Dopo la pausa delle nazionali, la Serie A è pronta a ripartire da dove ci aveva lasciato. Potremmo affermare che la quarta giornata sarà il vero e proprio inizio di stagione. Con il Calciomercato chiuso, le formazioni sono ormai al completo e pronte a lavorare unite verso gli obiettivi prefissati. Ebbene si, dopo una lunga estate, i cantieri societari hanno appeso il cartello con su scritto: lavori terminati! Un respiro di sollievo per tutti gli allenatori, poiché finalmente hanno la certezza che il proprio organico è definitivo e i calciatori che ne fanno parte sono ormai immuni da tentazioni di abbandonare la propria dimora. Se nelle ultime settimane il nostro pianeta sembra essere in una fase in cui la terra non vuole smettere di tremare, visti i numerosi terremoti che stanno interessando l'Italia e il terribile disastro provocato dal sisma in Marocco al quale mandiamo un forte abbraccio e un augurio affinché la situazione possa presto migliorare, in maniera metaforica potremmo affermare che i terreni delle rispettive squadre dovrebbero essere salvi da scossoni che potrebbero comprometterne la stabilità. In realtà non è affatto così...

Cosa sta succedendo?   
Ad inizio stagione, specie nel mese settembrino, ciò che dovrebbe prevalere, in ogni ambito, è l'armonia, l'ambizione, la voglia di far bene poiché essendo agli inizi tutto è possibile. Chi ha iniziato la scuola può ambire a finire l'anno con la media alta; chi ha iniziato un nuovo anno universitario di superare gli esami con il massimo dei voti; chi invece è ritornato sul posto di lavoro, dopo un periodo di ferie, dovrebbe avere la massima carica per poter affrontare un nuovo anno lavorativo; chi gioca a Calcio, o fa altri tipi di Sport, può ambire a grandi traguardi e obiettivi. Insomma, ogni ambiente dovrebbe godere di un'aria pulita, nuova, depurata. In quest'ultimo ambito pare non sia così: a pochi giorni dall'inizio di stagione c'è già qualche ecosistema intaccato...

Il caso Pogba per la Juventus è un esempio calzante. Infatti per la società bianconera, dopo la passata stagione vissuta nell'oscurità, a causa di problemi societari, la questione del doping del calciatore francese funge da coltello nella piaga. La Juventus si ritrova nuovamente in una situazione di estrema delicatezza, poiché se l'utilizzo di queste sostanze dovesse essere confermato da ulteriori test, non solo il centrocampista rischierebbe dai due ai quattro anni di squalifica, ma inevitabilmente andrebbe a ledere gravemente il nome della società.   

Non solo Juventus...

Dopo una partenza complicata da parte della Lazio di Maurizio Sarri in campionato, con due k.o. subiti in tre match disputati, la partita di Napoli poteva essere l'inizio della ripresa, il ritorno del sereno dopo la tempesta, ma ci sono situazioni contrattuali che potrebbero rischiare di compromettere le prestazioni dei biancocelesti. Una sorta di reazione a catena. Nelle ultime ore infatti, la paura di rivivere la questione vissuta con Mateja Kežman, procuratore di Sergej Milinković-Savić, sembra essere ritornata a impensierire il tecnico toscano.

In che senso?

La società di Claudio Lotito rischia nuovamente di ritrovarsi in una situazione analoga a quella affrontata con il centrocampista serbo.
Perché? A chi facciamo riferimento? 

Come un fulmine a ciel sereno il procuratore del numero 20, Mattia Zaccagni, si è lasciato andare ad un duro sfogo in un'intervista. Queste le sue parole alla domanda relativa alla situazione contrattuale del suo assistito: 

 "Rinnovo? Ho parlato per otto mesi con Lotito: prima c’era il mercato di gennaio, poi la Pasqua, poi gli obiettivi da raggiungere in campionato e quindi la qualificazione in Champions, poi la politica, poi il mercato estivo. Ci ho messo tutta la buona volontà per chiudere l’accordo il prima possibile visto che era un desiderio di Mattia legarsi a lungo alla Lazio. Da questo momento non sarà più un problema mio. Evidentemente Lotito ha altre priorità. Io non prego nessuno, tranne che in chiesa. Il rinnovo deve essere un piacere reciproco. C’è un anno importante davanti a Mattia con il campionato della squadra che ambisce a fare un torneo importante, la Champions e la Nazionale. Siamo sicuri di fare una grande annata. E continuando così a fine campionato, contrattualmente, si troverà nella stessa situazione di Milinkovic Savic e non certo per colpa nostra”.

Possibile che se ne parli tra qualche mese a ridosso della fine del campionato? “Beh, a quel punto sarà troppo tardi. Noi non ci mettiamo certo ad aspettare le comodità degli altri. E magari tra qualche mese a cambiare idea saremo noi”, ha concluso l'agente del calciatore.

Dunque, in casa Lazio è la situazione rinnovi a tenere banco. Una questione seria, poiché, oltre a Zaccagni c'è anche il 7 brasiliano, F. Anderson, che aspetta un rinnovo contrattuale promesso da tempo dallo stesso Lotito. È chiaro che le prossime priorità del presidente dovranno essere quelle di sciogliere queste situazioni che da innocue potrebbero diventare problemi concreti. Ciò che è chiamata a fare la società è di evitare rotte che porterebbero l'imbarcazione del Comandante Maurizio Sarri a navigare in acque agitate, soggette a tempeste improvvise che potrebbero comprometterne la navigazione.   


La stagione è appena iniziata, è ancora presto per dare giudizi e fare pronostici. Da poco tempo i centri sportivi sono tornati a popolarsi, ma pare che, specialmente all'interno del training center di Formello della S.S. Lazio, qualcuno respiri già aria viziata e necessità di una nuova boccata d'ossigeno (di natura economica) chiamata rinnovo contrattuale, per evitare di prendere in considerazione l'idea di non solo cambiare aria, ma anche casacca.

La stagione è appena iniziata, ma c’è già aria viziata…