Se c'è un primo momento stagionale decisivo, per la Juventus, è ora!
Come ho già detto in un altro articolo, la Juve è una compagine che sulle carta può ancora lottare al vertice per lo scudetto, che sarebbe il decimo consecutivo, mica cotica!
Fino ad ora il problema, tra l'altro preventivabile, è stato la mancata continuità di risultati, con alti e bassi, tra buone prestazioni e vittorie, e partite opache con effettivamente dei passi falsi di troppo. Il campionato italiano, la storia insegna, lo si vince con grande costanza di risultati, ciò che Milan e Inter stanno facendo alla grande. La classifica parla chiaro e non mente mai.
La Juventus ha bisogno di una serie di vittorie consecutive, e sapevamo che questo era il momento, probabilmente l'ultimo, per poter dimostrare non solo sulla carta ma anche in campo, che ci siamo anche noi. Da ieri sera è per le prossime tre partite, la Juventus ha a disposizione altre tre partite per inanellare una striscia vincente, e se pensiamo che le prossime avversarie saranno Milan, Sassuolo e Inter con le due milanesi da affrontare a San Siro, capite bene che siamo di fronte ad un dentro o fuori senza appello. Altre tre vittorie consecutive, che sarebbero quattro con ieri sera, battendo verosimilmente Milan e Inter, sarebbero un'impresa titanica, che non porterebbe alcuna vittoria o trofeo, ma darebbe un segnale forte della credibilità della squadra di Pirlo. I distacchi diminuirebbero notevolmente, e soprattutto la spinta e l'entusiasmo che ne deriverebbe sarebbero come oro colato.

Certo, dal dire al fare ce ne passa, e qui arriva il vero difficile. Proprio perché la Juve fino a questo momento non è riuscita ad essere costante, pensare ad una serie di vittorie consecutive è difficile, e sapere che difronte avremo le prime della classe di il buon Sassuolo non fa presagire nulla di buono. Ma io dico che se dobbiamo consegnare il testimone lo dobbiamo fare a testa alta. Noi siamo la Juve, abbiamo ben nuove scudetti consecutivi cuciti sul petto, e se un'altra squadra meritera' di vincere questo campionato ci congratuleremo con loro, ma solo dopo aver dato cuore, anima, sudore e fiato sul campo. È il momento per tutti, società, allenatore e giocatori di unire le forze, le idee e il carattere e di mettere sul campo tutto quello che siamo stati in questi anni.
Il buon Francesco Repice, famoso radiocronista juventino, negli anni scorsi faceva spesso notare nelle sue radiocronache come la Juve non mollasse mai nemmeno nelle serate più difficili e brutte, la famosa frase "la Juve non muore letteralmente mai" pronunciata dopo un gol di Higuain allo scadere in un Inter-Juventus, è la frase che più ci ha rappresentato in questi anni. Non un complimento per uno schieramento tattico, non un elogio all'estetica del calcio, ma la certezza che per tutti portare via la vittoria ai bianconeri era un'impresa.
Ora è il momento di vedere se quella Juventus ha ancora senso di esistere. È un esame per tutti per capire una volta per tutte se possiamo sperare ancora di lottare fino alla fine, o se sarà soltanto un anno di pura transizione. Queste tre partite che andremo ad affrontare non ci consegneranno nessuna vittoria, ma possono darci la speranza di vedere la nostra Juve ancora la in alto a dar battaglia. Questi momenti io li amo definire "momenti da uomini" si perché tutti devono lasciare da parte i problemi personali, e tutti devono dare un qualcosa in più di quanto fino ad ora. Una volta questi momenti ci esaltavano, perché esisteva una alchemia di squadra, un'unione di gruppo e una consapevolezza che venivano fuori puntualmente in situazioni del genere. Prevedere ora che questa squadra possa sfoderare prestazioni di uno spessore mentale e fisico del genere, è difficile da sperare, ma non ci sono alternative. Non possiamo fare altro, siamo dietro in classifica, siamo in netto ritardo e stiamo cercando una identità di gruppo, e per forza di cose dobbiamo passare per quel tipo di prestazioni. Senza se senza ma e senza alibi. Se gli altri si dimostreranno più forti di noi, gli stringeremo la mano, se è arrivato il momento di passare il testimone ce ne faremo una ragione, ma sempre e solo dopo aver lottato come leoni, come solo noi abbiamo dimostrato di saper fare.

Quindi fratelli e sorelle bianconeri, stringiamoci intorno alla nostra amata in questo momento cruciale della stagione.
Vi lascio con uno stralcio rubato a Fabio Caressa. Nessuno è bravo come noi con le spalle al muro, nessuno come noi sa rialzarsi quando sembra finita, quando si è a un passo dal KO e ti devi aggrappare alle corde; è la nostra storia che ce lo insegna. Nessuno come noi in quei momenti, quando sembra sconfitto, guarda l'avversario dritto negli occhi e ha il coraggio di urlargli in faccia: "Noi non molliamo, noi siamo la Juventus, noi non siamo nati per perdere".
Abbiamo dovuto stringere i denti e ogni tanto abbassare la testa, ma ora è il momento di ritrovare fiducia, di alzare lo sguardo, di cercare un nuovo orizzonte: ora è il momento di riscrivere in cielo il nostro destino. #FinoAllaFine