Il tempo scorre veloce, incessantemente. Il ticchettio, quel ritmo frenetico, una sonorità percettiva procede all'impazzata! Siamo giunti all'ultima domenica del mese di ottobre, un giorno particolare, poiché, le lancette degli orologi analogici e, i numeri, i caratteri numerici, presenti in quelli digitali, fanno un balzo indietro nel tempo. Una convenzione, quest'ultima, poco apprezzata dalla società, tant'è che si sta pensando di abolirla nei prossimi anni. Il discorso dell'ora solare è da tempo oggetto di discussione dell'Europa, e, la sua mancata revoca, sembra essere un controsenso nel momento in cui si fanno campagne per il risparmio energetico, ma poi si opta per questo switch orario sinonimo di maggiori costi per le popolazioni, cifre più alte nelle bollette della luce, poiché, facendo buio alle 17, l'illuminazione richiede un maggior consumo energetico.  

Archiviando questi discorsi e immergendoci nella fantasia e nella leggerezza, l'ora solare rende per un attimo l'impossibile... fattibile!
In che senso?
Quanti nostalgici sognano di tornare indietro nel tempo?

Ebbene sì, fantasticando un po', potremmo affermare che lo sbalzo temporale esiste! Scherzi a parte amici, ma pensate quanto sarebbe bello e affascinante tornare indietro con la macchina del tempo per riscrivere alcuni capitoli della nostra vita che ad oggi non ci hanno portato a ciò che desideravamo a causa di scelte passate?  

Chiaramente, parlare a ragion veduta è facile, nessuno ha la palla di vetro, ragion per cui molte decisioni prese in passato risultavano giuste per quel periodo di vita e non si poteva di certo prevederne le conseguenze. A tal proposito viene in mente il discorso del grande storico, scrittore e filosofo Niccolò Machiavelli, più precisamente quando parlava di Fortuna e Virtù.
Cosa intendeva? Egli si riferiva al discorso del politico, un individuo chiamato ad un'alta carica, un grande compito, ovvero di realizzare il bene comune del popolo, il benessere del volgo e tutti i suoi componenti. Tale funzione doveva essere svolta attraverso l'utilizzo della Virtù per evitare situazioni irreversibili. Per Machiavelli, il politico veniva accerchiato dalla Fortuna, attraverso la quale non riusciva a prevedere le conseguenze future di una scelta. È come se un fiume non avesse dei margini, o meglio, non si costruissero dei margini artificiali per avere maggiori sicurezze. Cosa accadrebbe? Prima o poi il fiume, con la complicità di forti piogge, potrebbe straripare...

La Virtù viene vista da Machiavelli come uno strumento di salvaguardia, attraverso cui, l'uomo, in questo caso il politico, possa agire prevedendo le conseguenze.   

A questo punto, ciò che vi starete chiedendo è: dove vuole arrivare?   
Mi rendo conto di essere stato forse un po' troppo prolisso, ma vi posso garantire che tutto ciò può essere ricondotto e associato ad un calciatore e alla sua nuova società sportiva.   

Di chi stiamo parlando? Della nuova mezzala e centrocampista nipponico della Lazio: Daichi Kamada.   
Dopo un periodo bollente, dagli animi irrequieti tra la società e Maurizio Sarri, tra la fine di luglio e i primi di agosto scorso, il club di Claudio Lotito chiude uno dei primi colpi di Calciomercato estivo, il giocatore, Daichi Kamada, liberatosi a parametro zero dall'Eintracht Francoforte, firma a sorpresa per 4 anni anziché con la formula iniziale che prevedeva 2 anni con l'opzione del terzo. Un quadriennale chiuso anche grazie allo sponsor giapponese Mizuno, dal sinonimo di matrimonio, di accordo a lungo termine, poiché il giocatore ha 27 anni. Dunque, una scelta serie, nulla di passeggero, un aspetto che aveva aumentato ancor di più l'entusiasmo della tifoseria che lo ha subito accolto al terminal dell'aeroporto Leonardo Da Vinci di Roma (Fiumicino).
Ridendo e scherzando ne è passata di acqua sotto i ponti! Sono trascorsi diversi mesi e sono stati disputati molti match, ma le aspettative sul Samurai sono state tradite.  
In effetti, le prestazioni in campo da parte del numero 6 sono state molto deludenti, poca incisività e tante difficoltà.

