Allegri è stato un giocatore molto geniale, dotato di tecnica sopraffina, ma di un fisico piuttosto gracile (Acciughina è il suo soprannome) che non gli ha permesso di fare il salto in qualche grande club.
Comunque in serie A ci ha giocato, soprattutto con il Pescara di Galeone, suo grande amico ed estimatore, che ancora oggi soccorre spesso il suo amico con interviste sui giornali dove spiega che in realtà il suo pupillo non ha colpe, ma semmai è la situazione che non l'aiuta.  E ultimamente se ne è uscito con un'accusa alla squadra. Per il nostro Galeone, dall'alto della sua saggezza, la squadra è mediocre. E lo sarebbe anche se avesse i Pogba, Chiesa e De Maria a tempo pieno.

Una tale affermazione offende diverse intelligenze. La prima quella dello stesso Allegri, perché la squadra è stata assemblata secondo le sue esigenze, concordate con lo staff dirigenziale, e che ha messo in moto la squadra mercato della società. I giocatori arrivati erano quelli voluti dal Mister, non quelli che volevano gli Arrivabene e Cherubini. A meno che alcuni acquisti caldeggiati, vedi Udogie o Molina, siano sfuggiti all'attenzione dei manager, i quali hanno deciso di non procedere, anche sotto la scure del bilancio, dovendo fare posto con la partenza di giocatori che non sono andati via.
Ma la cura dimagrante del portafoglio stipendi è stata fatta con estrema decisione, tanto che forse qualcuno poteva essere risparmiato, come Zakaria, mediano di forza che oggi manca molto all'economia di squadra. Bisogna anche dire che Allegri non lo faceva giocare nel suo ruolo, dove in nazionale riscuote consensi. E forse anche un Arthur, palleggiatore di centrocampo, avrebbe fatto comodo contro una squadra di palleggiatori come il Benfica. In cambio cosa abbiamo preso? Paredes! Certo, è un regista, e appena all'inizio non può dimostrare in pieno le sue qualità. a non ha la forza ed il dinamismo di cui avrebbe bisogno la squadra. Forse con il rientro di Locatelli il settore di centrocampo avrà dei miglioramenti, ma resta il fatto che se la squadra mercato non riesce a formare una rosa adeguata, il Mister deve dire qualcosa, ed eventualmente rassegnare le dimissioni, perchè se la squadra è scarsa, vuol dire che nessuno ha seguito le direttive dell'allenatore, oppure che lo stesso allenatore non ha analizzato a sufficienza. 

L'altra incongruenza è data dal fatto che i giocatori, messi in croce da una tale situazione, con diversi giovani e con "vecchi" acciaccati, non ricevono un attestato di fiducia, essenziale in questo momento, soprattutto se chi parla riferisce di essere un confidente del loro allenatore. Con quale serenità possono continuare a giocare, sapendo che il loro Mister li definisce mediocri, dunque "scarsi". C'è da fare saltare lo spogliatoio, poiché a questo punto i giocatori più esperti, come Bonucci e Danilo, si troverebbero a dovere fronteggiare Allegri chiedendo spiegazioni, o di smentire quanto detto, ma rimarrebbe il "vulnus", la ferita che si apre nello spogliatoio, e da qui la sfiducia ad Allegri potrebbe fare propendere la società a doverlo licenziare. Sarebbe un fatto dispendioso per la Juventus, con lo stipendio consolidato da novemilioni netti a stagione, che è a bilancio. Ma si spera che a quel punto un precedente "gentlemen agreement" possa risolvere la questione ed indurre un galantuomo a non dovere pretendere di essere pagato al cospetto di una prestazione insufficiente e lacunosa! 

Terzo paradigma, la comparazione dei giocatori presenti nel gruppo della Juventus. Pogba (campione del Mondo), Di Maria e Paredes (campioni d'America), Chiesa, Locatelli, Bonucci(tre campioni d'Europa), Danilo e Alex Sandro(vincitori di una coppa Libertadores), sono mediocri? Szczesny e Perin, sono forse due portieri scarsi? Possiamo continuare con l'analisi di altri giocatori, come Miretti, Soulé e Fagioli, tra i migliori giovani in circolazione. Bremer, uomo al centro dell'ultima sessione mercato, Mc Kennie, nazionale USA, Milik, nazionale polacco, Kostic(fresco vincitore dell'Europa League con l'Eintracht) Cuadrado, nazionale colombiano. Sono tutti mediocri? Forse sono un gradino sotto i vari Rugani, Gatti, De Sciglio e Rabiot, ma comunque non hanno ancora potuto esprimere in pieno le loro qualità, per infortuni e scarsa considerazione da parte dell'allenatore. 

