Manca ormai veramente poco al debutto della nazionale guidata da Roberto Mancini nella nuovissima competizione targata Uefa, la Nations League.
Una competizione che potrà rivelarsi estremamente importante per squadre come la nostra nazionale. Dotata si, di un potenziale senza limiti riferito ai singoli ma incapace di fare il grande salto quando si parla di gioco colletivo.

Se dovessi usare un aggettivo per descrivere questa nazionale, la definirei senza alcun dubbio spregiudicata. Non fraintendetemi, spregiudicata in senso positivo.
Troppo spesso la nostra nazionale è stata frenata o quantomeno limitata da fattori esterni. In alcuni casi( vedi Calciopoli nel 2006) sono stati una spinta in più verso il successo, in altri sono stati un gravoso fardello sulle spalle, già fragili dei nostri giocatori.( voci esterne sulla spaccatura dello squadra allenata da Ventura).

Questa nuova nazionale, formata per lo più dalle giovani promesse del calcio italiano, ha bisogno di giocare, pensare e magari vincere senza farsi condizionare da fattori esterni, come la stampa o se preferite i social-media. Sempre pronti a gridare al lupo di fronte ad ogni minimo segnale di instabilità, dalla mancata convocazione del veterano di turno alla prima sconfitta contro squadre meno blasonate della nostra.

La Nazionale che si appresta a giocare questa nuova  competizione, trascina da ormai troppo tempo un fardello diventato scomodo a tutti  , tradotto nella  mancata qualificazione agli scorsi campionati del mondo. Un fardello  che va al più presto convertito in determinazione e sicurezza. Sicurezza di arrivare sempre più in alto, senza la smania di arrivarci subito e senza cadute. Perchè di cadute ne faremo ancora,  ma con la consapevolezza che prima o poi troveremo un equilibrio stabile che ci permetterà di ritornare nell'élite del calcio mondiale.

Concludo ribadendo che questa nazionale, mix perfetto tra veterani e nuove promesse, può arrivare veramente  lontano.  
Certo anche noi tifosi abbiamo un compito importante, quello di accompagnare  passo dopo passo questa nazionale, spregiudicata quanto basta ma ancora giovanissima e vulnerabile.