(qui per la parte I

Breve riassunto dell'episodio precedente
Dopo un'accesa discussione, durante la quale era emersa una insanabile frattura nel modo di vedere il futuro della Bobo TV, Christian Vieri decide di congedare i suoi tre compagni d'avventura: Lele Adani, Antonio Cassano e Nicola Ventola andando in diretta live da solo e annunciando lo scioglimento del progetto attuale per intraprendere nuove vie, nuovi format, che Vieri si impegnava a rendere noti al suo pubblico nel giro di pochi giorni.
Lele Adani, Antonio Cassano e Nicola Ventola rimangono quindi estromessi dal progetto Bobo TV. Per recuperare il rapporto con Vieri, Adani, coadiuvato dagli altri due della “combriccola” organizza a sua volta una live con l’intento di ricucire, a modo suo, lo strappo tra Bobo e i suoi (fino al giorno prima) fraterni amici.
Tutto stava procedendo come Adani se l’era immaginato
: Bobo, di fronte a cotanta manifestazione d’affetto e di devozione, e (cosa importante) avendo Adani fatto atto pubblico di sottomissione a Bobo, impegnandosi ad abbracciare in toto il nuovo progetto, a dire il vero ancora poco chiaro, ma accettato da tutti sulla fiducia, secondo la visione che Vieri aveva maturato dello stesso (il progetto n.d.r.)

Come dicevamo, tutto sembrava procedere per il meglio: Bobo si era convinto a “perdonare” i suoi compagni, quando Adani, in un eccesso di sincerità confessa candidamente di aver avuto in passato la tentazione di provarci con la sorella di Vieri. Questo porta Vieri ad avere una reazione violentissima, tanto che chi, delle forze dell’ordine, è stato incaricato di accertare cosa sia successo, viste le fratture numerosissime riportate da Adani, ipotizza che lo stesso sia stato investito da un tram.
In realtà, il tram altro non era se non la furibonda reazione che Vieri aveva avuto dopo aver sentito cosa Adani aveva detto di suo sorella. Alla fine tutto si risolve per il meglio: Adani non denuncia Vieri per i danni fisici subiti, e Bobo riprende tutti con sé, per ricominciare con le trasmissioni della Bobo TV, ma con equilibri negli introiti e nelle decisioni, leggermente spostati a favore di Bobo, che non sembra più essere l’amicone di prima, ma piuttosto un despota, prepotente e perennemente insoddisfatto.


Casa Vieri
Vieri: “Cazzarola! E meno male che vi ho pure telefonato per avvisarvi che stavo tornando. Ma quanto ci vuole a preparare un bagno con l'acqua alla temperatura giusta, con i sali aromatici e le candele all’essenza di sandalo, disposte per creare l'atmosfera come piace a me?”
Adani: “Antonio! Nicola! ma quanto ci vuole a preparare un bagno con l'acqua alla temperatura giusta con i sali aromatici e le candele disposte per creare l'atmosfera come piace a Bobone nostro bello?
Cassano: “Ou, Nicò! Eccheccazz! Assaj ci vuole a regolare la cazz di temperatura dell’acqua come vuole Bobino nostro?”
Adani: “e i Sali aromatici? E le candele profumate? Le cose vanno fatte con amore, non tanto al chilo come fai tu!
Cassano, spazientito: “Ou, Nicò! Mettici pure una cucchiaiata abbondante di sale grosso, un sandalo sano sano d’zzint (di tuo zio n.d.r.) e uno dei ceri che ho recuperato passando dal camposanto, ca so ggiut a salutare all’murt d’ mamt’ in carriola…
Vieri: “E basta con questo continuo turpiloquio! Antonio, se da domani non ti iscrivi ad un corso di dizione e a uno di buone maniere con me hai chiuso! La nuova Bobo TV deve essere più coinvolgente e incrementare continuamente il suo bacino d'utenza! La devono poter vedere anche i bambini che poi vanno dalla mamma e si fanno comprare i pupazzetti della Bobo TV, le signore e i nonni, tutti. Dobbiamo raccogliere consensi a 360 gradi. Col tuo modo di parlare possiamo giusto incrementare il numero di cavernicoli, ma quelli il PC per seguirci su Twitch o su tutte le altre piattaforme non ce l'hanno…”.

