IL 70% del pianeta è occupato dall'acqua, il resto da Kanté (Gary Linker).
Ho scelto di aprire questo articolo con una massima molto suggestiva di Gary Linker riguardante uno dei centrocampisti più forti del mondo: N'Golo Kanté.
Il detto" mai giudicare un libro dalla copertina" può essere benissimo applicato al libro "Kantè". La copertina infatti è piuttosto monotona, senza disegni e senza un titolo accattivante capace di catapultare immediatamente il lettore all'interno della storia. Tuttavia man mano che si comincia a leggerlo, la copertina viene dimenticata lasciando spazio alla storia di un calciatore che, nonostante i pochi gol e la spiazzante semplicità del suo gioco, ha conquistato pubblico e critica (miglior giocatore della Premier del 2017), oltre ad una coppa del mondo e a due Premier League.
Quest'anno ho seguito ogni singola partita della Francia durante il suo percorso verso la conquista della finale di Mosca. Un percorso che ha portato alla gloria giocatori come Griezmann, Mbappè o Pogba, considerati i leader più carismatici di questa Francia campione del Mondo, sia per la loro personalità che per il loro impatto extra-calcistico nel mondo Social.
Tuttavia in questa galassia chiamata Francia, più di tutte ha brillato la stella silenziosa e poco appariscente di Kantè , capace di guidare la Francia in momenti dove i suoi " Soli" faticavano a brillare di luce propria.
Fortunatamente N'Zonzi vide tutta la scena e consegnò il trofeo nella mani del giocatore che più di tutti si meritava di alzarla.
Un gregario umile ed infaticabile che ha letteralmente trascinato la squadra portandola fino all'Eliseo, l'unico ed inimitabile N'Golo Kanté.
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