Un Paese giovane, nato negli anni '90 dalla dissoluzione della Jugoslavia. Un Paese da poco più 4 milioni di abitanti, per intenderci poco più piccolo del Piemonte poco più grande della Puglia e che continua a stupire il mondo per la sua qualità ed i suoi successi nello sport. A partire dal calcio. Vent'anni dopo eccola nuovamente lì, tra le prime quattro squadre più forti del Mondo. A lottare per un sogno che è stato già conquistato. Perchè essere tra le prime quattro del Mondo non è cosa da tutti i giorni. E pensare che nel Ranking mondiale si trova solo al ventesimo posto, preceduta dall'Italia e seguita dalla Tunisia.

La Croazia è riuscita non tanto nell'impresa calcistica e neanche nel miracolo, vista la qualità della squadra, ma nel confermare ciò che già si sapeva. Che è una Nazionale forte. La qualità dei giocatori croati non è fatto di oggi, non è un fatto nuovo. Di nomi che hanno segnato la storia del calcio ve ne sono, a partire dal grande Boban, a Simic, a Tudor, all'immenso Modric, Rakitic o il temibile Manduzkic, Perisic, Kalinic.

La Croazia ha probabilmente il centrocampo più forte di questi Mondiali, una qualità importante da far invidia a Nazionali più blasonate a livello di nomea. In Croazia, intanto, è letteralmente febbre Mondiale. Ci credono. Sognano la finale. Non vi è balcone, auto, o qualsiasi attività ove non vi sia esposta una bandiera croata, una maglietta di calcio od un simbolo che ricorda la Nazionale croata.

Un sogno possibile. E poi quello che sarà, sarà. La palla è rotonda e tutto può succedere come il calcio ha insegnato nel corso della sua travagliata e fantastica storia.