Analizzando il gruppo, si deve considerare che non è ben amalgamato, per colpa di infortuni e di nuovi innesti non ancora assimilati agli schemi e all'intesa tra i singoli. Problemi anche linguistici, non da escludere, anche se tra campioni bastano gli sguardi! Molti puntano il dito su alcuni fattori. La scarsa condizione fisica, e la personalità dei giocatori. E sono anni che la Juventus lamenta sempre una serie di infortuni inconcepibile, sintomo di una inadeguata preparazione atletica, e di insufficienti analisi sulle difficoltà muscolari che incontrano gli atleti nella preparazione. Inoltre ultimamente, la squadra non corre, forse perché con tanti infortuni, il turn over è insufficiente e non permette il recupero delle forze, soprattutto per chi gioca di più. E' comunque discutibile la continua serie di infortuni e di assenze per problemi muscolari. Un caso a parte è Dybala, che sembra rinato a Roma, mentre a Torino era sempre infortunato, se regge tutto il campionato, allora sarà un messaggio da non sottovalutare. Bisogna anche dire che questa è una squadra che soffre terribilmente la sua assenza! Al suo posto chi dovevano prendere? Non si sa, perché se è Di Maria, non si capisce, visto che al massimo giocherà un anno, al netto degli infortuni(peggio di Dybala). Ma sembra che qualche acquisto non sia arrivato, oppure si sia privilegiato qualche giocatore molto diverso dalle caratteristiche e dalle zone di campo che occupava la Joya, si veda Vlahovic. Ma questa è una squadra che soffre anche la mancanza di Morata, che al limite poteva sostituire Dybala, visto la sua capacità di tornare, tenere palla e ripartire, oltre ad una velocità che spesso ha messo in difficoltà gli avversari. Il suo mancato acquisto potrebbe rivelarsi un boomerang, perché penso che con venticinque milioni si sarebbe portato a casa, se poi si voleva fare cassa, pare che in Premier alcune squadre lo pagherebbero anche cinquanta! 

Cosa si evince da questa analisi? Che da una parte il nostro buon Allegri ha perso la bussola, ovvero la direzione del suo destino alla Juventus e delle fortune di squadra. Non riesce a comunicare certezze ai suoi uomini, li inibisce con una preponderanza caratteriale che sminuisce le prestazioni dei giocatori. Non li lascia osare, non gli permette di fare qualcosa di diverso in campo, e dimentica che sono a volte le iniziative dei singoli che cambiano la partita. Dall'altra che il suo rapporto con i dirigenti ha un difetto di comunicazone, per non dire di competenza. La mancanza di un vero Direttore Sportivo, che sappia coadiuvare le scelte e conoscere sia la parte finanziaria che la parte tecnica e di scovare giocatori forti e a buon prezzo. Arrivabene e Cherubini sono due bravi amministratori, e il loro lavoro, nel ramo finanziario è eccellente. Ma scollegare il bilancio dalle ripercussioni tecniche che possono ridurre le prestazioni della squadra è un gravissimo errore. La vicenda Dybala è un caso che ancora oggi lascia perplessità, l'avere perso giocatori importanti che sembravano ormai acquisiti è preoccupante. Smontare un attacco, come fatto in questa sessione di mercato, non sempre porta a sostituzioni automatiche e a medesimi risultati, almeno nell'immediato.
Ma peggio ancora è la mancanza di una visione a lungo termine, e l'acquisto di giocatori alla frutta non consente di parlare di svecchiamento della rosa e dimagrimento del bilancio. Quindi se Allegri ha le sue colpe, la società non è esente da colpe, soprattutto di programmazione e di analisi tecnica della situazione. La cosa che ci conforta è l'utilizzazione dei giovani, che sembra ormai una via che la società intende seguire. Ma ricordiamoci che i giovani hanno anche bisogno di tempo e di maestri, e se la situazione si deteriora, annegano come gli altri, e perdono anche la spinta di entusiasmo che spesso è una qualità della loro vivacità e della loro volontà di emergere. E non si può chiedere a loro di tirare il gruppo, ma è un compito che spetta ai senatori.

Ora Allegri che farà? Spiegherà che sono tutte chiacchiere? Che bisogna fare finta di niente? Oppure racconterà una delle sue solite barzellette? Ma la situazione non è per nulla comica, ma tragica.
Fino alla fine...