Il mese di luglio è appena iniziato, ma le trattative di calciomercato stanno già da tempo vivacizzando gli animi di società e tifoserie, con moltissimi calciatori sullo sfondo pronti a partire verso nuove destinazioni: le loro valigie sono cariche di sogni e aspettative, chi per confermare quanto di buono visto in passato, chi invece per riscattare l’esito di un paio di annate sottotono.

Non esiste momento migliore per sognare se non quello che insegue la scia della bella stagione, la quale quest’anno si annuncia come la più rovente degli ultimi 20 anni, con le temperature che saliranno spesso oltre il temuto picco dei 40 gradi centigradi: così mentre qualcuno discute sui disastrosi effetti del surriscaldamento globale, qualcun altro non smette di interrogarsi su tematiche delicatissime come il prossimo modulo della Juventus, oppure sul tanto invocato futuro di Nicolò Barella.

Proprio su quest’ultimo argomento vorrei inserire un personale approfondimento della situazione, poiché credo sia doveroso a questo punto esprimere un parere su una trattativa che a dire di qualcuno fu imbastita addirittura lo scorso anno.

Il giovane centrocampista nativo di Cagliari è riuscito in sole tre stagioni disputate nella massima serie a stregare i top club del nostro campionato, collezionando ben 97 presenze condite da 7 reti con la maglia rossoblù dei sardi, trasformandosi in pochissimo tempo nell’idolo della propria tifoseria: divenuto uomo simbolo tra i suoi compagni grazie ad una spiccata personalità, ad oggi la valutazione del suo cartellino è salita vertiginosamente fino ad arrivare alla soglia dei 50 milioni richiesti dal presidente Tommaso Giulini.

L’accordo con l’Inter sembrava già concluso ancora prima dell’inizio del calciomercato estivo, con i nerazzurri pronti a versare nelle casse del Cagliari ben 35 milioni più bonus, cifra importante ma per certi versi distante da quella pretesa dal patron del club sardo: trattativa che però sembrava comunque destinata ad andare in porto vista la volontà del calciatore, convinto fermamente di sposare il progetto di Antonio Conte. Negli ultimi giorni si è registrato anche il tentativo in extremis della Roma, capace di superare economicamente l’offerta della società milanese, aggiungendo alla parte cash (35 milioni) anche il cartellino del francese Grégoire Defrel, valutato ben 15 milioni di euro: Tommaso Giulini non ha esitato un istante ad accettare l’avance del club capitolino, passando immediatamente il pallone a Nicolò...che però non sembra esser intenzionato ad accettare la destinazione giallorossa.

Un acerrimo duello quello tra i due club, che tornano ad infiammare il mercato in seguito alla battaglia della scorsa stagione che vide protagonista l’esterno brasiliano Malcom, il quale infine scelse di firmare per il Barcellona di Valverde: in quell’occasione fu l’appeal della società catalana a fare la differenza, e stavolta sembra che l’Inter abbia guadagnato parecchio terreno in questa direzione.

L’avvento di Antonio Conte e la confermata qualificazione alla prossima Champions League sono due punti che pesano come macigni nella disputa tra i due club, con i nerazzurri che possono sfoggiare un fascino sicuramente superiore rispetto alle contendenti: a testimonianza di ciò vi sono anche le parole di un top player come Romelu Lukaku, bomber belga nel mirino della dirigenza meneghina, il quale ha dichiarato più volte che si trasferirebbe volentieri a Milano, considerando soprattutto che la sua storia con il Manchester United può considerarsi ormai conclusa.

Che sia tornata l’era della grande Inter ancora prima di iniziare?

Lo avevo anticipato prima, la stagione che stiamo attraversando è sicuramente la più appropriata a cui affidare i propri sogni, i quali sembrano mirare dritti alle stelle, come quando durante la notte il cuore si apre all’immensità del cielo: riuscirà quindi l’Inter a tornare a brillare come in passato?

Per il momento resta soltanto un interrogativo, una questione alla quale non esiste ancora una risposta, mentre il futuro di Nicolò Barella avanza verso l’orbita nerazzurra, con il tecnico salentino ex Juventus e Chelsea, pronto ad affidargli un ruolo importante nella sua nuova affascinante avventura.

Si può dunque parlare di uno sforzo inutile da parte della società giallorossa, che ancora una volta vede sfuggirsi un potenziale obiettivo?

Beh in realtà no, poiché un effetto per quanto indiretto, l’inserimento romanista lo ha creato di sicuro: nonostante il vantaggio decisivo, l’Inter è stata comunque costretta ad accelerare la trattativa e ad offrire qualche milioncino in più, onde evitare di creare situazioni eccessivamente scomode.

Una sorta di "sgarbo" figlio della storica rivalità tra i due club, che non smette mai di rinnovarsi, talento dopo talento.