La Serie A della prossima stagione rischia di non avere più fuoriclasse, Di Maria, Leao, Osimhen, rimarrà forse il georgiano che ha stupito tutti a Napoli,  ma per il resto, nel nostro campionato, tolti i giocatori che andranno in pensione come Ibra, e incognite come Thauvin, in cerca dell'ultimo riscatto e Deulofeu che sembra destinato ad altra meta, si rischia veramente l'anno zero dei fuoriclasse.
Vogliono andare a giocare tutti in Premier o dove vengono pagati bene, come al PSG, si veda il caso Skriniar. Certo, c'è chi parla del possibile ritorno di giocatori come Donnarumma o Icardi, entrambi poco amati in Italia per come si sono comportati e dove il rischio contestazione è dietro l'angolo e sinceramente di giocatori così se ne potrebbe benissimo fare anche a meno nel nostro campionato dove oramai il senso del rispetto è azzerato. Il nostro campionato rischia di essere superato per appeal anche da quello francese e piazzarsi al quinto posto tra i migliori di Europa. Inghilterra e Spagna sono sempre più lontane e quello tedesco, anno dopo anno, macina consolidamenti importanti con una situazione che vede un campionato sempre più equilibrato e squadre sempre più forti, ed anche in Europa ritornano a farsi sentire.

Poteva andare peggio di così? No. Certo, si dirà e Lautaro, e Vlahovic? E Teo? E Lukaku? Non sono fuoriclasse paragonabili ai grandi della storia del calcio e di questi tempi, neanche, sono giocatori campioni, importanti, ma non fuoriclasse, il tempo di emergere per arrivare a quel qualcosa in più il toro e il serbo lo hanno avuto, mentre il belga è oramai nella sua fase calante. Insomma, eravamo il campionato dove giocavano Zico e Maradona, con sfide memorabili, e ora, siamo destinati, non per colpa del caso, a diventare un campionato mediocre, da cui tutti fuggono, dove la Nazionale italiana è costretta ad attingere dalla Serie B e con il sistema calcio italiano che rimane a guardare senza aver capito che la Serie A non attrae più.
Nostalgia canaglia? No. Constatazioni di fatto con cui dover fare i conti, perché l'Italia è un Paese indebitato e le società di serieA non si possono più permettere di spendere e spandere come un tempo, sorvolando sulla questione delle inchieste in corso, c'è semplicemente da calare un velo pietoso.
Ed il punto è che ogni anno si assiste a questo declino che sembra essere inarrestabile, operazioni come quelle di CR7 sono stati abbagli ed errori clamorosi, perchè nulla di più hanno dato al calcio italiano, anzi, la Juventus, per citarne una, ne sta pagando ancora le conseguenze.