Ciò che abbiamo assistito oggi in conferenza stampa congiunta tra Allegri e Agnelli, è simbolico di cos'è la Juve ad oggi.
UOMINI! Sì, una società fatta di uomini veri, uomini che hanno saputo fare la scelta giusta nel giusto modo, quando per quasi tutti sarebbe molto più semplice andare avanti.
Le parole del presidente Agnelli nei confronti del tecnico toscano che fanno emergere un rapporto personale molto importante, la commozione di Allegri, difficile da vedere, tutta la conferenza stampa, hanno fatto emergere che al di là delle dietrologie, che noi siamo sempre pronti a vedere, c'è stato un serio e approfondito confronto tra le parti, che nonostante il rapporto, l'amicizia e i risultati comunque difficilmente contestabili, si è riusciti a guardare oltre per il bene della società.
Come ha detto il presidente "la storia della Juventus parla di 120 anni di allenatori, presidenti, giocatori, magazzinieri, dove nessuno è mai più importante della società stessa, e chi fa questo mestiere deve sapere gestire e prendere le decisioni sempre per il bene della Juventus" Per questo motivo, per questo dna che regna in società da sempre, noi tifosi possiamo stare tranquilli che siamo in buone, anzi, buonissime mani.
Abbiamo una proprietà che da sempre è la stessa, record europeo, abbiamo ora al comando un uomo, che ha i valori e l'ambizione di chi lo ha preceduto, un decisionista, come lo ha definito lo stesso Allegri, che ha ben in mente cosa fare per proseguire nel percorso stabilito. Non ci sono società matrioska che non hanno un vertice chiaro, e dirigenti messi li a fare numeri, come in una azienda qualsiasi. Qua c'è ancora qualcosa di umano, di passionale, ci sono fondamenta solide e strutture precise per fare questo lavoro. Fino a quando saremo gestiti così non ci sarà da preoccuparsi, soprattutto in Italia.

Chi allenerà la Juve nel 2019/20? Difficile da dire, ma, come è stato per Allegri, non sarà una scelta fatta a caso, o motivata da sensazioni o dall'impeto. Chi siederà su quella panchina sarà stato scelto, sarà messo nelle migliori condizioni possibili per lavorare, con una società alle spalle in grado di essere presente in tutto e per tutto. Allegri dal punto di vista dei risultati è stato fantastico, quindi un nome alla sua altezza lo vedo difficile.
Potrà esserci un giovane come Inzaghi, che potrà lavorare con la freschezza delle sue idee e del suo gioco, e se così sarà, cioè se sarà lui il prescelto, non dovremo preoccuparci dell'età o della mancanza di esperienza, perché saranno cose che in società avranno valutato e saranno come integrarlo nel mondo Juve nel migliore dei modi. Siamo fortunati ad essere ancora gestiti dalla famiglia Agnelli, e da tutto l'entourage che fluttua intorno a quel mondo. Dovremo iniziare a preoccuparci quando anche noi non avremo più delle persone come queste alle spalle, ma società speculatrici come molte ne vediamo ad oggi.

Oggi, nonostante tutto, nonostante non sia grande tifoso di Allegri, mi sono commosso durante la conferenza stampa, ho provato una sorta di malinconica sensazione, come quando finiscono le cose belle della vita.
Ho visto due uomini che hanno lasciato spazio alle emozioni e non al freddo teatrino che tutti ci aspettavamo, ho capito perché la Juve sia così forte.
Ciao Max, grazie comunque per tutto, sotto il profilo umano sei stato fantastico, non sarà facile arrivare e migliorarti.