E così si arriva all'ennesima caduta di un Governo. Il presidente Conte, ha di fatto sfiduciato Mario Draghi, uscendo dall'aula durante la votazione di fiducia inerente a provvedimenti dell'esecutivo. Di fatto una uscita dal Governo. E così nel teatrino della politica abbiamo assistito a  Conte che silurava Salvini, Renzi che silurava Conte ed ora Conte che silura Draghi. Sembra un torneo di tennis, solo che le palle sono sempre le stesse, e sono degli italiani, i quali sono alle prese con problemi piuttosto gravi, come la guerra in Ucraina, la crisi energetica, l'inflazione in Italia ma con forti ripercussioni oltre confine. Mettiamoci anche la difficoltà del mercato del lavoro, e non ultimo,  il PNRR.
Un giornalista ha intitolato un articolo con una frase eloquente: Una crisi a causa un inceneritore. E sembra che sia proprio la decisione del Governo inerente alla costruzione di un termovalorizzatore a Roma che non sia andata giù a Conte.
Sono le famose battaglie dei grillini, no alla TAV, no al gasdotto pugliese, no ai termovalorizzatori. Naturalmente, le proteste non vanno mai di pari passo con le proposte. Roma è una pattumiera a cielo aperto, ed intorno alla città ci sono ammassati tonnellate di rifiuti di ogni genere, che sono stati oggetto di incendi. Incendi sicuramente dolosi, che hanno prodotto lo sprigionarsi di gas tossici, come la diossina. Nel frattempo a Roma e dintorni ci sono i cinghiali che passeggiano in cerca degli scarti commestibili, producendo problemi di peste suina e pericolosità ambientale, come ad esempio a Genova, dove una donna è stata morsicata da un cinghiale per la contesa di una pizza lasciata in un cartone. La fronda interna dei cinque stelle nasce forse dalla mancata rielezione della Raggi a Roma, ma molti "mea culpa" devono recitare la signora e l'equipe che l'ha sostenuta.
I cittadini hanno scelto, e il popolo è sovrano. Per questo produrre una crisi di Governo mi sembra un esercizio di scarsa visione politica e di scarsa capacità di esercizio di potere. I cinque stelle dovevano arrivare a Roma e aprire il Parlamento come una scatola di sardine, ed invece si sono involuti e  persi, come l'acqua che scorre via nei tombini  delle strade. L'ostentazione del potere non è utile se non è accompagnata dalla capacità di esercizio dello stesso. E per ottenere questo, si devono avere professionisti della politica, e non casalinghe e manovali che a malapena sanno cosa sia una legge. Non che nella compagine grillina non ci siano persone istruite e capaci, ma sono in numero molto minore di coloro che invece stanno lì ad obbedire a qualcuno, oppure a pensare agli alieni o ad  abbracciare alberi. 

E Conte ha sbagliato in tutti i modi. La lega, ad esempio, non vedeva l'ora di prendersi la rivincita sul siluramento di Salvini, che ora lancia strali e botte di :"l'avevo detto!". Renzi si gongola confermando la sua opinione contraria a Conte e della scelta, a questo punto a ragione veduta, di farlo cadere. Forza Italia, partito da sempre nemico giurato dei cinque stelle, che conferma l'assoluta inaffidabilità di Conte e soci. E come dargli torto. In più si registra la difficoltà del partner di Governo e di coalizione, ovvero il PD, che non sa come uscire dall'imbarazzo nel quale la scelta di Conte li ha proiettati. L'unica che gongola veramente è la Meloni, che così può ripetere quello che ha sempre detto da inizio legislatura:"Andiamo al voto". In questo momento andare al voto non fa piacere a nessuno. In primis a Forza Italia,  con "share" in discesa nei sondaggi. la Lega, che ha quache difficoltà di sondaggio, e persino gli stessi grillini, che con la dispersione elettorale e lo sperpero di consenso subìto in questi ultimi periodi, rischia di perdere due terzi se non più dei suoi attuali rappresentanti. Inoltre la zappa sui piedi se la sono data da soli, con quella campagna esagerata che ha portato  alla Legge sulla diminuzione dei parlamentari, come se i problemi fossero dei parlamentari e non di chi li vota. Con una legge elettorale che non riveda la materia alla luce dei nuovi numeri, si rischia sempre la paralisi politica. Ma la stessa Meloni, non creda di cantare vittoria facilmente, perché i sondaggi non votano, sono solo proiezioni del momento, e sulla loro affidabilità ci sono molti dubbi, si veda in Francia, dove la destra di Le Pen sembrava stravincente, ma poi alla resa dei conti si sono ritrovati all'opposizione. Il Partito Democratico ha sostenuto che non teme le elezioni, ma certamente il periodo non piace nemmeno a loro. Intanto si pone ora il problema delle future alleanze, e con questi colpi di testa, i cinque stelle sono una mina vagante, di scarsa affidabilità. Si aprono scenari nuovi, dove Calenda , Renzi e Toti possono giocare partite di peso nella futura scena politica.  

