Mamma mia Juve mia quanta fatica!
In una classica e piovosa serata torinese autunnale, la Juve ha dovuto sudare molto più del previsto per avere la meglio su un Genoa rinfrancato da Motta.
La squadra di Sarri scende in campo senza Pjanic e Higuain, fa riposare De Ligt, riesuma Rugani, e lì davanti Ronaldo Dybala e Bernardeschi cercano gloria. La partita parte come ci si aspettava, un Genoa ben chiuso dietro, pronto a sfruttare le ripartenze e fisicamente pronto al raddoppio e a chiudere ogni spazio. Ronaldo non è in serata e girovaga per il campo, Bernardeschi idem con patate, l'unico è Dybala che riesce a impensierire il portiere Radu. Prima con un tiro al volo dal limite, poi con una bella azione personale deviata in angolo dal portiere. Sugli sviluppi del corner, Bonucci anticipa Radu e insacca per l'uno a zero.
Sembra fatta, ma prima della fine del primo tempo, un innocuo tiro da fuori di Kuame' carambola sul piede opposto e inventa una traiettoria beffarda che Buffon può solo guardare entrare lentamente in porta, uno a uno e fine del primo tempo.

Nella ripresa ci si aspetta una Juventus pronta a rimettere avanti la testa, ma vuoi per poca precisione, vuoi per la bravura di Radu il tempo passa e la Juventus perde mano a mano le certezze. Nemmeno la superiorità numerica, avuta per l'espulsione di Cassata per doppio giallo, a proposito decisione abbastanza fiscale, ma c'è da notare che per tutto il corso della partita l'arbitro ha ammonito tutti gli interventi del genere, e per lo stesso motivo poi anche Rabiot è stato espulso.
Dicevamo, nemmeno la superiorità numerica aiuta la Juve. Tanto possesso, tanto palleggio ma zero spazi per penetrare la difesa rossoblu. Entrano Ramsey, Costa e Rabiot, poi espulso e propio quando tutto sembra deciso, Ronaldo, dopo una prova deludente con un paio di colpi di testa sbagliati abbastanza clamorosamente, prende palla in area, punta il difensore, piccola finta e tocco sulla gamba, Ronaldo giù, rigore. Per tutti gli anti juventini è ovviamente uno scandalo, ma per buona pace del buon senso e della realtà dei fatti, e per quanto Ronaldo si lasci cadere con facilità, il rigore è netto e sacrosanto. Ronaldo va sul dischetto, gol, tre punti e testa della classifica.

Sicuramente questa Juve è lontana da quella vista contro Atletico, Napoli e Inter, e mi chiedo se il problema vero di questa squadra non siano gli stimoli o le squadre che ben sanno chiudersi dietro. Fatto sta che le speranze ora vengono dai diversi giocatori infortunati che pian piano stanno tornando a disposizione e che possono fare tirare il fiato a chi ha dovuto giocare sempre.

Un'altra piccola nota. Mandzukic sarebbe servito in partite come ieri sera o anche sabato a Lecce, capisco che una società deve prendere delle decisioni ma quando queste si rivelano controproducenti a prescindere non le capisco proprio. Kedira, Higuain, Dybala tutti questi ad inizio stagione dovevano essere ceduti, eppure sono qui a giocarsi il posto, non capisco perché Mario no.
Sabato sera nel derby servirà molto di più di questo.