"Come FIGC abbiamo rifiutato una proposta di organizzazione dei Mondiali 2030 con l'Arabia Saudita e l'Egitto. Pur coscienti della grande possibilità di successo del progetto, lo abbiamo fatto per ragioni di problemi internazionali legate al caso Regeni e perché non condividiamo alcuni valori. Non si può far finta di nulla per sempre".
Queste parole hanno lasciato il segno.
Sappiamo bene come sono le cose nel calcio, a partire dalla SuperCoppa italiana in Arabia, a partire di tutti gli inciuci in atto da sempre, a partire da qualsiasi cosa. Non sapremo mai se veramente l'Italia abbia realmente rinunciato al Mondiale 2030 perchè non voleva condividerlo con paesi canaglia come l'Egitto e l'Arabia, per come retti da governi dittatoriali, regimi antidemocratici, oppure per opportunismo, stante il fatto che avere degli stadi pronti entro il 2030 per il Mondiale era veramente fantascienza, discorso più fattibile invece con l'Europeo 2032.
Rimane il fatto che ciò che è stato detto ha tracciato una strada, dalla quale non si potrà e non si dovrà più tornare indietro. Dire no ai Mondiali per l'omicidio di Stato di Giulio, a distanza di otre 7 anni anni da quell'atto criminale, è un fatto tutt'altro che scontato.
Un fatto che interessa il calcio, lo sport nazionale, ed un Paese come l'Italia che ha necessità di rigenerarsi in modo radicale. Il calcio italiano non è allo sbando, va avanti alla buona senza una progettualità chiara e definita, un calcio senza più valore etico e questioni morali, quelle che da questo momento si potrebbero preservare, seguire, e proporre.

I diritti umani non sono una sciocchezza, rischiamo di fare passi indietro di anni ed anni con situazioni politiche reazionarie, conservatrici. Pensiamo all'omofobia, pensiamo al razzismo, pensiamo alle discriminazioni di genere, pensiamo alla sportività, pensiamo allo smarrimento dello spirito di solidarietà, di comunità.
Giulio Regeni è stato massacrato dagli apparti di sicurezza di un regime criminale con il quale l'Italia ha continuato a seminare affari, produrre business, senza ottenere una virgola sul fronte della consegna dei criminali che hanno ucciso Giulio.
Meglio tardi che mai... appunto.