Ci risiamo. Ed è tutto semplicemente incredibile perchè accade manco a dirlo sempre con lei. La Juventus. C'è chi già dice, date lo scudetto ad Allegri già da ora e chiudamola qui con questo campionato e forse anche con il calcio italiano. Chi urla al complotto, chi semplicemente non riesce a capire come diamine sia possibile che con il VAR, la tecnologia e mille telecamere che consentono di rivedere gli errori in campo non si riesca a correggere l'orrore calcistico.
Serve il VAR del VAR? Si devono fare commissioni che controllino l'operato delle commissioni? Ma così facendo non se ne esce semplicemente più. Ed il fatto che l'arbitro abbia sbagliato e sanzionato per questo è l'ulteriore conferma del disastro compiuto. Perchè si riconosce ufficialmente la grande michiata commessa. Vero è che si tratta di campionati equilibrati che questo scudetto si potrà assegnare forse all'ultima giornata, poi magari le cose saranno completamente diverse rispetto alle previsioni. D'altronde non si riesce più a prevedere il meteo nell'ambito della stessa giornata figurarsi l'esito del campionato di calcio dopo solo un paio di partite. Altro che super poteri.

Non c'è nessun complotto, diciamolo da subito, anche se è vero che la Juventus ne è uscita bene da una situazione dove sarebbe potuta uscirne con le ossa rotte, vero che certe situazioni si verificano sempre con le solite perchè c'è il famoso spirito del timore che suscita il grande club rispetto al club minore, cose che fanno imbufalire, imbestialire e che non dovrebbero più esistere soprattutto dopo calciopoli. Ma esistono perchè siamo umani, perchè fino a quando non ci saranno i robot in campo, di cose così se ne vedranno ancora a bizzeffe, ma rimane l'incognita dell'irrisolto del perchè con la grande tecnologia chiamata a soccorrere gli arbitri in campo che possono certamente sbagliare non si riesca ad evitare il disastro. Se il buongiorno si vede dal mattino, siamo messi proprio bene! Altro che campionato della rinascita o rinascimento del calcio italiano, siamo ripiombati nel medioevo calcistico. Il punto è che in Italia si son verificate tante di quelle situazioni illecite che hanno minato la fiducia verso il campo, battutine al veleno, frecciatine velenose che inducono a pensar male sono l'ovvietà di un calcio che è andato avanti con cure palliative senza mai affrontare radicalmente il proprio male alla radice. Si sbaglia per non sbagliare, ma in Italia sbagliamo per continuare a sbagliare, perchè evidentemente ci piace così.
Ci piace alimentare la benzina del complottismo, ci piace fomentare la politica del dispetto, ci piace sostenere la politica dell'odio calcistico. Si dirà, ma tutto questo per un banale errore? No. Non è stato un banale errore, certo, non è stato l'unico rigore non dato, anche la Juventus ne ha recriminati alcuni non dati, ma quello non dato al Bologna è un qualcosa di veramente eccezionale, di oltre l'incomprensibile. Si è trattata forse della mancanza di coraggio di fare il proprio mestiere senza voler guardare in faccia nessuno oppure semplicemente di aver interpretato come un non contatto da rigore quanto accaduto. Ci può stare, una cosa del genere non farebbe notizia in un campionato normale, ma l'Italia che è stata attraversata da diversi terremoti calcistici, ogni singolo errore per quanto clamoroso questo possa essere porrà sempre il dubbio amletico dell'onestà in campo.
E questo è il vero dramma del nostro calcio. Persa la fiducia, è perso il senso del calcio.
Perchè senza lealtà, non si va da nessuna parte e questi altro non sono che gli effetti collateriali di calciopoli che continuano ad esistere e non c'è vaccino che tenga.