Abbiamo glorificato all'inverosimile l'impresa del Leicester, forse perchè era a guida italiana in terra straniera, ma quando puoi avere un caso Leicester tutto italiano, guardando al calcio moderno, o una nuova Samp, al secolo scorso, la retorica cambia. Lo stiamo per l'ennesima volta constatando con quanto accade in questa prima parte della stagione. Parlare di scudetto è prematuro. Inutile. Però, diamine, Atalanta e Udinese, stanno sorprendendo chiunque, anche se guardando al calcio europeo, come in Premier o in Spagna, squadre che stanno andando contro ogni pronostico ci sono. Non si tratta di casi rari. Ma per quanto stiano sorprendendo, si parla più della vittoria della Juventus contro il Bologna, della crisi dell'Inter, che di avere una squadra come l'Udinese, lì in vetta.
Udinese e Atalanta si sfideranno per il primo posto.
Se fosse stata Inter contro Juve, per giorni non si sarebbe parlato che di questo. Invece, no. Critichiamo tanto la SuperLeague, perché elitaria, perchè antisportiva, perché poco competitiva, perché ci sono sempre le solite, che poi alla fine, facciamo di peggio. Il discorso è semplice. A livello mediatico ed economico trascinano sempre le solite quattro/cinque squadre.
In Champions ci devono andare sempre le solite, perché una Udinese o Dea in Champions, non avranno mai la stessa attrazione che potranno avere le blasonate indebitate come non si sa cosa. E allora, che senso ha giocare il campionato? che senso ha criticare la SuperLeague se poi è quello che alla fine il sistema vuole? Cioè avere sempre le stesse? Il senso c'è. Perché una Dea o dei friulani in vetta mettono in discussione questo sistema delle solite, del solito e rendono il calcio ancora umano e bello e vivo. E da sorpresa oramai si può parlare di certezza. Udinese e Atalanta se vogliono lottare per qualcosa di enorme fino alla fine, dovranno necessariamente rinforzare la panchina. Si dirà, il solito Davide contro Golia, la periferia contro il centro del mondo, le piccole contro i giganti del calcio. Si dirà quello che si vorrà, ma una riflessione seria va fatta sul perchè alla fine sembra quasi dare fastidio vedere una società come l'Udinese lì, in alto, una come l'Atalanta che continua a confermarsi in questi anni.
Questo senso di fastidio non rende onore al calcio, all'anima del calcio, allo spirito del calcio.