La società moderna è basata su due concetti fondamentali, quali velocità e risultati concreti e fin da subito immediati.  
In un mondo dove tutto va a mille all'ora, dalla tecnologia al progresso, essere veloci e concreti diventa fondamentale per restare al passo con questo nuovo universo così dinamico, segnato da repentini cambiamenti e destabilizzanti novità.
La pazienza è una qualità andata, purtroppo perduta nel tempo. Avere pazienza comporta una perdita non indifferente di tempo e ovviamente la "radice" di tutti i mali, il denaro.

Prendiamo come soggetto, per esempio, il gioco del Calcio. In particolare il caso Lopetegui.
Come ben sappiamo, oggi è arrivata la conferma dell'esonero di Julien Lopetegui, allenatore o meglio "ex" della squadra più vincente al mondo, il Real Madrid.
La panchina di Lopetegui è durata solo 120 giorni, un tempo appena sufficiente per stabilire un rapporto con lo spogliatoio e soprattutto per conoscere i meccanismi della squadra. Complici una serie di risultati deludenti uniti a prestazioni ben al di sotto degli standard a cui ci avevano abituato le Merengues. Ovviamente il tempo è un fattore troppo importante per essere lasciato in disparte. La pazienza invece è qualcosa che,  nel calcio 2.0 , non trova più spazio. Florentino Perez voleva dei risultati immediati e concreti, cosa che Lopetegui non ha saputo dargli, non per incapacità ma per mancanza di tempo.
 
Un altro esempio di come la pazienza è una qualità andata persa nel tempo, sono state le prime partite di Cristiano Ronaldo nel nostro campionato.  Partite dove è mancato il gol, nonostante le ottime prestazioni e le doti da campione assoluto. Dopo 3 partite senza segnare si cominciava a mormorare che "avrebbe faticato più del previsto",  "che l'Italia ha un campionato più ostico rispetto all Spagna", " ormai ha quasi 34 anni, non è più quel Ronaldo del Real". Vedete come funziona il mondo oggi? Tutto e subito, in un batter di ciglia.

Altro caso piuttosto spinoso, è la mancanza di vivai stile "Barcellona", in grado di seguire passo dopo passo le giovani promesse.  Un processo che richiederebbe troppo tempo e troppa pazienza per essere preso veramente in considerazione. Tanto è vero che nel 2014 solo 5 squadre italiane erano nella top 50 dei migliori vivai d'Europa.
 
Il calcio è ovviamente parte della società moderna, questo significa che è facilmente influenzabile da tutti quei fattori che prediligono prospettive immediate. Il calcio deve seguire un antico detto che nel mondo odierno ha poco o nulla in comune. Chi va piano va sano e va lontano;  tradotto  la calma porta al successo (magari non immediato).