Cassano già si prefigura la scena di lui che gira per Bari vecchia e tutti che lo prendono per il culo per il suo nuovo parlare forbito secondo indicazioni di Bobone, e gli gridano dietro: ricchiooo!
Cassano: “Bobo, ma ‘sta storia del corso di dizione e di buone maniere della m***, l'hai detta per farci una risata tutti insieme. E’ vero, eh?
Vieri: “No no, guarda che dagli ultimi sondaggi si vede benissimo che la gente si è rotta i c*** di sentire tutte le puttanate che vai dicendo alla c*** di cane!”
Adani: “il calcio non è certo un ambiente per femminucce, ma devo ammettere che Bobone nostro ancora una volta ha fatto centro! Esprimersi usando troppo spesso parolacce rischia di precluderci l'accesso presso mercati emergenti, come quello arabo, ad esempio. Pensate quanti soldi potremmo fare se riuscissimo a consolidare la nostra presenza anche lì, allargando il nostro perimetro di presenza.
Vieri: “Camel ha detto bene, ha sbagliato solo il soggetto nella frase che parla dei soldi. La frase giusta sarebbe stata: “pensate quanti soldi potrebbe fare Bobone nostro se riuscissimo a consolidare la nostra presenza bla bla bla!
Adani: “Stai super tranquillo Bobo! Tu lo sai, quello che ci muove è l’amore per il Foot Ball. Il modulo 97-1-1-1 ci soddisfa pienamente”.
Vieri ad Adani: ”Seh seh, tu dici così, ma i cachet che vi arrivano da e-Bay per la pubblicità che fate tu e Nick dove sono?” - Ventola aveva messo in conto che la “riappacificazione” avrebbe comportato da parte dei vinti un qualche gesto simbolico “forte” di sottomissione, ma mai avrebbe immaginato che Vieri, spietato come Alboino, avrebbe metaforicamente costretto Ventola/Rosmunda a bere nel teschio di suo padre Cunimondo - "Siete degli ipocriti, dite che il denaro non vi interessa, che siete mossi dalla passione e dall’amore, e poi devo venire a sapere che ci sono altri introiti che non passano nello schema 97-1-1-1".

Ventola
non si tiene più, e sbotta: “se ti riferisci alla pubblicità di e-Bay, quella dove gioco a calciobalilla e ad un certo punto devo gridare Golllll, ebbene, da quando hanno iniziato a mandare in onda quella maledetta pubblicità con quella c*** di camicia Vintage che mi hanno fatto mettere, i miei parenti a Bari vecchia non possono più uscire di casa. Per andare a fare la spesa si devono travestire e aspettare che faccia buio, perché se li riconoscono gli gridano dietro: ricchiooooo. Mia madre è stata costretta a disconoscermi pubblicamente. Sono stato bandito dal quartiere, e chissà se potrò più tornarci. E tutto questo per dare quei quattro soldi a te?

Adani fulmina con lo sguardo Ventola: “Nicola, non ti riconosco più. Sembra quasi che quei quattro soldi che ci danno per quella pubblicità valgano di più della stima che Bobo nutre per noi”.

Cassano: “effettivamente, però, queste pubblicità ci stanno danneggiando assai, Bobo! Quella contro la pirateria, per esempio... quella contro la criminalitàMa scusa, ma come t fash la capa? (come ti funziona la testa? N.d.r.) Non ci pensi che tutta Bari vecchia, sulla pirateria e sulla criminalità, ci campa? Se la vedesse mio cugino Girolamo, mi toglierebbe il saluto”.

Vieri, signorile e schietto come sempre, non esita a trovare le parole giuste per rispondere alle perplessità di Cassano: “se non vi sta bene, quella è la porta. A me interessano solo i soldi. Per questioni riguardanti amicizia, amore, onestà intellettuale, coerenza e tutte quelle cacate lì, c’è Adani che le spara grosse a volontà".

A ben pensarci, Vieri, anche da calciatore, non rimaneva mai nello stesso posto per più di qualche anno, e questo avrebbe già dovuto essere per Adani, Cassano e Ventola una preoccupante avvisaglia, un campanello d’allarme sempre acceso. Tutti quelli che sono stati suoi compagni come calciatori lo descrivono come persona con grandi doti di sconfinata umanità.
Testimonianza tangibile di quanto fossero apprezzate le qualità anche umane di Bobone, in occasione dei suoi trasferimenti, come accennato, molto frequenti, la notizia del suo arrivo in una nuova squadra generava immediatamente un vorticoso movimento in uscita con giocatori disposti anche ad una considerevole decurtazione dello stipendio, pur di scongiurare il pericolo di doverci passare anche solo una giornata assieme.

Adani non ha dubbi e quindi taglia corto: “Bobo ha ragione… a prescindere!”
Ventola: “Se è per questo, l’avevo detto prima io: Bobone, c’ha sempre ragione… è il mio motto…”
Cassano: “ma che c’entra, mò, il motto
? Mica volevo dire che Bobo non ha ragione? Seh, stai fresco, stai. Stavo solo dicendo che chi non concorda con Bobo, secondo me, ha torto per forza.”

