Il sogno Croato è finito!
Brutto risveglio in Spagna con un 6-0 che non ammette repliche. Ma ciò non toglie e non deve sminuire quanto di buono fatto dai Croati sin qui, reduci da una finale mondiale che, sebbene persa, forse è andata oltre le più rosee aspettative.

La partita di ieri sera ci dice che finiti i mondiali, che spesso sono avulsi da regole e gerarchie, un po’ tutte le nazionali sono tornate sulla terra. E così anche la Croazia, dopo la sbornia mondiale, ha dovuto fare i conti contro una Spagna che di contro, è chiamata a riscattare un mondiale opaco. Spagna che non si è fatta attendere e, dopo che tre giorni fa aveva battuto l’Inghilterra per 2-1, ieri sera ha fatto anche meglio schiantando con un perentorio 6-0 appunto la Croazia, entrambe compagini che ben avevano figurato al mondiale Russo.

Croazia e Spagna hanno vissuto mesi diametralmente opposti. I Croati hanno toccato il punto più alto della loro storia, proprio con la finale mondiale, lo stesso mondiale che aveva riservato amarezze per gli Spagnoli, che erano partiti con i favori dei pronostici

La Croazia, come detto, ha vissuto un periodo di esaltazione, forse oltre misura, ha raggiunto vette insperate, mostrando anche un bel calcio, ma nella valutazione del fenomeno croato, sono sfuggite alcune considerazioni, come ad esempio che, se da un lato si sono ritrovati insieme una generazione di fenomeni, un gruppo perfetto, con il giocatore giusto al posto giusto, e in quest’ottica non devono essere sottovalutate le assenze del portiere Subasic e dell’attaccante Mandzukic, dall’altro il risultato del mondiale è anche figlio di un mondiale al quanto anomalo, dove praticamente subito, tra i gironi e gli ottavi, sono state eliminate tutte le favorite della vigilia (Argentina, Brasile, Germania e appunto Spagna), con la Croazia abile, con grande merito, ad inserirsi in questo vuoto di potere che si è creato.

La Spagna di contro, veniva da mesi complicati, dove, dopo un mondiale molto negativo, per quelle che erano le aspettative, ha dovuto fare i conti anche con l’addio alla Nazionale di tre giocatori di spicco come Pique, David Silva e Iniesta. Ma anche in questo caso nell’analizzare il momento, non si è dato peso a una discriminante non da poco, vale a dire l’esonero del C.T. Lopetegui a pochi giorni dall’inizio del mondiale. Ma gli spagnoli non si sono persi d’animo e coscienti della propria forza e dei loro mezzi, vedi vivai e programmazione, e sono ripartiti più forti di prima.

Ieri sera l’epilogo di quella che sembra essere stata solo una parentesi, con il ripristino delle gerarchie… la Spagna è tornata!