L’Argentina ce l’ha fatta. Messi ce l’ha fatta. 
Dopo ben 36 anni, ovvero 9 edizioni, l’albiceleste è riuscita a salire sul tetto del mondo per la terza volta nella sua storia, dopo il 1978 e 1986, quando Diego Armando Maradona incantò l’interra Terra con il suo talento. L’inizio della Coppa del Mondo dei biancocelesti fu subito immersa in vari dubbi e preoccupazioni, data la più che inaspettata sconfitta contro l’Arabia Saudita. I tifosi, accolti subito da pregiudizi, hanno pensato che questo non era l’anno dei sudamericani, che sarebbero stati eliminati di lì a poco. Ma la vita, ci insegna il contrario, infatti l’Argentina ha trionfato, gloriosamente. È una vendetta contro tutti quelli che hanno largamente dubitato di loro, solo per un risultato negativo. Era da ben venti anni che una squadra del Sud America non vinceva un campionato mondiale.  Prima dell’Argentina, i verdioro si conquistarono il titolo in Corea, in un mondiale che a noi… beh vi ricordate. Il punto di forza dei biancocelesti, a parer mio, è stata la capacità di dimenticare i brutti risultati per lasciare spazio a nuove partite, come se non fosse accaduto nulla in precedenza. 

Grande mentalità, che ha permesso loro di vincere.
Grandi complimenti all’allenatore, Lionel Scaloni, che ormai da quattro annate allena l’Argentina. Durante queste quattro stagioni ha conquistato una Coppa dei Campioni Comnebol-UEFA, una Copa America e la più importante, la Coppa del Mondo, il più bel torneo al mondo. (Anche se io preferirei vincere una Champions League, ma è soggettivo). 

La Francia, delusa, anche se non troppo. Purtroppo Deschamps non è riuscito ad ottenere quel meraviglioso risultato, cioè la vittoria di due Coppe del Mondo consecutivamente. Il secondo posto rode, ma sei sempre una delle squadre più forti della faccia della Terra, che si è battuta valorosamente per ottenere la vittoria. La Francia anche se non ha molti giocatori realmente “francesi” ha portato in campo dei giovani che sembrano avere un futuro. 
Sabato 17, si è inoltre giocata la finale per il terzo e quarto posto, che ha visto la Croazia vincitrice contro il Marocco. 
Un buon finale di storia per la Croazia, che dopo la sconfitta in semifinale con l’Argentina è almeno riuscita a guadagnarsi la medaglia di bronzo, molto meglio di quella di argento secondo me. Altro podio per i croati, dopo il secondo posto della scorsa edizione, vinta dalla Francia. Il Marocco forse un po’ deluso, ma deve essere orgoglioso del suo cammino mondiale. Tra tutte le squadre che hanno stupito, il Marocco è stata quello che lo ha fatto maggiormente, brillando. Dispiace un po’, anche per la situazione accaduta in Francia, soprattutto a Parigi, dopo la vittoria della Francia in semifinale. 
Nella città francese molti scontri tra tifosi marocchini e francesi (entrambi non di animo quieto) hanno provocato il caos. Molti feriti, anche un decesso purtroppo. Un giovane quattordicenne è stato investito da un’automobile, inconscia di ciò che stava facendo. È brutto vedere accadere queste cose, dopo che tutte le squadre partecipanti al torneo, hanno giocato con rispetto nei confronti degli avversari. 

Parlando dell’Argentina, i tifosi argentini e non fanno festa in ogni punto del globo. Partendo da Buenos Aires arrivando fino a Napoli, dove c’è stato un argentino, anzi, l’Argentino. Festeggiano l’imponente impresa dell’albiceleste, che porta felicità in terra sudamericana. Dobbiamo ammettere che la passione e il cuore dei tifosi del Sud America sono completamente differenti da noi europei. Per loro il futebol è tutto, è vita. Il pallone unisce, e si vede!

