come il Real Madrid, Sergio Ramos é diventato il vero e proprio simbolo di un calcio che, personalmente, smetterei di guardare. Un calcio che si scontra con il così detto fair play.

Durante la partita Spagna-inghilterra, valida per la Nations League, il difensore andaluso è stato ancora uno dei protagonisti principali del match, vinto dagli inglesi grazie alla doppietta del mai domo Sterling, e dalla rete del giovane fuoriclasse Marcus Rashford. La Spagna non é riuscita a rimontare la partita nonostante le reti di Alcacer e dello stesso Sergio Ramos. 

La partita è quasi giunta al termine, quando Sterling cade a terra durante un azione di gioco. L'arbitro non concede giustamente il rigore e l'azione riprende come se non fosse successo nulla. Ramos decide allora di scrivere il suo nome nella lista nera dei tifosi inglesi salendo sulla caviglia dell'attaccante inglese. Il tutto lontano dagli occhi del direttore di gara, ma non agli occhi delle telecamere.

Credevo che dopo aver rovinato un pezzo di carriera a Salah, durante la finale di Champions vinta contro il Liverpool, Ramos avesse finalmente deciso di dare una svolta morale alla sua brillante carriera da sportivo, fatta di tanti trofei e riconoscimenti ma macchiata da infiniti atteggiamenti anti-sportivi. La lista invece pare non conoscere la parola fine.

Forse Ramos dovrebbe fare un corso intensivo di inglese. A quanto pare gli è poco chiaro il significato di fair play.  Carissimo Sergio, il fair play è dettato da una serie di regole che antepongono il rispetto dell'avversario a quello della vittoria o del risultato in generale. Chiaro no?