Intanto Draghi si è recato da Mattarella per presentare le dimissioni, ma il Capo dello Stato le ha respinte, proponendo un nuovo giro di consultazioni per vedere se si forma una nuova maggioranza stabile ed in grado di finire le riforme di cui ha bisogno il Paese. Come detto, oggi siamo in una fase dove di tutto c'è bisogno tranne che di una crisi governativa. Il PNRR, che Conte stesso ha ottenuto, va portato avanti, altrimenti siamo in crisi economica e le pensioni e gli stipendi statali saranno in pericolo. I provvedimenti sulla lotta all'inflazione non possono attendere i tempi delle consultazoni elettorali e dei tempi per la formazione di un nuovo esecutivo. Lo spread sale, e questo vuol dire più tasse in futuro, e le borse sono in netto calo, già per le difficoltà sugli energetici e l'inflazione, ma ancora di più se regna l'incertezza sull'esecutivo e la mancanza di una guida stabile e forte come quella che assicura Mario Draghi. Ed infatti dall'estero si sono già spesi commenti in favore del Presidente del Consiglio, considerato un personaggio in grado di guidare la nave Italia come nessun altro, ma ancor di più un partner affidabile e sicuro per competenza ed equilíbrio, necessario alle stesse istituzioni europee e mondiali per risolvere le delicate questioni diplomatiche ed economiche.  
Ma gli appelli si leveranno anche dai cittadini, quelli coscienti, che sanno valutare le conseguenze di tali azioni. I problemi sono arrivati mentre si pensava di avere superato il disastro pandemìa, e nonostante la mancanza di materie prime si stesse  presentando, si pensava di superarle in qualche modo. Ma la guerra innestata da Putin, e la conseguente scarsità di beni materiali ed economici provenienti da quelle zone, ha creato nuovi scenari apocalittici, con aumento di inquinamento e la nuova frontiera dei profughi, che arriveranno più numerosi, a causa della fame che aumenterà nelle zone dove i raccolti sono scarsi e la mancanza di arrivi di grano ed altri prodotti agricoli produrranno effetti disastrosi. Inoltre in questo momento si è aggiunta anche la siccità, con i ghiacciai che si sciolgono, e le piogge che mancano. Le nevi eterne di carducciana memoria sembra si stiano eclissando. Spero che quando andremo a votare, si voti con la testa, e non con la pancia (e a volte con qualcosa che sta più sotto).
Il denaro facile è un'illusione, e questo è un paese che fa dell'assistenzialismo una regola imprescindibile. La cosa curiosa è quella che per decenni abbiamo stigmatizzato persone che andarono in pensione dopo quindici anni di lavoro, mentre oggi diamo la pensione a chi non ha mai lavorato. Un economista portava un bell'esempio. Se io tutti i giorni regalo ad un povero cento euro, io sono senza cento euro, e lui domani ha di nuovo bisogno di cento euro. Se invece io provvedo alla possibilità del povero di guadagnarsi anche solo la metà lavorando, io non sarò senza cento euro, e lui tutti i giorni avrà da mangiare.
E' questo il concetto di buona economia e non di pessima politica.
Saluti a tutti!