Ora breve descrizione di entrambe le finali svoltesi tra sabato e domenica:
Croazia-Marocco 2-1: i croati ottengono il podio sconfiggendo il Marocco in una partire ampiamente combattuta. Statistiche molto simili, con un possesso palla praticamente uguale. La Croazia apre la partita dopo solo sette minuti, con Gvardiol che segna di testa dopo un preciso cross dell’interista Ivan Perisic. Inaspettatamente, il Marocco trova il pareggio solo dopo due minuti di gioco. Achraf Dari trova spazio all’interno dell’area e con forza piazza di testa il pallone all’angolino basso di destra. Errore di Livakovic che esce male in cerca della palla. Per il resto del primo tempo non accadrà altro a esclusione del minuto ‘42, dove la Croazia trova il gol del vantaggio grazie al gol di Miroslav Orsic. Il Marocco avrà molte altre occasioni, ma non riuscirà più assegnare, perciò la Croazia vince e ottiene un rispettabile terzo posto. 

Argentina-Francia 7-5 dcr: finale semplicemente folle. Per tutto il primo tempo l’albiceleste sovrasta completamente i galletti, senza lasciare loro respiro. I biancocelesti hanno praticamente trascorso tutta la prima frazione nella metà campo avversaria. Dopo continue occasioni, l’Argentina ottiene un calcio di rigore, realizzato da Lionel Messi.  Dopo pochi minuti, al 36esimo, il bianconero Angel di Maria raddoppia fulminando con freddezza la porta di Hugo Lloris.  A fine primo tempo, la partita sembrava già chiusa, data la palese superiorità dell’Argentina. Anche per i successivi trentacinque minuti del secondo tempo, l’Argentina ha il controllo del match, ma poi accade qualcosa di surreale. Al minuto ‘80, Kylian Mbappe realizza un rigore dopo un fallo provocato da Nicolas Otamendi. Le speranze erano sempre poche, ma solo dopo 97 secondi, Mbappe, di nuovo, realizza la rete del pareggio dopo un gol di grande classe. Incredibile, due a due. Nei restanti dieci minuti non accadrà altro, perciò tempi supplementari, più pazzi dei primi 90 minuti.  Al minuto ‘108 Lionel Messi segna il gol del vantaggio da due passi: è festa assoluto per i biancocelesti.  La partita sembrava finita, gli argentini imploravano l’arbitro di fischiare, ma conoscete la magia del pallone…
Al minuto ‘118, il terzino dell’Argentina Gonzalo Montiel tocca evidentemente la palla con il braccio nell’area di rigore. Incredibile: altro rigore, che Mbappe realizzerà con calma e freddezza. Perciò, dato il pareggio, si andrà ai tanto temuti calci di rigore. 
Parte la Francia: Mbappe: gol; tocca a Leo Messi: gol, molto freddo; è il turno di Kingsley Coman: parata di Armani, errore pesante per il francese; tocca al romanista Dybala: gol; è il turno del giovane Tchouameni: fuori, forse troppa pressione per lui? Probabile, data la poca esperienza e la situazione; tocca a Paredes: è dentro, 3-1; tocca alla scoperta, Kolo Muani, che è obbligato a segnare: gol, fondamentale; se Montiel realizzerà il rigore, l’albiceleste sarà la nuova campionessa del mondo: eeeee… gol! Festa incredibile tra panchina, giocatori e tifosi che esultano tra le mura del Lusail Stadium. 
L’Argentina è la nuova campionessa del mondo, dopo ben 36 anni! INCREDIBILE!

Il mondiale si è volto al termine e come ogni edizione è sempre bello e pieno di sorprese inaspettate. La Coppa del Mondo è un evento guardato su scala mondiale, e dato che si svolge ogni quattro anni, i tifosi fremono dalla voglia di vedere la loro squadra battersi per la vittoria. 
È un evento magnifico, che unisce persone da ogni parte della terra, anche se rivali. 
Anche se quest’anno l’Italia non ha partecipato, è stato bello e soprattutto appassionante, sì, perché il calcio fa questo, appassiona, fa amare e unisce. Il calcio è semplicemente lo sport più bello del mondo.

Andrea, 13 anni