Un saluto a tutti! Invito i miei amici di Calciomercato, di ogni bandiera, a riflettere oggettivamente e dare un contributo a questo articoletto: parto io con il Milan che è la squadra per cui parteggio da oramai più di 40 anni! Pensando a solo un mese fa, con lo spettro dell'esclusione UEFA e del fallimento della proprietà cinese, di cui ho già lontanissimo ricordo del nome, e con tutte le fantasie economico tecniche portate avanti dal duo Fassone-Mirabelli, c'è non solo da tirare un sospiro di sollievo ma addirittura da gioire per questi incredibili sviluppi, piovuti dal cielo come il drago invisibile (Elliot) al di là di ogni più rosea aspettativa. Da qui però, tornando sulla terra, va precisato che abbiamo chiuso lo scorso campionato, sesti a 9 punti dalla qualificazione Champions; sono 3 vittorie in meno rispetto alla 4 in classifica, con una 5 classificata (la Lazio) subito là a ridosso; siamo distanti 23 punti dalle 2 eterne seconde (nota: Roma, meravigliosa semifinalista Champions) e un altro abisso dalla Juve vincitrice del 7 scudetto consecutivo. Quindi, messa da parte l'euforia di queste ultime ore, dove rimango persuaso che tutti abbiano guadagnato nella misura delle proprie prospettive (Juve pronta subito per la finale di Champions e Milan in crescita di prospettive di medio-lungo termine) facciamo due conti e verifichiamo la oggettiva situazione dei rossoneri. I pro: un anno in più di amalgama di squadra (cosa che per esempio l’Inter dovrà dimostrare con tutti quei nuovi acquisti), Gattuso confermato; un attaccante vero che segna; I dubbi: la resa di Biglia che se fosse quella dello scorso anno sarebbe disastrosa; i rincalzi di Biglia, non all’altezza (Locatelli per ora) Bertolacci (per sempre) Montolivo (fuori progetto); Le certezze in negativo: Kalinic e Bacca in esubero; per scarsità il primo, per mentalità il secondo: irrecuperabile nonostante, per l’assetto tattico di oggi, potesse ancora essere più utile del croato come rincalzo; Andrè Silva immaturo per il calcio italiano e per tanti altri campionati, temo. Le speranze: l’acquisto di un vice Kessie, la ripresa di Conti, la conferma di Cutrone e magari qualcuno che non ti aspetti e che tira fuori l’annata buona. Detto questo è evidente a me che la strada per il quarto posto è piuttosto lunga: la Lazio forse è raggiungibile, poi se perdesse Milinkovic … l’Inter, superata l’incognita amalgama è indubbiamente schizzata in avanti moltissimo, giocatori importanti e di esperienza; il Napoli cambia assetto e ha ceduto qualche pezzo, senza finora aver dato segni di attività sul mercato che conta, ma c’è Carletto che forse tra quelli della vecchia guardia, ancora è il miglior allenatore del mondo… lui 23 punti in più rispetto al Milan, non li perde. La Roma è sempre una sorpresa: mai presa sufficientemente sul serio ad inizio anno, con cessioni spesso anche dolorose e poi è sempre là in alto e fa fare figure barbine anche al Barcellona. Della Juve che parlo a fare… altro pianeta per ora. Quindi concludo dicendo che, sulla carta, la corsa inizia sulle 2 romane e sul Napoli col fiato corto (poche riserve, troppe competizioni, nuovo allenatore) e spero, concedetemi un po’ di tifo, sul solito scudetto sotto l’ombrellone dei cugini che poi si sgonfiano dopo Natale (però non ci credo tanto stavolta). Si vedrà: abbiamo 15 giorni per sistemare un po’ di grane da esubero e piazzare i colpi a centrocampo che ci servono ahimè come il pane. Le partite e il gioco è sempre tutto lì, a centrocampo (mia personale filosofia calcistica). Saluti, se volete, ditemi la vostra sulle vostre squadre o sul Milan, con sentimento ma anche con un po’ di oggettività… se ci riuscite, s’intende…