Ventola azzarda persino una spiegazione di tipo scientifico a questo fenomeno, sperando così di guadagnare qualche punto in più nella considerazione di Vieri: “E’ per la proprietà transitiva!
Adani e Cassano, di fronte a cotanta sfacciata piaggeria rimangono senza parole, si limitano a guardare Ventola con uno sguardo di disprezzo che è tutto un programma.
Il discorso, che stava nuovamente scivolando verso argomenti potenzialmente critici, viene chiuso da Ventola stesso con un auspicio: “ma poi, scusate, dove sta scritto che un quartiere come Bari vecchia non possa, poco alla volta, trovare la via del riscatto?”

Cassano, sentendo pronunciata la parola riscatto da Ventola, per una sorta di “riflesso condizionato” risponde: “che io sappia, a Bari vecchia il sequestro di persona è un crimine che non ha mai attecchito. In Puglia c’è il Tavoliere, mica l’Aspromonte o la Barbagia! Addove li devi nascondere i rapiti? Nelle masserie con gli ulivi tutti rinsecchiti dalla Xylella?”. E parte con la sua risata sguaiata e tracotante: “ahahahah”.

Vieri: “Anto, se ti sento ridere ancora una volta così sguaiatamente ti prendo a calci in c***. Cerchiamo di darci tutti un contegno, eccheccazzo!
Sempre Vieri: “Ma mentre noi stiamo qui a parlare senza generare profitto vorrei sapere chi si sta occupando del mio bagno, che avevo chiesto mezz’ora fa.”

Ventola, ancora una volta in pole position nella squallida gara ad accaparrarsi il premio del lecchino d’oro, nonché la benevolenza di Vieri annuncia, prima che lo facciano gli altri, di volersene occupare personalmente: “Bobo, i sali aromatici ci sarebbero pure, ma le candele all’essenza di sandalo sono finite. Sono rimaste solo quelle al Vetiver e al Patchouly. Se vuoi per forza il sandalo ci sono solo in formato bacchette d’incenso…”

Vieri: “vai con le candele essenza Patchouly, pazienza per il sandalo, ma la candela per creare l’atmosfera non è nemmeno lontanamente paragonabile all’incenso".

Mentre Ventola si sta recando dove vengono conservate le candele, Cassano, bianco come un cencio si ricorda solo in quel momento di una cosa che farà arrabbiare tantissimo Bobone. Allora si avvicina di soppiatto a Ventola e gli dice sottovoce, in modo che Bobo non lo possa sentire: “ou Nicò, vedi che le candele che trovi nel cassetto non sono quelle aromatiche, sono quelle che ho fregato al camposanto. Se se ne accorge sìm frecaat! Dici a Bobo che le candele sono finite e che ci sono solo le bacchette di incenso, se no, se si avverte (accorge n.d.r.) che quelle nel cassetto non sono quelle aromatiche (che costano l’ira di Dio) ma solo quelle che ho frecato io al camposanto, e che ho sostituito a quelle aromatiche, sottutti c*** nostri!".

Ventola, che non sa dire le bugie, cerca di fare quello che gli ha suggerito Cassano, ma non ci riesce, e viene fuori una recita penosa.
Interviene allora Cassano dicendo: “no Bobo le candele aromatiche me le sono frec, ehm… me le sono prese in prestito io per usarle a casa mia, che era andata via la luce. Si sono finite. Il profumo era proprio di lusso Bobo, complimenti.”
Vieri, tra l’irritato e lo sconsolato: “Ma non lo sai che quelle candele costano un sacco di soldi? E tu le usi perché è andata via la corrente a casa tua. E non potevi andare al mini market sotto casa a comprarne un pacco di quelle che vengono 100 pezzi ad un euro.”
Cassano: “Sì, ma poi quando sono finite le tue sono andato a prenderne qualcuna vicino casa. Di quelle, se vuoi, qualcuna è rimasta nel cassetto. Nicò, vai a prendere le candele che sono rimaste nel cassetto, vai!

Ventola si allontana un attimo e poi torna con un paio di lumini del cimitero.
Vieri rimane basito
: “ma questi sono i ceri votivi, i lumini dei morti”.
Cassano: “Ou Bobo, queste c’erano e queste ho preso. Le tue erano finite, se no tranquillo, avrei continuato ad usare le tue, non è che mi diverto a frec… ehm a prendere in prestito i lumi al cimitero… 
Ou! Bobo! Ma per chi mi avete preso? Seeee, emmò secondo te io dovevo andare a prendere le candele al cimitero, se c’erano ancora le tue che potevo ancora usare…?

Bobone non ha parole. Si limita a fissare Cassano, scuotere lentamente la testa e a interrogarsi se abbia fatto la scelta giusta nel rilanciare il progetto Bobo TV con un personaggio del genere.

Mah, chi lo sa?