Le dichiarazioni del Presidente del PSG non possono lasciare indifferenti. Basta vip. Basta giocatori figurine, si deve ritornare ad investire nei vivai, Parigi, ai parigini. Questa potrebbe essere la sintesi. Una sintesi che arriva proprio da chi ha stravolto il calciomercato collezionando una squadra stellare, costruita per spaccare il mondo, ma altro alla fine non ha fatto che dominare in un campionato mediocre come quello francese e spaccare i propri sogni costruiti a colpi di milioni di euro. D'altronde in questo momento è in corso una guerra pesantissima tra le due società simbolo del potere economico del calcio moderno.
PSG e Real, una legata alla UEFA, l'altra, che ha vinto la Champions ma punta insieme alla Juventus a realizzare la SuperLeague che ha scatenato una reazione a catena senza precedenti. Ma la SuperLega si farà prima o poi, anche perchè nel Basket esiste già e non andrà a competere con la Champions League, bisognerà vedere però quanto sarà compatibile con i vari impegni delle squadre tra i propri campionati ed impegni nazionali ed internazionali.
Costruire squadre in stile album da figurine non funziona più. Il calciomercato miliardario è arrivato probabilmente al suo capolinea.
Si torna indietro. C'è necessità di investire nei propri vivai, nei giovani, di costruire progetti che possano portare a valorizzare le proprie risorse senza dover andare a cercarle in giro per il Pianeta. Certo, è anche vero che gli estremi non aiutano, ma in questa società siamo oramai abituati alle cose più estreme. In tutti gli ambiti, dal lavoro, all'ambiente, al sociale, allo sport. Non è più tempo per la gradualità. Milano, ai milanesi, Napoli, ai napoletani, Roma, ai romani, e così via discorrendo. E ciò sarebbe un beneficio assoluto anche per le Nazionali che in questo momento sono in effettiva sofferenza, il caso Italia docet come non mai. Bisognava arrivare a schiantarsi contro il muro del fallimento per capire che quel tipo di calciomercato malato e dopato era insostenibile? Bisognava arrivare a buttare via miliardi? Sì. C'è chi si è arricchito all'inverosimile. Un giorno racconteremo, c'era una volta un calciomercato dove si spendevano 200 milioni di euro per comprare un giocatore e se ne spendevano altri cento all'anno per pagargli lo stipendio. Se non di più. C'era una volta.
Sarà realmente così? Se il PSG ha intenzione di seguire questo percorso, che sarebbe una involuzione tutt'altro che negativa, significherebbe riportare il calciomercato a parametri decisamente più umani, e soprattutto a riavvicinare i calciatori a questo sport per una questione di amore e passione per il pallone e non perchè si poteva diventare dei vip con il portafoglio strapieno all'inverosimile mentre la gente fuori crepa di fame senza sapere come fare per arrivare a metà del mese. In questo caso, verrebbe da dire, benvenuta controrivoluzione. Bisognerà vedere se alle parole seguiranno i fatti, perchè gli interessi intorno al calciomercato milionario sono enormi, c'è una fetta di economia e di speculazioni economiche che combatterà con i denti e con le unghie per difendere i propri privilegi.