Quando credi di aver toccato il fondo, puoi sempre grattare con le unghie e scoprire che potevi andare anche più in basso. 
La Juventus dopo le prestazioni offerte in questo inizio di stagione, su tutte quelle offerte col Monza, e in Champion’s con il Maccabi e la doppia sfida con il Benfica, aveva suggerito a noi tifosi di aver toccato il fondo, e che dal fondo si può soltanto risalire, ma ne siete sicuri? Abbiamo davvero toccato il fondo?
Questa settimana calcistica, a partire da stasera in Champion’s, finendo domenica sera con l’Inter, potrebbe farci accorgere che si può cadere anche più in basso. Già l’eliminazione in Champion’s di per se è stata un colpo al cuore, ma la possibilità di finire fuori dall’Europa completamente, e non raggiungere l’Europa Legue, sarebbe un fallimento nel fallimento. E la cosa non è così impossibile. Affrontare stasera il PSG, alla ricerca del primo posto in classifica, ma che comunque può giocare con una certa serenità, essendo comunque matematicamente qualificato agli ottavi di finale, in questo momento in pienissima emergenza infortuni, non fa a presagire niente di buono. Pensare che la squadra di Allegri stasera possa almeno non perdere, è già utopistico, meno difficile è che il Maccabi in casa possa almeno pareggiare contro i portoghesi, se non addirittura vincere. Quindi la tanto sbandierata qualificazione in Europa Legue non è così scontata come molti credono, anzi. Inutile dire che non entrare nemmeno nella seconda competizione europea, per una squadra che sulla carta era stata costruita per essere competitiva subito, sarebbe un ulteriore fallimento, se vogliamo ancora più grave dell’eliminazione in Champion’s. Anche se per molti l’Europa Legue è una competizione minore, anzi un fastidio addirittura, in realtà sarebbe un bagno di umiltà, e una presa di coscienza dell’attuale valore della squadra, che molti, tifosi compresi, dovrebbero fare. Inutile stare a pensare come sarebbe potuta andare avendo avuto a disposizione i vari Pogba e Di Maria, per tutto il tempo da inizio stagione. Con i se e con i ma non si va da nessuna parte. Oggi la Juventus è questa, non merita un torneo come la Champion’s e deve guadagnarsi un'Europa League  cercando, nel caso, di non sfigurare anche lì. 

Quindi dopo questa sera, dove al massimo potremmo rimanere sul fondo o scendere ancora un po’, domenica dobbiamo affrontare l’Inter. Sempre ragionando sul presente, una partita senza storia. L’Inter di Inzaghi, superato un momento di difficoltà, è tornata una squadra assolutamente competitiva e superiore ai bianconeri in ogni reparto. Resta tra le favorite per la vittoria del campionato, e a partire proprio da domenica sera può dare l’ennesima spallata decisiva alle speranze dei bianconeri di rimanere attaccati al treno dei primi, e affrontare la lunga sosta con ancora un barlume di obbiettivo stagionale. 
Quindi i timidi sorrisi, e le piccole illusioni emerse dopo tre vittorie consecutive dei bianconeri in campionato verrebbero spazzate in un attimo come in coriandolo in mezzo ad un tornado. Figuriamoci cosa succederebbe se la Juventus, domenica sera, si ritrovasse fuori dall’Europa e sconfitta dall’Inter in casa. Siete ancora convinti che abbiamo già toccato il fondo? 

Se si avverasse questo scenario, non impossibile anzi, in casa Juventus si aprirebbero degli scenari assolutamente non previsti. La certezza di dare fiducia ad Allegri potrebbe crollare e suggerire alla società di prendere delle decisioni drastiche, e approfittare della lunga pausa per resettare l’ennesimo progetto sbagliato. Per molti un ostacolo per l’esonero di sarebbe rappresentato dall’oneroso ingaggio percepito dal livornese, e dagli altri due anni e mezzo di contratto rimasti, ma il buon rapporto personale con il presidente Agnelli potrebbe anche portare ad una rescissione consensuale, magari con buona uscita. Il problema semmai da chi ripartire. Cioè in società esiste un piano B? Ci sono idee valide per un nuovo progetto? O si brancola nei buio e affiderebbero la squadra ad un traghettatore, rimandando il tutto alla prossima estate? Ecco ci mancherebbe pure questo. Lo so che per gli #Allegriout sarebbe una manna dal cielo, e che qualsiasi altro allenatore sarebbe visto come un upgrade, ma non è così. Sarebbe troppo facile. Il tutto parte sempre dal vertice della piramide. Se non ci sono idee, progetti lungimiranti per dare nuova linfa alla Juventus, potremmo chiamare Gesù Cristo in persona e saremo sempre a questo punto. 

A questi livelli gli allenatori devono essere dei bravi gestori di gruppo, di spogliatoio, creare una squadra unita, ma la squadra deve essere allestita dalla società, che “dovrebbe” essere all’altezza della storia di questo club.
Gli errori orribili del passato non possono pesare totalmente sulle spalle di Allegri. Un po’ come Leclerc che con questa Ferrari “doveva” combattere contro la corazzata RedBull, impossibile.
Cambiamo pilota? Non serve. 
Quindi aspettiamo stasera e domenica, poi vediamo se davvero abbiamo toccato il fondo.