Ne hanno parlato un po' tutti, dai messaggi di cordoglio, alla rabbia emersa nei social, alle richieste di punire la Fiorentina giocando a porte chiuse. Se fosse successo in Premier, quello che è successo a Cagliari, con protagonisti, ancora una volta, un gruppetto di fantomatici "tifosi" della Fiorentina, sarebbero stati allontanati dalla stessa società di riferimento, a vita dal proprio stadio. 

Un manipolo di fantomatici tifosi che ancora una volta denigrano il calcio, una società, una città, e soprattutto manifestano un rispetto pari a zero verso la vita e la sofferenza ed il dramma altrui.

Daniele Atzori, in quel momento, stava lottando tra la vita e la morte, che purtroppo avrà alla meglio, sugli spalti dell'arena sarda. Mentre la partita si avviava alle battute finali.
E mentre lasciava questo mondo, nello sconcerto più totale, mentre si stava consumando una tragedia, un manipolo di persone, urlava, devi morire, devi morire.
Magari le stesse persone che avevano poco prima ricordato a gran voce Davide Astori. Quanti hanno preso le distanze, sul momento, da quel coro? Quanti hanno agito per zittire quel manipolo di individui? Non si tratta di episodi isolati. Sono casi sempre più diffusi. 

La Fiorentina dovrebbe lanciare un chiaro appello, con il quale chiedere agli altri tifosi presenti di indicare chi si è reso responsabile di questa porcata. O chiedere i filmati. E una volta identificati espellerli a vita dal proprio stadio. Servono iniziative chiare da parte delle società, altrimenti, questa storia, non avrà più fine. 
Quanti altri episodi, di simile squallore, dobbiamo commentare? E poi, comunque, arrivano quasi sempre dagli stessi ambienti. Ogni, volta, è così. Con soggetti che continuano a sentirsi impuniti. Perchè lo sono.