Certo ho apprezzato moltissimo l'aria di cambiamento nell'undici iniziale, con ben nove giocatori diversi rispetto alla partita contro la Polonia. Tuttavia mi sono chiesto se tutta questa "rivoluzione" fosse proprio necessaria. Per esempio l'esclusione di due pilastri come Bonucci e Chiellini mi pare una mossa sì molto coraggiosa, ma allo stesso tempo rischiosa in partite dove l'esperienza conta a volte più delle qualità tecniche dei singoli.
Senza contare il problema attaccanti. Immobile e Zaza hanno creato poco o nulla, nonostante le loro indubbie qualità tecniche mostrate con i loro club. Solo Chiesa ha provato a tenere alto l'onore azzurro con tanta grinta e voglia di fare bene. Non è una bocciatura sia chiaro, tuttavia da un giocatore come Immobile, capace di segnare più di 30 gol tra Seria A e coppe, ci si aspetta molto di più.
Una cosa che mi è parsa poco chiara durante la partita di stasera, sono stati i cambi fatti durante la ripresa. Belotti avrebbe potuto fare molto bene se inserito da subito al posto di uno spento Cristante. Anche Bernardeschi avrebbe avuto un impatto molto positivo sulla partita date le sue qualità da spacca-partite, già dimostrate con la Juventus. L'ingresso di Berardi e di Emerson Palmieri mi è sembrato qualcosa di forzato e lasciato un po al caso, nonostante abbiano provato a dare verticalità alla squadra.
È impossibile giudicare questa nuovo Italia dopo sole due partite, come ribadito in precedenza ci vogliono tempo e pazienza. Tempo per collaudare i meccanismi della squadra e scegliere un undici iniziale stabile. Pazienza per trasformare un gruppo di singoli, fortissimi nei loro Club, in una vera e propria squadra capace di competere con le nazionali maggiori e uscirne a testa alta.
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