Ci sono molti sostenitori del tempo, dell'adattamento, chi parla di difficoltà iniziali peculiari dei giocatori asiatici, ma siamo proprio sicuri?

Ovviamente solo il tempo saprà chiarire queste forme di dubbio, ma i pochi impieghi nell'undici titolare fanno pensare che anche il Mister non sia soddisfatto. Quest'ultimo, poche ore fa, ha ammesso che Kamada ha avuto dei problemi personali e che quasi sicuramente nel Monday Night, Lazio vs Fiorentina (in programma lunedì alle 20:45 allo stadio Olimpico di Roma), tra il suo consueto 4-3-3, potrebbe figurare il Samurai per far respirare il barbiere di Siviglia, Luis Alberto.  
Molti ricorderanno che il calciatore ex Eintracht Francoforte era entrato nel mirino del Milan, ma dopo il caos societario con cui ha dovuto fare i conti anche Paolo Maldini, non venne fatto più nulla. Molte voci hanno fatto trapelare che il giocatore nipponico era molto entusiasta del corteggiamento rossonero e di essere rimasto deluso dall'improvvisa interruzione delle prime trattative intavolate con il suo entourageOra non è per tirare sentenze, ma siamo certi che la Lazio, per Kamada, non sia stata un ripiego, una sorta di ruota di scorta? Se poi pensiamo al poco entusiasmo visibile sul suo volto alle prime visite mediche alla clinica Paideia, poco dopo il suo arrivo a Roma, il beneficio del dubbio prende ancora più forma...   

Fatte queste considerazioni, riprendiamo il discorso del Tempo, della Fortuna e della Virtù e cerchiamo di applicarlo al caso specifico dividendolo da due punti di vista differenti.  

Lato societario
Visto quanto reso finora dall'atleta giapponese, non sarebbe stato meglio ascoltare i consigli di Sarri a Lotito, secondo cui si doveva investire su altri profili, magari calciatori che già militavano nella Serie A, Zielinski su tutti? Se il patron avesse la macchina del tempo, cambierebbe la sua scelta?

Conti alla mano, confrontandolo all'altra new entry, al francese, Matteo Guendouzi, la differenza è abissale! Se poi lo si immagina in coppia con il centrocampista polacco, rimasto a Napoli in scadenza di contratto, sarebbe stata un'altra storia.  

Prendendo le prime dichiarazioni, quelle fatte dopo l'addio di Igli Tare, in cui affermava che il Mister era anche colui che avrebbe avuto voce in capitolo sul mercato in entrata, forse qui si poteva individuare in Lotito una visione lungimirante, costruita da Virtù e quindi dalla capacità di prevedere che le scelte non proveniente da Sarri sarebbero state poco incisive per l'aumento della qualità e dal rendimento della rosa.   

Siamo sicuri che la scelta di virare su Kamada sia stata fatta da Lotito senza la pressione di dover acquistare nel breve tempo possibile un calciatore per calmare gli animi nell'ambiente? Insomma, una scelta fatta dalla Fortuna?

Allo stato attuale, nessuno può essere soddisfatto dell'atteggiamento del giocatore, compreso il presidente. Ragion per cui è lecito pensare che si è trattato di un passo falso commesso dalla poca volontà di ascoltare la Virtù, in questo caso quella del Comandante che chiedeva insistentemente Piotr Zielinski.  

Lato dell'atleta
La scelta di venire a Roma, per Kamada, è stata data dalla Fortuna o Virtù Machiavellica?  
Ad oggi si può affermare che è stata una scelta di Fortuna senza Virtù, spinta dal fatto di non avere alternative.
Ma come dice il detto popolare, tutti i nodi vengono al pettine!

Le speranze sono quelle di non avere conferme e di essere smentiti nelle prossime partite, nei mesi avvenire, ma considerando l'atteggiamento in campo degli altri neo acquisiti (Rovella, Castellanos e Guendouzi su tutti), questo tipo di pensiero è più che legittimo.   
Kamada alla Lazio? Fortuna senza Virtù Machiavellica!