Chi ben incomincia è già a metà dell'opera! Una frase di incoraggiamento, parole motivazionali per inaugurare in maniera positiva un percorso. Questo doveva essere il motto della Lazio di Maurizio Sarri dopo la prima partita della stagione 2023/2024... così non è stato! I biancocelesti escono dalla prima sfida di campionato contro il Lecce con le ossa rotte, perdendo di fatto 2-1.   

Analisi della partita
Il Lecce scende in campo con il modulo 4-3-3: Falcone tra i pali; Gendrey, Pongracic, Baschirotto e Gorgu a completare il reparto difensivo; a centrocampo Rafia, Ramadani, Gonzalez; in attacco Almqvist, Strefezza, Banda. Le aquile rispondo con il consueto 4-3-3: Provedel tra i pali; Marusic, Patric, Romagnoli e Lazzari a completare la linea difensiva; a centrocampo il neo acquisto giapponese Kamada affiancato dai senatori Cataldi e Luis Alberto; in attacco il tridente composto da Immobile, Felipe Anderson e Zaccagni. Il match parte subito ad alti ritmi, i giallorossi sono molto propositivi e tentano più volte di impensierire l'estremo difensore biancoazzurro con dei tiri velenosi da lunga distanza senza però trovare la giusta deviazione. Al ventiseiesimo su assist di Luis Alberto Immobile trova in acrobazia il vantaggio e la prima rete stagionale. Il secondo tempo riprende, ma con la squadra di casa nettamente superiore alla Lazio, che rientra in campo con eccessiva superficialità. Il Lecce, con il passare del tempo cresce e il suo allenatore consapevole di ciò, inserisce forze fresche con Gallo, Blin e Di Francesco. La Lazio spreca una grande occasione al 54' con il numero 7 brasiliano che effettua un tiro potente mandando la sfera al lato della porta. All'83' Immobile tenta di siglare una doppietta, ma l'estremo difensore, Falcone, gli nega la gioia del gol facendo un intervento con il piede che manda miracolosamente la palla sulla traversa. Dopo questo evento la partita si ribalta, i pugliesi ci credono e all'85' Almqvist trova la rete del pareggio. Dopo soli 2 minuti, il nuovo entrato, Di Francesco, effettua un gran tiro che insacca la palla ai lati della rete dove Provedel non può arrivare. A via del mare il match termina per 2-1 a favore dei padroni di casa. 
Un esito, quello tra Lecce e Lazio, difficilmente pronosticabile, ma che ancora una volta dimostra l'autenticità del detto "Il pallone è rotondo". Una frase che rispecchia la realtà del Calcio e, al contempo, la sua peculiarità insita nel fascino dell'imprevedibilità. 
Un esordio, quello di D'Aversa, da 10 e lode, poiché il suo è un Lecce compatto, ben amalgamato. Ha mandato un chiaro messaggio diretto al campionato, ha chiarito fin da subito le proprie intenzioni, quelle di combattere con le unghie e i denti per rimanere in Serie A.

La Lazio?  
La prima partita stagionale, inevitabilmente, ha deluso le aspettative dei supporter. In molti hanno messo in evidenza il loro disappunto sull'account ufficiale di Instagram della società. Una stagione iniziata con il piede sbagliato e delle lacune ancora tutte da risolvere. Un anno, per la sponda nord del Tevere, molto importante e particolarmente sentito, costituito da molte competizioni da giocare. Ma se il buongiorno si vede dal mattino... Il problema sono i nuovi acquisti? Tra le varie ipotesi che vi possono essere, questa poca lucidità nel primo incontro ufficiale potrebbe essere ricondotta ad una campagna acquisti iniziata con il Diesel, poiché oltre al primo acquisto, gli altri innesti sono arrivati a ritiro concluso. Una motivazione che però trova poche conferme, poiché tra gli undici schierati dal primo minuto risulta solo Kamada.   

Facendo un'analisi accurata del match, è lampante che la causa primaria dell'insuccesso delle Lazio deve essere ricondotto alla scarsa concentrazione del reparto difensivo che più volte ha lasciato la porta scoperta e, di conseguenza, ha dato la possibilità al Lecce di rendersi pericoloso una miriade di volte. Con ciò, dopo diverse riflessioni, è doveroso trarre delle precise conclusioni. La colpa di una sconfitta in uno sport come il Calcio non si può appellare al livello individuale, neppure al livello di reparto, ma all'intero gruppo, compreso lo staff tecnico. Nel caso specifico, è chiaro che la Lazio ha bisogno di essere esaminata. Dalla diagnosi effettuata è emerso che c'è il solito problema di mentalità.
Ad avvalorare questa tesi sono le due reti subite nell'arco di due minuti che hanno condannato la squadra alla sconfitta.
Il problema non è la partita in se, c'è tempo per dimenticare e recuperare, ma in vista degli impegni al livello europeo c'è l'emergenza di risolvere tali problematiche il prima possibile!   

Soluzioni efficaci? 
Oltre a risolvere attraverso i duri allenamenti, c'è bisogno di uno psicologo che possa aiutare i ragazzi a risolvere cali di concentrazione, in modo da evitare di mandare all'aria, in pochi minuti, il buon lavoro fatto nei minuti della partita in corso e in quelle precedenti. Una soluzione già testata nel 2021 dalla Juventus di Massimiliano Allegri. La società bianconera chiese il supporto ad uno psicologo perché i ragazzi avevano dimostrato più volte di non riuscire a mantenere la continuità.   

In cosa consisterebbe questa eventuale soluzione?
Oltre a motivare i giocatori e ad evitare cali di concentrazione, il lavoro dello psicologo potrebbe aiutare il Mister durante la settimana, negli allenamenti, ma anche a bordo campo qualche minuto prima dell'inizio della gara o tra la fine del primo tempo e la ripresa con il secondo.

Occhi ancora sul mercato.
Dopo aver portato 5 nuovi innesti, la formazione del tecnico toscano ha bisogno di un secondo portiere e di almeno un altro centrocampista, preferibilmente una mezz'ala. I nomi per i pali, dopo essere sfumato Lloris, sono quelli di Consigli e Sepe. Mentre, per quel che concerne il centrocampo, su tutti c'è Samardzic, anche se sullo sfondo rimane Guendouzi. La stagione è appena iniziata, ma alle porte di Formello c'è già la consapevolezza di dover cambiare registro. Ciò potrà essere fatto grazie agli acquisti effettuati e magari con quelli che verrano fatti prima del primo settembre. Ma, mai come in questa stagione, è di primaria necessità inserire una nuova figura all'interno dell'organigramma della S.S. Lazio. 
Lazio: il prossimo acquisto? Uno psicologo!