Siamo alla prima giornata, e significa poco o nulla, o forse qualcosa c'è.
La Reggina di Inzaghi ha conquistato i tifosi, ha conquistato la fiducia dell'ambiente, soprattutto ha fatto gruppo. E qui ci può essere tanta roba che può fare la differenza in un campionato dove i calabresi sicuramente non sono dati per i favoriti nella vittoria del campionato, ci sono altre corazzate, tutte del Nord, tolto il Cagliari e il Benevento, come il Parma, il Genoa, il Pisa Como e Brescia date per le pretendenti per la SerieA.
Però nel calcio a volte delle magie possono verificarsi ribaltando ogni pronostico. Un po' come successo con il Leicester di Ranieri o il Milan di Pioli. Andare contro i pronostici, quando nessuno crede in te, eppure sei lì fino allo fine a giocartela. La Reggina manca dalla SerieA da troppi anni, Vi partecipò per la prima volta nel 1964, l'ultima volta fu nel 2008/2009, dove il Sud Italia riuscì ad esprimere addirittura la bellezza di sei squadre nella massima Serie. Palermo, Napoli, Lecce, Cagliari, Reggina, Catania, ne retrocessero due del Sud, tra cui la Reggina, con un campionato disastroso. Da allora la SerieA è stata un miraggio. Un desiderio, un sogno, utopia. La Calabria dal punto di vista calcistico è riuscita sempre ad esprimere squadre nel professionismo un po' in tutte le province, dalla Vibonese, oggi in serieD, al Crotone, in SerieA, al Catanzaro, eterno rivale della Reggina, le due capitali che si fecero la guerra, con la rivolta fascista dei moti di Reggio Calabria tanto che intervennero addirittura i carri armati, al Cosenza, ma ve ne furono altre importanti come il Lamezia, il Castrovillari, insomma il calcio in Calabria, tra le regioni più povere d'Italia, e martoriate dalla 'ndrangheta, ha sempre retto bene soprattutto grazie agli investimenti locali e alla passione che c'è. Quella vera.
Una regione che merita il ritorno nella massima categoria, e che ora deve sfidare il mondo intero per raggiungere quell'apice che può tranquillamente osare. Inzaghi è una risorsa importante, sa come gestire il gruppo, e in Calabria è stato accolto come un eroe ma è ben consapevole del fatto che ci sono dei limiti evidenti, che i miracoli non li può fare nessuno, le difficoltà ci saranno, ma la Reggina se saprà conquistarsi giorno dopo giorno quel metro di campo che gli consentirà di tenere alta la testa al pari dei Bronzi di Riace, contro le corazzate super favorite, forse qualcosa di straordinario nel campionato degli italiani potrà effettivamente accadere e chissà che non sarà veramente l'anno dei fratelli Inzaghi.