Ci siamo! È arrivato il momento di Inter-Juventus. Siamo a domenica e l'attesa sale gradualmente man mano che che si avvicina l'ora X.
Inter-Juventus non è mai una partita "normale", non lo è mai stata, nemmeno quando le due squadre si incontravano nel Trofeo Birra Moretti, o quando le due squadre non lottavano per un obbiettivo importante, figuriamoci ora che ci si gioca molto in termini di classifica e di credibilità. Sono stati anni infuocati tra le due squadre, le due società e le due tifoserie, dal 98 in poi, passando per il 2006, di cose ne sono successe e si potrebbero riempire pagine su pagine di polemiche. Negli ultimi periodi, tra le tifoserie, la tensione rimane sempre alta, ma tra le due società si è cercato di gettare acqua sul fuoco da parte di entrambe, sempre mantenendo una certa rivalità. Nonostante questo c'è comunque sempre qualcuno pronto a tentare di seminare polemiche, tensioni e quant'altro. Mi riferisco, in particolar modo a certi "giornalisti", se così possiamo chiamarli, che puntualmente non soddisfatti dell'attenzione ricevuta per il loro lavoro quotidiano, cercano una facile visibilità e consensi, con i soliti articoli o interviste. Arriva l'immancabile intervista a Materazzi che ricorda sempre con immenso piacere la sua intelligenza, si riesuma Zeman, lo stesso Simoni finché era in vita, e così via, ma fortunatamente anche questi giochetti sembrano un po in fase di smarrimento.

Ma torniamo al campo e alle squadre che sono la cosa più importante. Come arrivano Inter e Juventus a questa sfida?
LA JUVENTUS - La squadra di Pirlo arriva a San Siro con un entusiasmo ritrovato dalle tre vittorie consecutive in campionato, (quattro con quella in Coppa Italia), ci arriva più consapevole delle proprie potenzialità, ma sapendo, anche, che una eventuale sconfitta vanificherebbe quanto di buono fatto ultimamente. La vittoria contro il Milan a San Siro ha riacceso la fiammella della speranza, ma perdere, sempre a San Siro domani, sarebbe come una folata di vento gelido su una fiammella. Non sarebbe un KO definitivo, ma si ritroverebbe come un pugile all'angolo contato dall'arbitro. Purtroppo chi è dietro e deve inseguire ha sempre la spada di Damocle puntata sulla testa, pronta a colpire. Sulla questione tecnico tattica, la Juve arriva con delle assenze importanti. De Ligt, Cuadrado, Sandro e Dybala non saranno della partita, e questo non è un dettaglio trascurabile nemmeno per una squadra con la panchina lunga come la Juve. A pesare di più e a creare qualche problema è l'assenza in difesa del l'olandese. Perché la Juve è costretta a schierare in coppia con Bonucci, o il vecchio rientrante e fuori condizione di Giorgione Chiellini, o il giovane ma poco abituato a giocare Demiral, e contro un attacco forte come quello dell'Inter è un bel grattacapo per Pirlo. A centrocampo Chiesa prenderà il suo posto a destra, Ramsey si alternera' tra fascia sinistra e trequarti, mentre in mezzo probabile la coppia Bentancour Rabiot, con Kulusewsky usato a partita in corso, per tentare di dare uno strappo e spaccare gli eventuali equilibri, un po' come si faceva con Costa. In avanti scelta obbligata con Ronaldo e Morata.
L'INTER - Ci arriva con un po' meno tranquillità, dovuta al solo punto nelle ultime due partite, ma col passaggio del turno in Coppa Italia, ma sapendo di poter contare su due risultati su tre a proprio favore. Ci arriva con tanta voglia di una vittoria contro una big, dopo il flop in Champions. L'Inter infatti fino ad ora ha vinto solo contro il Napoli, perdendo il derby e pareggiando con tutte le altre prime della classe. Quindi la voglia di vittoria è tanta, anche perché, come detto prima, infliggerebbe un duro colpo agli avversari storici, mettendoli praticamente fuori dai giochi. Un'occasione ghiotta. La formazione iniziale dovrebbe essere una delle migliori possibili con Barella, Vidal, e Brozovic a formare il centrocampo, Hakimi e Young sugli esterni e la coppia per eccellenza Lukaku Lautaro a mettere pressione alla difesa bianconera. Dietro Skryniar De Vrj e Bastoni a proteggere Handanovic. Insomma al netto delle considerazioni appena fatte, la Juventus è la squadra che ha più da perdere da questa sfida. La classifica parla chiaro, mentre all'Inter anche un pareggio potrebbe andare bene, alla Juve non vincere equivale a dire addio ai sogni di gloria. La speranza è quella di poter assistere ad una bella partita, con le squadre pronte ad affrontarsi a viso aperto e con la voglia di divertirsi e di cercare la vittoria a tutti i costi. Senza troppi tatticismi o condizionati dall'agonismo. La speranza è anche quella che i veri protagonisti in campo siano i giocatori e che mettano il diretto di gara in condizioni ottimali di dirigere una partita serena senza troppe pressioni e polemiche. Perché sappiamo bene che i giocatori in campo hanno anche la possibilità di decidere su quale binario mettere la gara. I giocatori sono i primi a sapere e a capire se le decisioni arbitrali sono giuste o no, e molto spesso, pur sapendo questo decidono di protestare, di simulare, di mettere pressioni all'arbitro con sceneggiate che poi trovano appoggio, tra compagni panchine e solitamente pubblico.
Speriamo stasera non sia così, che la partita fili liscia e che al termine la scena alla quale possiamo assistere è quella di 22 giocatori che, dopo aver lottato si stringono la mano in campo.
Buona Inter-Juventus a tutti e che vinca il migliore.